La Cena di gala della Fondazione Piatti per il Centro Mafalda Luce di Milano

Nella serata di giovedì 20 giugno nella suggestiva cornice di Villa San Martino, tantissime aziende del territorio hanno dato il loro contributo per finanziare il nuovo progetto del Centro per l’autismo milanese

fondazione renato piatti

Fondazione Renato Piatti è riuscita ancora una volta a riunire benefattori e le più importanti aziende del territorio attorno alla causa della solidarietà. Durante la serata di giovedì si è infatti tenuta la seconda e sempre partecipatissima cena di gala di inizio estate.

Fondazione Renato Piatti oggi, nei suoi 18 centri distribuiti tra le province di Varese e Milano, accoglie oltre 700 persone con disabilità e autismo, di cui oltre 400 minori. Proprio all’età evolutiva è dedicato il Centro Mafalda Luce di Milano della Fondazione, pensato, come dice Emilio Rota, Presidente della Fondazione Renato Piatti «come un luogo dove ogni dettaglio è pensato per sostenere il benessere dei bambini e delle loro famiglie. L’autismo è una condizione complessa, dove sappiamo quanto sia importante che anche gli spazi di vita e di cura siano progettati per rispondere ai loro bisogni».

La Cena di Gala quest’anno ha infatti permesso di raccogliere fondi preziosi destinati al progetto “Centro Mafalda Luce: un ambiente a misura di bambino e di famiglia”. Il progetto intende migliorare gli ambienti di cura del Centro Mafalda Luce di Milano che accoglie 300 bambini e adolescenti con disturbo dello spettro autistico. I fondi raccolti vestiranno di nuovo il piano terra del Centro di Milano, permettendo una risposta sempre più adeguata e innovativa ai bisogni dei bambini che frequentano il centro.

L’investimento di Fondazione Piatti prevede una spesa complessiva di oltre 150 mila euro. Durante la cena sono stati raccolti complessivamente 75mila euro, grazie anche alla preziosa partecipazione di Fondazione Mediolanum e Fondazione Polli Stoppani che hanno abbracciato con entusiasmo lo sviluppo dell’hub milanese di Renato Piatti in risposta ai crescenti bisogni del territorio in età evolutiva raddoppiando la raccolta fondi dell’evento. «Quest’anno – prosegue Rota – siamo particolarmente orgogliosi e onorati di essere affiancati nella nostra missione da due importanti charity partner. Insieme condividiamo l’obiettivo comune di migliorare il futuro dei bambini e ragazzi più fragili».

La somma raccolta permetterà infatti di realizzare i progetti che Fondazione Renato Piatti ha dedicato ai suoi piccoli del centro di Milano.

Durante la serata sono state condivise testimonianze che hanno permesso di toccare con mano l’operato di Fondazione Renato Piatti. Come spiega Paolo Meucci, Direttore Servizi area età evolutiva di Fondazione: «Studi di letteratura, che trovano corrispondenza nella nostra ricerca interna, riportano come il 70/80% dei bambini con autismo presenti difficoltà di integrazione sensoriale fondamentale nel processo di conoscenza e di costruzione di un agire competente. Nei nostri bambini infatti, il normale processo percezione/risposta/apprendimento avviene in modo alterato, rallentato, talvolta interrotto o discontinuo. Gli spazi terapeutici, sia analogici che digitali, saranno quindi progettati per fornire in maniera graduale e mirata, le stimolazioni necessarie affinché il processo di crescita sensomotoria del bambino possa realizzarsi nel modo più efficace e completo».

«La progettazione degli spazi di vita e di cura è del resto da sempre un tratto che contraddistingue Fondazione Renato Piatti – conclude Franco Radaelli, Direttore Generale della Fondazione –: questo perché anche studiare i concept fisici e l’architettura più adatti per le persone con autismo e disabilità vuol dire mettere al centro i loro bisogni».

L’ambizioso progetto vedrà quindi, nello specifico, la riqualificazione del piano terra del Centro Mafalda Luce sia per la parte impiantistica, sia per la parte strutturale, sulla scorta modelli internazionali e nazionali di progettazione di ambienti di cura per l’autismo con l’obbiettivo di progettare e costruire un luogo di vita accogliente e attrattivo a misura di bambino e delle loro famiglie.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 21 Giugno 2024
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