A Sciarè il doposcuola va avanti anche durante l’estate, con Pime e volontari delle parrocchie
La Comunità Pastorale ha avviato il servizio per rispondere al bisogno aggiuntivo, emerso in particolare per gli stranieri, ma non solo. Fondamentale il contributo dei volontari
Sono 54 i bambini che frequentano un doposcuola particolare, quello estivo a Sciarè, rivolto ai bambini delle primarie e organizzato dalla Comunità Pastorale San Cristoforo a Gallarate.
«Noi abbiamo un doposcuola al Centro della Gioventù gestito tramite l’Associazione Scuola Aperta da oltre 50 anni», premette monsignor Riccardo Festa, prevosto della città e parroco della Comunità Pastorale San Cristoforo.
Nell’ultimo anno il doposcuola ha affiancato 192 ragazzi e ragazze, 85 delle primarie, 67 delle medie, 40 delle superiori (presenza media: circa 70). «Il numero delle iscrizioni è aumentato e soprattutto è aumentata la frequenza da parte dei ragazzi delle superiori. Ci sono state anche varie iscrizioni di ragazzi appena arrivati in Italia che necessitano di percorsi di alfabetizzazione. I ragazzini delle elementari partecipano in modo costante e assiduo».
Fondamentale durante l’anno scolastico il contributo dei volontari, trentuno adulti e quaranta studenti che si mettono a disposizione adulti (quasi tutti dell’Istituto Gadda Rosselli, metà circa nel primo quadrimestre, metà nel secondo).
«I responsabili del doposcuola – continua monsignor Festa – ci hanno chiesto di fare qualcosa in estate per non lasciarli tre mesi lontani dai libri: ci hanno anche dato anche un obiettivo prioritario, aiutare i ragazzi della primaria perché arrivino alle medie con una buona conoscenza della lingua. Così è nato il progetto».
Il progetto è realizzato in collaborazione col PIME, che già collabora con la Comunità Pastorale er la gestione del centro estivo alla scuola Borgomanero per l’infanzia 3-6 anni.
Ad oggi sono iscritti 54 bambini: 12 italiani e 42 di altre dodici nazionalità, dalla Cina, all’India, al Bangladesh. E poi Pakistan, Congo, Nigeria, Egitto, Marocco, Albania, Ucraina, Perù, Ecuador. Il doposcuola ha un costo di 60 euro, ma le famiglie in difficoltà possono mediare il costo attraverso la Caritas.
Ad aiutarle bambini e bambine un totale di 20 giovani animatori, oltre a due educatrici del PIME, e una volontaria educatrice.
La Comunità Pastorale comunque rilancia sulla disponibilità di volontari per il resto dell’anno: per collaborare si può scrivere via whatsapp al numero 0331 795240.
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