Il Comitato dei caregiver denuncia: “I fondi annunciati per la disabilità non sono nuova liquidità”
Il Comitato dei Caregiver B1 e B2, che si è rivolto al Tar contro la delibera regionale per il taglio dei fondi, denuncia che i 2 milioni di euro sarebbero "disponibilità di bilancio" delle Ats
Sembrerebbero sgonfiarsi le “buone notizie” annunciate da Regione in favore della disabilità grave e gravissima. Secondo il Comitato Caregiver Familiari B1 e B2, che si è rivolto al Tar contro la delibera regionale che taglia i finanziamenti alle famiglie, i due milioni di euro di risorse aggiuntive annunciati la scorsa settimana non ci sarebbero.
In una nota denunciano la situazione: « I due milioni aggiuntivi promessi e propagandati con tanto di comunicati in pompa magna e necessari a posticipare i tagli dal 1° giugno al 1° agosto, in realtà non sono nuova liquidità che Regione aggiunge alla programmazione, ma fondi che le Ats avrebbero già nelle rispettive disponibilità.
Ma di che fondi parliamo, neanche la delibera lo specifica in quanto la stessa fa solo riferimento a “disponibilità di bilancio” per quello che concerne la “gestione sociale”. E allora le domande ci sorgono spontanee:
Di questi fondi si è sempre saputa l’esistenza e, nonostante ciò, non sono stati utilizzati?
Pertanto, ogni anno sotto Natale, ci ritroviamo con delibere che preannunciano tagli, e poi ora scopriamo che ci sono fondi inutilizzati?
Di quanti soldi parliamo in totale? Perché si è aspettato sei mesi per trovare una soluzione che pare semplicissima a fronte di un problema serissimo che angoscia le famiglie da mesi?
Tutte le Ats hanno la medesima possibilità di rispondere alla stessa maniera nei prossimi due mesi?
Ma soprattutto la domandona finale: per trovare gli ulteriori 8,5 milioni promessi nel prossimo bilancio di assestamento, si utilizzerà un analogo fantasioso sistema? Magari con la stessa complicità delle associazioni citate nella delibera con tanto di data dell’incontro, che ha portato a questo ennesimo provvedimento farsa?
E se il riscontro non sarà univoco chi ne risponderà a quel punto, la Regione o la singola Ats?
Per quello che ci riguarda la risposta a tutte queste domande non può che essere una sola: la confusione regna sovrana e la decisione di ricorrere al Tar ha sempre più valenza ogni giorno che passa.
A questo proposito vi ricordiamo che la campagna di crowdfunding, raggiungibile a questo link https://gofund.me/f48d95bb che sta ricevendo un grandissimo supporto, continua e anzi assume un enorme valore perché dà a qualunque cittadino la possibilità di sostenere una battaglia di giustizia ed equità sociale che non è quella di una nicchia di persone, ma è e deve diventare la battaglia di tutti.
“Se non lasciamo futuro, saremo passati per niente”».
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