“Quelle due rotte aeree sulla Valle del Ticino creano inquinamento acustico ed atmosferico”

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato del Comitato Vivere a Golasecca rispetto alle due rotte che sorvolano Maddalena, Coarezza, Varallo Pombia e Golasecca

aerei

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato del Comitato Vivere a Golasecca

Nel marzo scorso i cittadini di Golasecca si sono uniti nel comitato locale, dopo aver appreso dagli organi di stampa della volontà di apportare delle gravi modifiche sperimentali alle rotte aeree; oggi ci dimostriamo ancora più preoccupati ed amareggiati da queste imposizioni dei politici locali: scelte che hanno il solo fine di danneggiare quei territori densamente meno abitati come il nostro.

In occasione del cinquantenario della nascita del Parco Naturale della Valle del Ticino, ricordiamo che proprio Golasecca e le vicine ed amiche Coarezza, Maddalena e Varallo Pombia hanno cercato di preservare al meglio, il proprio territorio dalla speculazione edilizia. In questi ultimi decenni abbiamo voluto tutelare le caratteristiche storiche dell’area della sponda alta del fiume Ticino, che dal centro di Golasecca giunge fino alle pacifiche acque del Ticino a Maddalena.

Ora ci sentiamo dire dal sindaco della popolosa cittadina di Somma che l’aver preservato un’area da uno sviluppo frettoloso e disordinato, come invece avvenuto nel suo capoluogo, è una discriminante a noi avversa: gli aerei, soprattutto quelli più rumorosi, devono passare nei luoghi meno abitati.

Ed ecco che a Maddalena, Coarezza, Varallo Pombia e Golasecca vengono concentrate due rotte, la 278°e la 308°; in pochi chilometri quadrati vi è un’intensificazione di inquinamento acustico ed atmosferico senza precedenti. Senza considerare che su queste due rotte passa più della metà degli aerei in decollo da Malpensa (avendo sfortunatamente già ottenuto un’ora in più di sorvoli rispetto alla pista di destra), ma veniamo anche disturbati dagli aerei che, non rispettano i piani di volo in decollo dalla pista di destra e giunti a Sesto Calende, decidono di anticipare la virata ripassando di nuovo sulla nostra Valle del Ticino.

Secondo le politiche degli amministratori sommesi, le rotte devono essere spostate dai tetti delle recenti abitazioni di Somma Bassa (edificate in epoca di già consolidata notizia dello sviluppo aeroportuale) per essere concentrate sulle secolari case del centro storico di Golasecca, alcune risalenti al XII° secolo. Una rotta, quella 308°, che sovrasta i campanili di Golasecca e Coarezza, la chiesa millenaria di San Michele, gli antichi cortili dei costruttori di barche di Coarezza come quelli dei barcaioli di Golasecca (il cui borgo è stato recentemente dichiarato dalla Lipu capitale italiana delle rondini); le piazze di piccoli paesi diventano sempre più soffocanti, neppure i cari boschi e le preziose brughiere fra Golasecca e Coarezza diventano un rifugio per chi qui vi abita da generazioni.

Nemmeno la piacevole passeggiata lungo il fiume Ticino oggi rincuora gli animi di chi, stanco dopo una faticosa settimana di lavoro, torna piacevolmente a passeggiare vicino alle sue placide acque. Chi, dopo una lunga attività lavorativa, non può più godersi le case ed i giardini dei propri avi o chi per la bellezza dei luoghi aveva sognato una tranquilla vecchiaia destinandoci i propri risparmi, in una non più tranquilla abitazione.

Ci sentiamo dire che la colpa è nostra per aver scelto di vivere in un’area poco urbanizzata e troppo vincolata dalle leggi del Parco del Ticino: ma la densità abitativa non è un principio di legge per cui si possa imporre un maggior sorvolo di aerei ed una maggiore concentrazione di inquinanti come invece propugna la Commissione Aeroportuale a cui sembra ergersi a capitano, il sindaco di Somma.

Il sindaco Bellaria difende a spada tratta una sperimentazione fallimentare fin dalla sua nascita, come è stata ben definita dagli amici del Comitato di Coarezza, che colpisce ed annienta le piccole comunità di Golasecca, Coarezza, Varallo Pombia e Maddalena con i loro antichi e piccoli nuclei abitativi, sempre più in degrado: questa loro decisione porterà nel medio periodo alla completa cancellazione o snaturamento di questi paesi.

Il nostro pensiero va anche agli amici di Maddalena vittime, ancor di più, di questa dannosa sperimentazione che li vede soffocare da entrambe le rotte in decollo (308° e 278°).

Siamo desolati poi nel constatare che i sindaci del Cuv abbiano votato all’unanimità la distruzione di ulteriore brughiera per l’ampliamento dell’aerea Cargo. Scelta ritenuta poi inutile e sbagliata dallo stesso Ministero dell’Ambiente, ma che ha permesso di far comparire magicamente ai tavoli delle trattative queste nuove rotte, oltre alle compensazioni o alle mitigazioni in strade e tangenziali.

Se le strade debbano essere fatte, queste non devono derivare da baratti, ma dalla buona politica; purtroppo non abbiamo avuto politici all’altezza di ottenerle senza sacrificare l’ambiente, la storia e la salute del nostro territorio.

I sindaci del territorio dovrebbero preoccuparsi per prima cosa del contenimento del traffico aeroportuale e della sua equa distribuzione del disagio, non di compensazioni o mitigazioni; i sindaci del territorio non devono creare “guerre fra poveri” come è stato fatto con questa fallimentare sperimentazione decisa nelle segrete stanze della Commissione Aeroportuale e difesa a spada tratta dal sindaco di Somma.

Siamo invece felici di comunicare che l’Amministrazione di Golasecca ha fatto proprie tutte le istanze del nostro comitato e si sia resa disponibile ad intraprendere quelle importanti iniziative da noi proposte, a tutela del nostro paese e che la stessa Amministrazione illustrerà alla popolazione il prossimo Venerdì 21 giugno alle ore 21,00.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 15 Giugno 2024
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