Il sogno degli Skorpions si spegna in semifinale: all’Italian Bowl andrà Parma

I Panthers passano al "Franco Ossola" con un netto 7-24 e difenderanno il titolo conquistato nel 2023. Varese archivia una stagione splendida in attesa dell'ultima "spinta"

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Finisce amaramente il campionato degli Skorpions, che cedono proprio all’ultimo chilometro di una stagione che sembrava destinata a un traguardo storico. Varese perde in casa la semifinale contro i Panthers (7-24) che volano così all’Italian Bowl che si giocherà a Ravenna.

Ai padroni di casa sono mancate l’esperienza e la mentalità vincente, cosa che invece nelle file degli emiliani abbonda. I 17 punti di scarto corrispondono al differenziale perse-recuperate: quattro di Varese (due intercetti, un fumble e un on side kick che ha sorpreso lo special team di Varese) contro una di Parma (palla persa al quarto tentativo ma con il vantaggio ormai in cassaforte) sono l’equazione matematica che condanna i grigiorossi all’eliminazione.

Un Griffin stranamente impreciso e forse un play calling poco coraggioso nella prima metà della partita sono stati il campanello d’allarme di quello che poi sarebbe stato il corso della partita. Dell’attacco preciso come un ingranaggio questo pomeriggio non si è vista neanche l’ombra, se non nel drive che per un momento ha riacceso la speranza di rimonta. I Panthers hanno però risposto subito con un drive martellante, fatto di corse e brevi passaggi, chiuso con un touchdown brutale come un gancio alla mandibola. Il play calling di Parma, invece, è stato da subito coerente e spietato per la difesa di casa, che a fine partita è apparsa stremata. È una delle regole classiche del football americano: se l’attacco resta in campo, prima o poi la difesa schianta. Gli emiliani hanno eseguito questo schema alla perfezione e vanno a Ravenna a difendere il titolo conquistato l’anno scorso.

Per gli Skorpions, nonostante la delusione, la partita di oggi deve essere una lezione da memorizzare e imparare bene, perché l’8-0 della stagione regolare e la seconda semifinale consecutiva non sono dei risultati casuali ma il frutto di un lavoro che da qualche anno viene portato avanti con coerenza e determinazione. Manca solo l’ultima, letale puntura per arrivare a quel risultato che Varese meriterebbe.

COLPO D’OCCHIO

Sabato 15 giugno, Stadio Franco Ossola di Varese, cielo grigio, 18 gradi, le nuvole avvolgono il Sacro Monte, il campo appare in buone condizioni, nonostante i temporali e i nubifragi che hanno martoriato la città negli ultimi giorni. È tutto pronto per la semifinale tra gli Skorpions Varese e i Panthers Parma.
Le squadre si affrontano con un record di vittorie in regular season di 5-3 per gli emiliani e 8-0 per la squadra di casa. Chi vince andrà a Ravenna a giocarsi il Superbowl italiano contro la vincente di Guelfi Firenze – Dolphins Ancona, che si giocherà domenica 16 giugno nella città gigliata. Per gli Skorpions sarebbe la prima volta, per i Panthers sarebbe il back-to-back dopo la vittoria dell’anno scorso nonché la nona partecipazione al ballo finale nelle ultime 18 stagioni.
L’ingresso di Varese viene accompagnato dalle note di Enter Sandman dei Metallica e salutato dalle trombette e dal boato del tifo di casa che riempie buona parte della tribuna centrale. È presente anche una nutrita rappresentanza ospite.

LA PARTITA

I – Il primo drive è dei Panthers che con il loro tipico giocato basato su una grande varietà di corse e qualche passaggio arrivano a segnare su un terzo tentativo e lungo dalle 25 yard. Petterson trova Lozinschi sulla linea laterale che si invola in touchdown: 0-7 Panthers.
Al Kick Off di ripartenza, i Panthers sfoderano un gioco a sorpresa che anziché restituire la palla agli Skorpions, consente loro di ripartire da metà campo: difficile aspettarsi un on side kick a questo punto della partita, ma in una semifinale scudetto è un errore di concentrazione che non ci si può permettere.
Il drive dei campioni d’Italia in carica però viene respinto dalla difesa di Varese che costringe i Panthers al punt e palla. È il momento dell’attacco di Griffin, uno che al Superbowl ci è già stato, quello vero, come secondo back up di Tom Brady. Palla sulle 6 yards ma poco campo percorso perché la difesa di Parma forza un fumble sanguinoso che restituisce la palla in un’ottima posizione di campo. La difesa rossa, però, tiene ancora e costringe i Panthers sol a un tentativo di field gol dalle 21 yards: and the kick is good, 0-10 Panthers.

II – Il secondo tentativo degli Skorpions si gioca a cavallo del primo e secondo quarto e finisce con un altro nulla di fatto: la pausa di quindici giorni tra l’ultima di campionato e la prima dei play off sembra aver imballato un reparto che nelle 8 partite di campionato aveva impressionato per l’esecuzione dei giochi quasi perfetta.
Anche il terzo tentativo degli Skorpions finisce malissimo con un intercetto parmense da parte del Defensive Back Montarese, leader nella specialità, proprio quando Varese era a un passo dal touchdown. Anche nel football americano vale una regola classica nel calcio: touchdown fallito, touchdown subito. I Panthers percorrono tutto il campo con le loro corse martellanti e chiudono con la terza segnatura di giornata del 2: 0-17 risultato che rimane sul tabellone alla fine del primo tempo.

III – Il secondo tempo si apre con un’aria gelida e non intendiamo solo quella che tira dal Sacro Monte: il distacco di punti e il game plan dei bianconeri hanno già il sapore di una sentenza.
Nuvole minacciose e fari accesi, palla agli Skorpions, in campo sembra essere tornato in campo il Griffin vero, che viviseziona la difesa parmense e con una serie di lanci teleguidati conduce i suoi al primo TD di giornata lanciato nelle mani del fratello che con una serie di tagli si libera dai difensori varca la linea di meta: 7-17. Benvenuti a bordo, scorpioni!
I Panthers, però, non perdono di lucidità e ripartono da dove avevano finito: tante corse, tanta fisicità, qualche lancio, un gioco che sfinisce la difesa. Ed è così che arriva il terzo touchdown di giornata che riporta il margine a distanza di sicurezza: 7-24.
Che non sia la giornata giusta per gli Skorpions, lo dimostra il successivo drive che finisce al quarto tentativo a poche yard dal touchdown: il secondo intercetto di Griffin vale per la statistica perché era una forzatura da prendere, in quella situazione, ma il tabellone non si muove e il tempo inizia a essere poco. Ritorna in campo l’attacco guidato da Patterson sotto un acquazzone: a Varese, piove sul bagnato.
Parma riprende a martellare la difesa di casa con le corse. A questo punto Vuolo e compagni appaiono stanchi, Jaylin Parnell tira giù il casco e prende a testate tutte le maglie rosse che gli si presentano davanti. Con un ultimo sforzo disperato, la difesa degli Skorpions riesce comunque a recuperare palla e ridà l’opportunità a Griffin di rientrare in partita. Cosa che però non succede.

IV – L’ultimo quarto sembra l’esecuzione di una condanna. I Panthers giocano per far scorrere il tempo, gli Skorpions devono forzare per recuperare con il rischio di perdere palla. Che infatti si materializza con il secondo intercetto di giornata, palla persa che di fatto sancisce anche la fine delle ostilità: il tempo che manca serve solo per le statistiche.

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Pubblicato il 15 Giugno 2024
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