Il Varese presenta Montanaro e Floris: “Siamo ambiziosi come questa piazza”

Allo stadio "Franco Ossola" la prima conferenza per i nuovi direttore sportivo e allenatore. Montanaro: "Abbiamo le idee chiare per fare una squadra competitiva". Floris: " La mia squadra sarà aggressiva, che sudi la maglia e vada dritta all'obiettivo"

Varese: si presentano il ds Antonio Montanaro e il mister Roberto Floris

Già da qualche settimana il Città di Varese sta lavorando per la prossima stagione, che in casa biancorossa ci si aspetta sia molto ambiziosa. E al timone del nuovo corso ci sono due volti nuovi: il direttore sportivo Antonio Montanaro e l’allenatore Roberto Floris. La coppia ds e mister, che ha già lavorato assieme nella passata stagione al Bra, è già all’opera in vista del prossimo anno, cercando di costruire una rosa che possa ridare passione alla piazza.

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E nella mattinata di giovedì 6 giugno allo stadio “Franco Ossola” si è svolta la conferenza stampa di presentazione di Montanaro e Floris. La parola più ricorrente nel corso della chiacchierata è stata “ambizione”. Quella dei due nuovi protagonisti sulla scena varesina, ma anche quella della società che spera di migliorare ancora quello che di buono è stato fatto durante la stagione appena conclusa. Non si è parlato molto di singoli né di annotazioni tattiche, ma più di identità e di idee, quelle che dovranno far la differenza per ottenere sul campo i successi che tutti si aspettano.

Ad aprire la conferenza è stato il presidente Paolo Girardi: «Presentiamo oggi direttore e mister, consci che con il risultato dell’ultima stagione potesse far pensare a decisioni tecniche differenti e invece Antonio e Giovanni (Rosati, ndr) hanno scelto per una nuova via. Non posso che augurare loro un lungo cammino con noi, ricco di successi».

Antonio Rosati ha quindi spiegato come è nato il matrimonio con Montanaro e Floris: «Rispetto al campionato appena finito credo che sia una scelta coraggiosa cambiare la guida tecnica, perché sia Cotta che Raineri hanno fatto una stagione positiva, anche pensando da dove siamo partiti, con il ripescaggio dall’Eccellenza. Il terzo posto è stato un buon risultato, la scelta quindi del cambio, che sottolineo è stata mia, è dovuta al fatto che ho visto che ci è mancato qualcosa durante la stagione rispetto al percorso che il Città di Varese vuole portare avanti. Vedo nel nuovo direttore e nel nuovo mister quel qualcosa che credo sia mancato quest’anno. Giovanni mi ha fatto fare vari colloqui, ci siamo mossi con largo anticipo e la scelta è ricaduta su Montanaro e Floris che casualmente è una coppia che ha già lavorato assieme, ma non è stata una discriminante per la scelta. Pensavo che il mister andasse ricercato staccato dal direttore, ma dopo aver incontrato diversi profili, questa è la coppia che mi è piaciuta di più per i discorsi fatti e per la ricerca di quel miglioramento che andiamo a cercare. Sono contento che siano qua e ora tocca a loro».

Giovanni Rosati: «La difficoltà quest’anno è quella di dare continuità pur cambiando due figure fondamentali. Sembra un paradosso, ma è una responsabilità importante che ci prendiamo. Il percorso è già iniziato, da qui andiamo avanti con quelle che pensiamo siano le figure che si sposano al meglio con le ideologie del Varese oggi».

È poi toccato a Montanaro e Floris rispondere alle domande poste dalla stampa, di seguito le dichiarazioni rilasciate

ANTONIO MONTANARO
Ringrazio la società per questa chiamata, per me importantissima. Ho avuto la possibilità di parlare diverse volte con la proprietà e c’è sempre stata la stessa voglia di fare cose importanti. Abbiamo una forte spinta per andare a migliorare quello che è stato fatto finora. Lavoro e ambizione sono le basi del mio lavoro.

Faremo di tutto per regalarci le soddisfazioni che questa piazza richiede, l’idea è quella di ripartire dal terzo posto ottenuto e quindi cercare di confermare chi ha avuto un ruolo importante per raggiungere questo traguardo. I matrimoni poi si fanno in due: qualcuno è già stato confermato, altri li confermeremo e poi andremo a cercare degli innesti funzionali anche per quello che è il gioco del mister; sarà un giugno molto caldo. Tutti i ragazzi che erano qui l’anno scorso e con i quali abbiamo parlato sono orgogliosi. C’è tanta concorrenza ma chi rimarrà lo farà sapendo di aver sposato questa causa. Sicuramente abbiamo le idee molto chiare, ci sono trattative in corso e speriamo di darvi notizie al più presto. L’obiettivo è  di consegnare al mister una rosa già quasi pronta per il raduno, che dovrebbe essere il 22 di luglio. Cercheremo di prendere ragazzi con le nostre stesse ambizioni.

Per svolger al meglio il mio lavoro cercherò di essere il più presente possibile, anche con lo staff tecnico. Sono una figura che lavora a 360 gradi per mettere nelle condizioni migliori giocatori e allenatori. Sarà un campionato lunghissimo e servirà avere il giusto equilibrio.

Siamo molto ambiziosi anche noi, come i tifosi del Varese, che speriamo siano numerosi perché ci devono dare una grande mano.

Sono convinto che l’under deve giocare se bravo, per quanto mi riguarda non vedo una problematica sul mercato. Restano un aspetto importante per la categoria e la loro scelta deve essere ben pensata. Chi viene deve sapere dove arriva e che deve essere già pronto per giocare.

ROBERTO FLORIS
Sono orgoglioso di vestire questa maglia, importante per la categoria e che in passato ha fatto la storia del calcio in Italia. Sono ambizioso e per me questa rappresenta una scelta di vita per proseguire il mio percorso e speriamo di dare a Varese delle soddisfazioni.

Non mi piace parlare di numeri ma prevalentemente gioco con la difesa a 3, con una squadra aggressiva che sudi la maglia e vada dritta all’obiettivo. Voglio Riportare in campo le mie idee: una formazione compatta e con concetti chiari per creare un gruppo di uomini. A Bra abbiamo fatto un ottimo lavoro, nonostante un budget inferiore ad altre società.

Stiamo portando avanti i colloqui per lo staff, non abbiamo ancora deciso nulla e dopo questa riunione avremo altri incontri per definire i collaboratori.

Stiamo cercando di confermare chi l’anno scorso ha fatto un ottimo campionato ma anche calciatori che sposino questo progetto. Vogliamo ragazzi che siano a disposizione da subito, che non ci mettano al secondo posto. L’esempio è quello di Vitofrancesco con il quale dopo 10 secondi ci siamo stretti la mano. Sarà importante dare un giusto equilibrio alla rosa, con profili esperti ma anche giovani che possono dare il loro contributo. Durante una stagione ci sono momenti di flessione e trovare dei leader nello spogliatoi permette di sopperire ai periodi difficili. In passto ho allenato attaccanti che hanno sempre fatto tanti gol, da Menabò a Musso nell’ultimo anno, nonostante non ci fosse un budget importante.

Parlare sempre di vittorie non è giusto, soprattutto in Serie D dove vince solo una. Il presidente ci sta mettendo a disposizione una base per fare il meglio possibile e costruire una rosa competititiva. Se sono qui è perché voglio fare qualcosa di importante anche io.

Francesco Mazzoleni
francesco.mazzoleni@varesenews.it
Sport e Malnate, passione e territorio per comunicare e raccontare emozioni
Pubblicato il 06 Giugno 2024
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