La fantasia vive sui muri di Cazzago. Chicco Colombo ha creato il “suo” itinerario d’artista
C'era un progetto, quello del Paese dei proverbi dipinti, che non è andato in porto (per ora). Ma l'arte non ama stare chiusa nei cassetti e proprio oggi, con l'ultima opera "Gentilezza", il percorso dei murales cazzaghesi diventa ancora più ricco

Lasciare la strada principale conduce spesso verso inaspettate scoperte. Così possono fare talvolta anche i progetti che non si realizzano, o almeno quelli dall’energia così forte da aprire la via a nuove opportunità. È un po’ quello che è successo a Cazzago Brabbia, il paese dove vive, lavora e crea uno degli artisti contemporanei più conosciuti del Varesotto, Chicco Colombo.
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La sua intenzione per il borgo affacciato sul lago di Varese, era quella di realizzare un itinerario di pittura murale dedicato ai proverbi della tradizione locale. Un percorso di opere che avrebbero reso la “sua” Cazzago, il primo “Paese dei proverbi dipinti” d’Italia, un luogo non soltanto più bello e artisticamente interessante ma anche in grado di raccontare qualcosa del paesaggio, della natura e della gente che lo ha abitato e lo abita tuttora.
L’artista aveva già nel cassetto i quattordici bozzetti da riprodurre e sulla carta gli accordi per le pareti delle case in cui realizzarli ma alla fine, il progetto non è andato in porto. Tuttavia non si è fermata quell’energia creativa che non ama restare nei cassetti e questo è una fortuna perché oggi a Cazzago, ci si va anche per ammirare i murales che Chicco Colombo ha realizzato sui muri che i cazzaghesi gli hanno lasciato a disposizione.
Su quelle pareti comanda la fantasia. C’è il tratto e la mano dell’artista del luogo, ci sono le storie del paese, i colori, molti pesci e i gatti. Proprio oggi – sabato 29 giugno – ai cinque murales originari se n’è aggiunto un altro dal titolo “Gentilezza”. «Quello che è successo – spiega Colombo – è che ho continuato a dipingere i muri di chi me li concede e negli ultimi anni ho creato cinque murales con soggetti semplici come pesci e gatti, e ne ho ancora altri in cantiere».

Una visione che non potrebbe prendere vita altrove, così come a Cazzago non potrebbe essere realizzata da nessun altro: «Io credo che Cazzago abbia una sua peculiarità e una storia che devono essere valorizzate – prosegue -. Non vorrei che diventasse un paese dipinto come tanti altri senza un’idea precisa. Vorrei che i miei murales contribuiscano a rendere Cazzago unico e speciale. Questo comune può diventare un paese dipinto ma per far sì che sia anche un percorso d’arte serve un progetto importante che sia costruito sull’identità del paese con un’attività di ricerca e culturale vera».
Lo stile di Colombo è immediatamente riconoscibile. Nelle linee dei suoi personaggi c’è un mondo che raccoglie immaginazione, creatività ma anche una vita di arte in tutte le sue forme, soprattutto teatro (dal 1978 con la moglie Betty è l’anima del Teatro dei Burattini di Varese)
Chicco Colombo: “Sogno una casa dei burattini per dare un futuro al nostro lavoro”
«Vorrei continuare a contribuire artisticamente alla vita di Cazzago – conclude l’artista – e vorrei arrivare a creare un impianto di pitture murali unico, con uno stile e una caratteristica distintiva. Credo che questo possa rendere il paese davvero speciale. E possa essere un’occasione per venirlo a visitare, oltre naturalmente per le sue bellezze». Intanto nel cassetto i proverbi aspettano soltanto nuovi muri che li sappiano recitare.
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