Sistema informatico dei medici di famiglia in tilt da inizio settimana: molti i disagi

Le principali sigle sindacali della categoria hanno indetto un'assemblea il 2 luglio prossimo per definire azioni di protesta. Il consigliere del PD Astuti rilancia : "Sistema in crash e non è la prima volta"

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Sono giorni difficili per i medici di medicina generale. Il SISS, la piattaforma regionale che permette ai curanti di leggere i fascicoli sanitari e caricare le prescrizioni di farmaci e accertamenti, da qualche giorno funziona a singhiozzo. Sono soprattutto le prime ore della giornata quelle a rischio “caduta”. Qualcuno ritiene che siano i lavori notturni collegati all’implementazione delle cartelle sanitarie nazionali FSE a mandare in tilt il sistema. Le principali sigle sindacali della medicina territoriale hanno annunciato un’assemblea a Milano per il 2 luglio dove definire eventuali azioni di protesta. Il SISS ha sovente black out, magari parziali, ma recentemente i blocchi sono continui e duraturi, mettendo in grave difficoltà sia i medici sia gli utenti.

La Direzione Generale Welfare di Regione Lombardia ha ammesso il problema informatico della piattaforma nazionale che ha creato disservizi in molte regioni, limitando l’operatività del servizio di Ricetta Elettronica (prescrizione ed erogazione).  Il malfunzionamento ha riguardato la raggiungibilità del ‘Servizio di Accoglienza Centrale’ gestito dal livello nazionale per le ricette dematerializzate. Per questa ragione, si sono verificati disservizi legati alla prenotazione in via telematica e all’attività di registrazione delle ricette e di emissione di certificati di malattia da parte dei Medici di Medicina Generale.

Sulla questione interviene anche Samuele Astuti consigliere regionale del Partito Democratico: «In queste ore i sindacati dei medici stanno denunciando che in Lombardia il Siss, il Sistema informativo socio sanitario regionale, da cui dipendono le prescrizioni di farmaci e accertamenti diagnostici, la compilazione dei certificati di malattia e la consultazione del Fascicolo sanitario elettronico, è in crash totale da lunedì, quindi da almeno quattro giorni non funziona. E come Gruppo regionale del Pd possiamo confermare: ci stanno arrivando molte segnalazioni di medici di base che non sanno come fare. Purtroppo, non è la prima volta: come consiglieri di opposizione riceviamo periodicamente queste segnalazioni da tutte le province. E ci sembra francamente assurdo: in tempi di intelligenza artificiale, in una regione come la Lombardia, i medici di famiglia non possono utilizzare il sistema che permette loro di lavorare e dare ai pazienti quello che serve. I professionisti sono esasperati: già sono pochi, se poi Regione non li mette in condizione di svolgere il servizio, il rischio è di perdere anche quei pochi» paventa il dem.

«Sono anni che andiamo avanti così: abbiamo fatto diverse interrogazioni alle quali l’assessore al Welfare ha sempre risposto che stanno sistemando e che funzionerà tutto benissimo. Risultato: sempre gli stessi problemi. Adesso abbiamo presentato un’interpellanza per capire come l’assessore intenda provvedere con un intervento radicale e risolutivo ai periodici malfunzionamenti, attuando quanto anticipato con la risposta alla question time analoga, risalente ancora al 10 ottobre 2023. All’epoca ci disse di aver previsto ‘l’implementazione di nuovi sistemi applicativi e di servizi digitali basati su tecnologie di ultima generazione, capaci di offrire un miglioramento della continuità operativa e consentire ai professionisti sanitari di adempiere alle proprie urgenze professionali in piena operatività’. Siccome stiamo ancora aspettando, vediamo se con questo ennesimo atto, le parole diventeranno fatti» conclude Astuti.

Da parte sua, il Presidente lombardo Attilio Fontana rilancia il valore del  Fascicolo sanitario elettronico 2.0 : « Tale strumento è utilissimo alle Istituzioni, e soprattutto alle Regioni, per una lettura sicura e attenta dei dati sanitari ed epidemiologici, sulla base dei quali è possibile progettare le politiche sanitarie del futuro. Dai dati che emergono dal monitoraggio del Dipartimento per l’Innovazione e la Digitalizzazione possiamo dire di essere a buon punto. Su alcuni documenti da caricare siamo già al 100% delle Regioni e i dati sugli altri sono in continuo miglioramento, così come i dati sui servizi sanitari messi a disposizione dei cittadini nei portali Fse. Possiamo fare ancora di più  lavorando su due aspetti : armonizzando tutte le procedure di alimentazione dei dati sulla piattaforma; ma soprattutto agendo sulla formazione di cittadini e operatori perché si consolidi la consapevolezza dell’importanza del Fascicolo sanitario. Una piattaforma che consente, lo ricordo, di compiere operazioni spesso frequenti e necessarie ai cittadini come prenotazioni e gestione degli appuntamenti delle prestazioni sanitarie e consultazione di referti, senza sottoporsi a file agli sportelli, e monitoraggio dei parametri correlati ad una malattia cronica».

 

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 20 Giugno 2024
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