I dieci comuni del Varesotto con un sindaco (quasi certo) già domenica sera

Quorum raggiunto in tutti i comuni. Ora si attende di conoscere se il 50 percento delle schede sono valide.

sindaci candidato unico

In provincia di Varese sono 10 i Comuni dove c’è una sola lista in lizza. Il più grande è Casciago (3588 abitanti) dove si ricandidava Mirko Reto, il più piccolo Tronzano Lago Maggiore (233 abitanti) dove si ripresentava Antonio Palmieri. In mezzo troviamo Caravate (2540 abitanti) che vedeva candidato solo il sindaco Nicola Tardugno; Porto Valtravaglia (2300 abitanti) dove si ripresentava il sindaco Ermes Colombaroli; Cuvio (1630 abitanti) dove si candidava l’attuale vicesindaco Luciano Maggi; Lozza (1230 abitanti) dove si candidava l’assessore Matteo Acchini; Ranco (1280 abitanti) dove si candidava Federico Brovelli, Brusimpiano (1200 abitanti) che vedeva come candidato sindaco l’attuale primo cittadino Fabio Zucconelli; Azzio (780 abitanti) dove l’unico candidato era Davide Vincenti che cerca il terzo mandato; Crosio della Valle (600 abitanti) che vedeva candidato Marco Bortolussi per il suo secondo mandato.

I RISULTATI ELETTORALI

Il dato fondamentale per l’elezione del sindaco e dei consiglieri comunali è quello dell’affluenza alle urne. Questa la situazione alle 19. Un aspetto singolare è che tutti i dieci comuni avranno sindaci uomini.

Azzio 54,31%
Brusimpiano 47,08%
Caravate 48,64%
Casciago 59,58%
Crosio della Valle 52,36%
Cuvio 46,53%
Lozza 59,73%
Porto Valtravaglia 54,97%
Ranco 63,72%
Tronzano Lago Maggiore 65,59%

AZZIO – Davide Vincenti

“Siamo contenti di aver raggiunto abbondantemente il quorum – afferma Davide Vincenti – tra l’altro c’è ancora molta gente che si sta recando a votare. Come sempre gli Azziesi si sono dimostrati maturi e coscienziosi. Domani vedremo lo spoglio per il raggiungimento del 50 percento”.

BRUSIMPIANO – Fabio Zucconelli

Quorum superato attorno alle 17 a Brusimpiano, dove si riconferma il sindaco Fabio Zucconelli, al suo terzo mandato. “Ovviamente dobbiamo aspettare lo spoglio di domani per l’ ufficialità, ma sono molto soddisfatto”.

CARAVATE – Nicola Tardugno

“Alle 19 siamo al 49% dell’affluenza, ma andiamo avanti: io devo ancora votare e spero lo facciano comunque in tanti”.

CASCIAGO – Mirko Reto

È raggiante Mirko Reto, sindaco uscente di Casciago e candidato con la lista civica Casciago in testa nel comune più grande della provincia di Varese alle urne con una sola lista in lizza. Il quorum del 40% è stato ampiamente superato alle 19 di domenica 9 giugno, raggiungendo quasi il 60% (dato in aumento) degli aventi diritto: «C’è stata una grande partecipazione, sono molto contento e orgoglioso dei miei concittadini e della mia squadra. Aspettiamo domani per l’ufficialità, ma possiamo dire che il senso civico ha prevalso su qualsiasi tentativo di ostruzione».

CROSIO DELLA VALLE – Marco Bortolussi

“Avevamo già raggiunto il 40 per cento escluso Aire già alle 13. Il primo requisito è superato. Speriamo che il 50 per cento di chi ha votato abbia espresso un voto valido, ma sono fiducioso”

LOZZA – Matteo Acchini

“Sono molto contento. Prima di tutto per il dato dell’affluenza alle urne. Significa che i miei concittadini sono attenti e partecipi. Quanto al resto aspettiamo domani per conoscere i dati ufficiali. Ma sono davvero molto soddisfatto”.

PORTO VALTRAVAGLIA – Ermes Colombaroli

“Sono felice che la mia comunità mi abbia supportato e votato. Ringrazio sinceramente tutti coloro che hanno apprezzato il lavoro svolto in questi cinque anni, tra investimenti e progetti. Questa tornata elettorale mi ha fatto capire che ci sono tante persone che mi vogliono bene e che credono in me, e per questo non posso che essere grato. Sono solo un po’ dispiaciuto di non avere un’opposizione, elemento imprescindibile per amministrare in modo democratico.”

TRONZANO LAGO MAGGIORE – Antonio Palmieri

A Tronzano Lago Maggiore sono bastate dodici ore dall’apertura dei seggi (l’affluenza era del 45,70% alle ore 12 e 65,59% alle 19) per l’ormai probabile riconferma di Antonio Palmieri, visibilmente contento per il risultato: “Sono grato per il sostegno dei concittadini, anche perché in un piccolo paese come il nostro, raggiungere il quorum non è mai scontato. Tante persone ancora stanno andando a votare e tante altre sono arrivate anche dall’estero per farlo. La risposta della nostra comunità è stata significativa e mi riempie di soddisfazione. Ora, aspettiamo domani per l’ufficializzazione dei risultati, pronti a collaborare con i futuri amministratori dei comuni limitrofi per discutere e lavorare insieme per il nostro territorio. Sono pronto a continuare”

COSA DICE LA LEGGE PER QUESTE SITUAZIONI

La legge 84 del 30 giugno 2022 – emanata dall’allora governo Draghi, e che convertiva il dl del 4 maggio – parla chiaro, stabilendo che sono eletti tutti i candidati consiglieri compresi nell’unica lista ammessa ed il candidato sindaco collegato solo nel caso la lista stessa “abbia riportato un numero di voti validi non inferiore al 50 per cento dei votanti e il numero dei votanti non sia stato inferiore al 40 per cento degli elettori iscritti nelle liste elettorali del comune”.

In chiaro: deve votare più del 40 per cento degli aventi diritto – senza tenere in conto quelli iscritti all’Anagrafe degli italiani residenti all’estero -, ed il candidato sindaco deve prendere almeno il 50 per cento dei voti più uno.

L’ombra lunga, altrimenti, è quella del commissariamento del comune. In questo caso, infatti, l’elezione risulta nulla e, pertanto – si legge sul sito del Ministero dell’Interno -, “il prefetto della provincia provvede a nominare un commissario prefettizio per la provvisoria amministrazione dell’ente comunale”.

LO SPECIALE ELETTORALE – TUTTI I COMUNI AL VOTO

Norma alla mano – ovvero l’articolo 141 del dl 267 dell’agosto 2000, inserito nel Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali, il cosiddetto “Tuel” -, il commissario “ha il compito di amministrare l’ente fino all’elezione del nuovo consiglio e del nuovo sindaco”, voto “da tenersi nel primo turno elettorale utile previsto dalla legge”. E, in genere si parla di “turno ordinario” ovvero in primavera. Quindi, tra un anno. Il commissario esercita le attribuzioni conferitegli con il decreto di nomina e riunisce a sé “tutti ipoteri degli organi del comune”, quindi quelli di “sindaco, giunta e consiglio”. Nelle disposizioni del Ministero dell’Interno si legge che “in virtù di tali poteri può compiere qualunque atto, sia di ordinaria che di straordinaria amministrazione” anche se “non dovendo rispondere agli elettori, difficilmente assume decisioni di portata strategica”.

In dieci comuni c’è già il sindaco (forse)

 

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Pubblicato il 09 Giugno 2024
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