La domanda di un lettore ai tre candidati alla carica di sindaco di Uboldo
Riceviamo e pubblichiamo la domanda di un nostro lettore, che chiede di rimanere anonimo, rivolta ai tre candidati sindaco di Uboldo
Riceviamo e pubblichiamo la domanda di un nostro lettore, che chiede di rimanere anonimo, rivolta ai tre candidati sindaco di Uboldo.
Posto che lo scarso livello di competenza e preparazione in materia di welfare sociale da parte dei politici si classifica come un triste dato di realtà da decenni oramai, al netto delle titolarità/competenze amministrative dell’Ente Locale (non dimentichiamoci che siamo ancora vittime della vergognosa legge 3/2001 che ha conferito potestà legislativa esclusiva alle Regioni per la realizzazione delle politiche socio-sanitarie), vorrei capire che riflessioni hanno fatto i tre candidati Sindaci del Comune di Uboldo sull’integrazione ed inclusione delle persone con disabilità? Come penseranno di utilizzare le risorse del PNRR provenienti dalla cabina di regia missione 5 denominata Inclusione e Coesione che destina fondi alla progettazione delle autonomie di vita degli adulti disabili verso le aree della residenzialità e del lavoro? Come favoriranno il territorio di Uboldo in tal senso? Hanno in mente strutture ed aree da destinare a codesta funzione? Che consapevolezza hanno i signori candidati circa le difficoltà e fatiche che un nucleo familiare deve affrontare per la gestione del presente e dello spietato tempo futuro soprattutto, a favore del proprio figlio che inevitabilmente si affaccerà all’orizzonte del dopo di noi, in considerazione del fatto che ad Uboldo non esiste una palestra ad esempio deputata all’esercizio delle autonomia propedeutiche alla vita autonoma?
Mi piacerebbe ottenere una risposta non pressappochista, non improvvisata nè tantomeno qualunquista. Desidererei una risposta ragionata, complessa e argomentata perchè credetemi, la tendenza che noi cittadini osserviamo è quella di continuare a semplificare le realtà complesse e ricevere da voi politici soltanto auto referenzialità, trascurando la competenza e la professionalità di chi invece possa esservi d’aiuto.
Grazie per la risposta che darete, un cordiale saluto da parte di un cittadino stanco dell’ignoranza, dell’ipocrisia e della mancanza di competenza nel gestire i bisogni collettivi, ma soprattutto esageratamente stanco degli assessorati alle politiche sociali che continuano ad essere conferiti come regalo di consolazione a profili che nulla hanno a che vedere con questo mondo e la cui visione relativa si conforma tristemente all’assistenza caritatevole di stampo ecclesiastico.
Buona conclusione della campagna elettorale e sentiti auguri a chi avrà oneri ed onori nell’amministrare una comunità sociale sempre più complessa.
Un cittadino uboldese.
TAG ARTICOLO
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
Albi.63 su A Pietro Broggi la borsa di studio della Famiglia Legnanese
Felice su Entro il 2025 Beko chiuderà gli stabilimenti di Comunanza e Siena. A Cassinetta taglierà i frigoriferi: 541 esuberi
malauros su Hanno 15 anni i tre ragazzini denunciati per il rogo all’azienda agricola di Voltorre
elenera su Ritrovato vivo ma ferito il malnatese disperso in Val Grande
elenera su "Non si potrebbe mettere questo cartello in mezzo alla rotonda di largo Flaiano a Varese?"
ccerfo su Don Marco Casale, neo-pastore di Gavirate: insieme è più bello
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.