Varese vuole con forza i Mondiali 2027. Ministero e Federazione remano con la Città Giardino
Presentata la candidatura per la rassegna iridata che manca in Italia dal 2003. Istituzioni locali e nazionali pronte (il Governo garantisce per 3 milioni) per un evento che unirà il lago ai Giardini Estensi
Diciannove anni dopo quelli di ciclismo, in occasione del secolo di vita della sua Canottieri, Varese vuole fortemente i Mondiali assoluti di canottaggio. L’appuntamento desiderato è quello del 2027, anno “speciale” per la rassegna iridata perché le regate serviranno anche ad assegnare la gran parte delle carte olimpiche per i Giochi di Los Angeles dell’anno successivo: un ulteriore motivo per far sbarcare la rassegna iridata sulle rive della Schiranna.
DAL MINISTRO ALLA FEDERAZIONE: TUTTI LO VOGLIONO
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Il comitato locale – quello che chiamiamo Varese Rowing – è al lavoro da tempo sulla candidatura ufficializzata quest’oggi. Due le “chiavi” esterne imprescindibili, quella del supporto federale (facile) e quella del Ministero, sicuramente più complicata. Ma da Roma è arrivato il semaforo verde in tempi rapidi, come ha sottolineato anche il sindaco Davide Galimberti (che è anche il presidente del comitato organizzatore) parlando di «supporto significativo». Andrea Abodi, titolare del dicastero dello sport, ha dato garanzie per 3 milioni di euro dando una spinta forte al progetto. La Federcanottaggio non poteva che supportare ulteriormente la Schiranna, e non è quindi casuale la presenza del presidente (e uomo simbolo) Giuseppe Abbagnale accanto alle autorità varesine: «Poche nazioni possono vantare le caratteristiche naturalistiche e tecniche del campo di regata che ci sono qui: lo sanno tutti ed è un valore aggiunto».
ITALIA SI’, ITALIA NO
Abbagnale vuole cancellare, sotto il suo mandato, una sorta di “veto” per i Mondiali in Italia arrivato dopo l’ultima edizione nel nostro Paese, quella del 2003 all’idroscalo di Milano che ebbe qualche problema organizzativo e qualche mancanza post-evento (fondi pubblici mai arrivati) che allontanarono il remo internazionale dal Belpaese. «Grazie ai presidenti che mi hanno preceduto e grazie all’impegno di Varese, con gli Europei del 2012 l’Italia è tornata teatro di regate di alto livello. Da allora, ogni anno, la Federazione ha acquisito maggiore rilevanza presso World Rowing e i risultati sono arrivati. Ora ci proviamo con il Mondiale e siamo molto fiduciosi, un po’ come quando remavo: faremo tutto per essere pronti alla gara e “remare” al meglio delle nostre possibilità».
AVVERSARIE TOSTE
Per il Mondiale 2027 Varese dovrà vedersela, a quanto pare, con due città remiere importanti, la svizzera Lucerna e la slovena Bled, anch’esse coinvolte spesso nel calendario internazionale. Per fronteggiare la concorrenza la Schiranna può contare su alcune qualità riconosciute e su alcune carte tenute in mano da Varese Rowing: tra le prime mettiamo le infrastrutture già esistenti, la vicinanza con Malpensa e prezzi che – rispetto alla località svizzera – sono senza dubbio più invitanti per le delegazioni straniere. Nelle seconde invece i sono i rapporti intessuti con le tante federazioni che scelgono il Varesotto (Schiranna ma anche Gavirate, Monate, Corgeno…) e la Lombardia come base delle proprie nazionali. Amicizie che al momento del voto – previsto per novembre – potrebbero contare parecchio.
DAL LAGO ALLA CITTA’ – Rispetto alle altre manifestazioni disputate qui negli ultimi quindici anni (europei, coppa del mondo, mondiali giovanili e master…), per i Mondiali assoluti sono necessari alcuni interventi accanto al campo di regata. Ma il progetto di Varese 2027 è ancora più ampio. Partiamo dalla Schiranna dove servono tribune per un totale di 4mila posti (tra coperte e scoperte, tra quelle per le autorità, le federazioni e il pubblico) e dove, novità, sorgerà una Rowers Arena, anfiteatro dotato di maxischermo riservato solo ad atleti e tecnici per visualizzare le gare in diretta. Naturalmente resteranno in uso le strutture già presenti, investimenti importanti e lungimiranti (basta pensare alla torretta d’arrivo e alla palestra della Canottieri) che permettono di tenere “calmierato” il budget. Quello previsto è di 4,5 milioni di euro (a Belgrado 2023 è stato di 6 milioni ma, appunto, sono state realizzate infrastrutture indispensabili che Varese possiede già).
Un’altra grande novità sarà il Rowing Village – Medal Plaza ai Giardini Estensi: un villaggio dedicato ai Mondiali con spazi commerciali e di intrattenimento. Lì si svolgeranno le premiazioni serali (le medaglie saranno consegnate sul lago, ma ai Giardini è prevista la cerimonia completa) accompagnate da aree per mangiare e da eventi di musica e spettacolo che possano coinvolgere varesini e ospiti in città per le regate. Per collegare le due aree, lago e centro, sarà istituito un servizio navetta in grado di spostare il pubblico di volta in volta.
I NUMERI
Rispetto alla Coppa del Mondo, il formato dei Mondiali è più ampio: si articolano infatti su 8 giorni (tra fine agosto e inizio settembre) e per questo le nazionali presenti (ne sono ipotizzate 80, dai colossi alle micro-squadre) resteranno in zona per circa due settimane ciascuna generando un numero enorme (per gli standard locali) di pernottamenti. Le finali si disputeranno spalmate su quattro giorni e, per dare un dato, si attendono 40 broadcaster internazionali. Anche per questo Varese Rowing ha già attivato tutti i contatti con le associazioni di categoria nel comparto turistico che, ha spiegato l’assessore Ivana Perusin, hanno risposto con entusiasmo e che faranno la propria parte da qui a novembre. E poi, in caso di successo, nei tre anni a venire.
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