Abrogata l’Agenzia regionale per la prevenzione delle malattie infettive

Il Consiglio regionale ha approvato l'emendamento che archivia il progetto lanciato due anni fa dall'allora assessore Moratti e salutato come innovativo

presentazione agenzia delle malattie infettive

Due righe per cancellare un progetto annunciato con enfasi nel giugno di due anni fa quando non eravamo ancora del tutto fuori dalla pandemia.
Il consiglio regionale, nella seduta per la presentazione dell’assestamento di bilancio avvenuta martedì 23 luglio, ha approvato l’emendamento del presidente della commissione bilancio Davide Caparini che chiedeva l’abrogazione dell’Agenzia per la Prevenzione delle Malattie infettive voluta dall’allora assessore al Welfare Letizia Moratti. L’Agenzia è stata ritenuta superflua data l’eccellenza dei centri di riferimento esistenti come gli ospedali Sacco di Milano e San Matteo di Pavia.

L’emendamento ha avuto il voto favorevole anche delle opposizioni che avevano criticato sia l’idea di creare sovrastrutture ulteriori e costose sia perchè il progetto era stato concepito con una formula che destava perplessità sul funzionamento.

L’Agenzia era stata presentata nel giugno del 2022 e tra gli specialisti chiamati a collaborare nella sua definizione c’era anche il professor Paolo Grossi,  direttore della clinica di malattie infettive dell’Asst sette Laghi e docente dell’Università dell’Insubria. Doveva essere all’ospedale Sacco di Milano e avere una squadra di 20 persone chiamate a definire piani per affrontare eventuali emergenze sanitarie epidemiche, ma anche per definire percorsi diagnostici e terapeutici legati alla diffusione di microorganismi.

Si doveva occupare anche di ricerca e, soprattutto, di buon utilizzo dei farmaci antibiotici e contrasto all’antibiotico-resistenza tema molto caro proprio al professor Grossi. Infine tra gli incarichi anche la ricerca e lo sviluppo di nuovi vaccini.

«E’ un progetto di grandissima rilevanza – aveva commentato al momento della presentazione il presidente Fontana  – è la prima istituita nel nostro Paese e Regione Lombardia ha già stanziato 85 milioni di euro». «Sarà operativa dall’1 ottobre» aveva assicurato la vicepresidente e assessore al Welfare Moratti.

Il consiglio ieri ha, invece, approvato l’emendamento di Caparini: «nella previsione di strutturare diversamente il perseguimento dell’attività che vi farebbe riferimento».

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Pubblicato il 24 Luglio 2024
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