Arriva da Milano e Cantù il secondo progetto per la riqualificazione dello stadio di Varese
Tre i partner che hanno presentato il progetto che "sfida" quello del Città di Varese e Aurora Immobiliare: le milanesi Sfre e Grandi Architetture e la realtà di Pier Luigi Marzorati
C’era grande attesa per il verdetto dell’apertura del plico contenente il secondo progetto per la riqualificazione dello stadio “Franco Ossola”. E nella mattinata di martedì 30 luglio a Palazzo Estense è stato svelato il soggetto che ha presentato la proposta per la ristrutturazione del complesso sportivo di Masnago.
Il plico con la seconda proposta, presentata nella mattinata di lunedì 29 luglio – a poche ore dal termine – è stata aperta negli uffici della Centrale Unica di Committenza in sessione pubblica, dalla commissione composta dal dirigente Gianluca Gardelli, Alessandro Mora, Graziano Visconti e Mara Cicchiello del Cuc.
A presentare il secondo progetto, che non è stato mostrato pubblicamente, è un pool milanese composto da Sfre Service for Real Estate, una Srl di Milano, Ga & Partners e Pfm & Partners. Sfre e Ga (Grandi Architetture) sono realtà milanesi, mentre Pfm ha sede a Cantù ed è di Pier Luigi Marzorati, l’ex cestista e bandiera canturina.
Ora – come spiegato dal comunicato di Palazzo Estense di lunedì 29 luglio – sarà convocata la conferenza dei servizi preliminare, probabilmente nel mese di settembre, che dovrà dichiarare il pubblico interesse della proposta ritenuta più meritevole. Il progetto di fattibilità approvato in sede di conferenza dei servizi sarà poi messo a base della gara pubblica per l’assegnazione della concessione.
Un passo indietro: l’avviso voluto dal Comune di Varese è nato nel novembre del 2023 quando la società di calcio Città di Varese con Aurora Immobiliare hanno presentato un proprio progetto (leggi qui). Da lì è stato pubblicato l’avviso per recepire altri soggetti interessati nella riqualificazione, prima dando scadenza a fine marzo, poi prorogando i termini fino a fine luglio, inserendo inoltre il velodromo nel progetto.
La questione velodromo è particolarmente importante per una visione futura del calcio in città. Le leghe professionistiche del pallone, infatti, non consentiranno di giocare partite in stadi con piste per il ciclismo o per l’atletica, a maggior ragione di nuova costruzione. Ecco allora che il velodromo, in attesa di visionare secondo progetto in gara, dovrà fare parte del comparto masnaghese, ma rimanendo fuori dallo stadio riservato al calcio.
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