Estate nel Varesotto

Gita a Masciago Primo borgo tranquillo, scrigno di storia e di bellezze naturalistiche

A mezza costa fra Bedero e Rancio Valcuvia lungo la SP11, il piccolo comune ha strade caratteristiche e ben curate e la partenza dell'anello dedicato a Salvatore Furia all'interno del Parco del Campo dei Fiori

I piccoli borghi finalisti "raccontati" dai fotografi 3

È il sesto comune più piccolo della provincia di Varese con i suoi 307 abitanti.
A mezza costa fra Bedero e Rancio Valcuvia lungo la SP11, sorge Masciago Primo, centro di origini assai remote, sviluppatosi intorno ad una torre, poi divenuta castello, e alla sua antica chiesa parrocchiale dedicata a Sant’Agnese.
Quattro vie, una manciata di case su un declivio assolato e silenzioso, venne battezzato l’8 febbraio 1893 quando un regio decreto con firma Vittorio Emanuele II partorì il nome. Da allora Masciago è il “Primo” dei tanti sparsi per la penisola.

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Tra le sue vie ben curate, si trovano l’associazione storico culturale “La Gerla”, il Teatro Periferico, il comune, la biblioteca, i conventi dimenticati con leggende rimaste nella memoria di tutti gli abitanti .

BORGO TRANQUILLO CON CARATTERISTICI CORTILI

Oggi Masciago Primo è un tranquillo borgo di villeggiatura con caratteristici cortili con archi e portali decorati, con stucchi o cotto, e le facciate delle case adornate con lavori in ceramica. Fa parte della Comunità montana Valli del Verbano.

LA CHIESA DI SANT’AGNESE MARTIRE

La Chiesta di Sant’Agnese Martire si trova di fianco al Municipio è una struttura imponente. È  molto antica e risulta essere una fra le più antiche della Valcuvia, “matrice” di molte altre chiese della zona.
Venne restaurata completamente nel 1795 con l’aggiunta del coro, fu di nuovo ampliata nel 1848 e nel 1886 furono eseguiti lavori alla facciata della chiesa. L’organo fu costruito nel 1888.

Sull’altare maggiore si trova un elegante e pregevole dipinto a olio, donato da Battista Bonari di Rancio Valcuvia nel 1845. Nel tardo ‘800 la chiesa bruciò in un incendio, e gran parte degli arredi sacri andarono perduti. L’attuale aspetto a pianta a croce latina, lo si deve ad una ristrutturazione del secolo scorso. L’interno della chiesa e costituito da 3 navate, in stile lombardo, con bellissime decorazioni ed affreschi di Luigi Morgari. La chiesa fu consacrata da mons. Macchi nel 1941.

LA TORRE DI AVVISTAMENTO

La casa popolare era, un tempo, una torre di avvistamento, probabilmente risalente a epoca longobarda. Poi è diventata la casa parrocchiale. Oggi il comune la dà in affitto alle persone o famiglie con difficoltà economiche.

Tra le realtà più attive c’è il Teatro Periferico: Masciago Primo è uno dei comuni che ha aderito all’iniziativa “Teatro diffuso”, una stagione che è fatta solo all’interno del teatro di Cassano Valcuvia ma in più comuni.

PARCO DEL CAMPO DEI FIORI

La bellezza di Masciago sta nella sua collocazione, all’interno dei confini del Parco del Campo dei Fiori.
Qui si imbocca il sentiero naturalistico ad anello, della lunghezza di circa 5 km, dedicato a Salvatore Furia. Il percorso è provvisto di una segnaletica dedicata e di pannelli didattici, messi nei principali siti di rilevanza ambientale, come i depositi di travertino, i massi erratici, ma anche la flora e la fauna della zona.
Presenti i muretti a secco, elemento tipico dei sentieri del parco che rappresentano un intero ecosistema da tutelare, oltre ad essere memoria storica delle usanze di un tempo.

Lungo il sentiero si incontra il sistema difensivo della frontiera Nord, impropriamente detto Linea Cadorna, costruito prima dello scoppio della Prima Guerra Mondiale. È una strada militare che presenta molte postazioni di difesa, gallerie, postazioni di artiglieria. Aveva una funzione strategica molto importante:  se gli austriaci avessero sfondato sarebbero arrivati a Milano, passando dal Sempione.

IL BUSS DEL DIAVOLO E LE SORGENTI PIETRIFICANTI

Sul percorso si incontra il “buss del diavolo”,  masso erratico, in gneiss scuro, che hanno provato a trasformare nella ruota di una macina per grano. Ma qualcosa è andato storto nella costruzione e l’idea è stata abbandonata. Poco distanti ci sono le sorgenti pietrificanti dove si forma il travertino e l’alabastro. Un luogo davvero unico.

CASCATA DEL RONCO

Il sentiero porta poi alla cascata del Ronco. Un luogo incantevole, diviso tra i comuni di Rancio e Masciago. Si trova anche il rudere di un vecchio cotonificio, proprio a ridosso del letto del fiume. Il luogo è molto frequentato in estate per chi è alla ricerca di un po’ di refrigerio.

SASS DELLA ROSSERA

Da segnalare anche il masso erratico del Sass della Rossera, che ci indica l’antica presenza di ghiacciai che ritirandosi hanno lasciato questi grossi testimoni.

L’anello dedicato a Salvatore Furia è adatto a ogni tipo di allenamento con sentieri facilmente percorribili.

RISTORO

È possibile fermarsi a gustare la cucina casereccia al ristorante del centro sportivo comunale.
È un luogo molto frequentato ed è famoso per i suoi piatti. https://leruoteristorante.it/

Masciago Primo si compone della frazioni Località Mondada, un piccolo borgo di una ventina di case e una quindicina di residenti, e Località Muniscione dove si trova il masso erratico. Il bosco è uno scrigno di biodiversità con un bosco generoso di vegetazione.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 04 Giugno 2024
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