Denunciate dieci persone per la rissa che terrorizzò la stazione di Gallarate
La Polizia di Stato è riuscita a riconoscere le persone coinvolte, tra cui un minorenne, denunciate a vario titolo per i reati di rissa, porto di oggetti atti ad offendere e minaccia aggravata. Per loro anche il "Daspo Willie"
Dieci denunce, sette eseguite e tre ancora da notificare, per la rissa dello scorso 3 giugno in stazione a Gallarate e per le vie del centro cittadino, collegata ai precedenti episodi del 21 maggio.
La Polizia di Stato è riuscita a riconoscere le persone coinvolte, tra cui un minorenne, denunciate a vario titolo per i reati di rissa, porto di oggetti atti ad offendere e minaccia aggravata.
Oltre alle denunce, il Questore, a seguito dell’attività istruttoria della Divisione Polizia Anticrimine, ha emesso il cosiddetto “DASPO Willie”, che vieterà ai daspati l’accesso per due anni ai locali e agli esercizi pubblici del centro cittadino di Gallarate e nell’area adiacente alla stazione ferroviaria. Per loro preclusi gli accessi a ristoranti, pasticcerie, gelaterie, bar ed esercizi similari, sale da ballo, sale da gioco e locali notturni proprio al fine di prevenire che, dalle loro condotte, possa derivare pericolo per la sicurezza pubblica. La violazione al provvedimento comporta la reclusione da 6 mesi a 2 anni e la multa da 8.000 a 20.000 euro.
Gli uomini del Commissariato di Gallarate hanno ricostruito gli episodi violenti verificatisi nei pressi della stazione ferroviaria cittadina il 3 giugno scorso, rilevando che il tutto ha preso origine da una rissa precedente, avvenuta nella medesima zona e che aveva visto scontrarsi due opposte fazioni: una composta da soggetti di origine subsahariana e l’altra da giovani nordafricani, albanesi e rumeni.
L’analisi dei sistemi di videosorveglianza, acquisiti dagli investigatori, ha consentito di comprendere come la fazione dei nordafricani, albanesi e rumeni, dopo aver consumato svariate bottiglie di birra e super alcolici in un bar della zona ed averne scaraventate diverse in terra, si sia diretta verso l’ingresso della stazione ferroviaria in direzione di alcuni componenti dell’altra fazione, con i quali ha avuto inizio un primo contatto, interrotto temporaneamente da alcuni passanti intervenuti.
Il contatto c’è poi stato nei pressi dell’ingresso posteriore dello scalo, dove i protagonisti, armatisi di bottiglie prelevate dai cestini dei rifiuti, hanno tentato più volte lo scontro, che di fatto è avvenuto poco dopo.
In una zona adiacente la velostazione, un componente la fazione “nordafricana, albanese, romena” è stato aggredito da quattro componenti di quella “subsaahariana”, uno dei quali, in sella ad una bicicletta, si è lanciato a tutta velocità contro l’antagonista colpendolo al bacino con la ruota anteriore mentre un altro lo minacciava, senza tuttavia colpirlo, con un martello.
Il teatro degli eventi si è poi spostato successivamente in piazza XXV Aprile ed in via Borghi, dove le due fazioni si sono rincorse brandendo nuovamente delle bottiglie di vetro ed un martello, senza tuttavia riuscire nuovamente a scontrarsi grazie all’intervento delle pattuglie del Commissariato, dei carabinieri e della Polizia Locale che sono riuscite ad evitare un ulteriore scontro fisico.
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