Canottaggio e amicizia: concluso il camp giovanile internazionale del Rotary
Sport al mattino, turismo culturale al pomeriggio per un gruppo di ragazze e ragazzi provenienti da diversi Paesi. Conclusione con una regata sugli "otto"
Si è conclusa con la disputa di una regata a bordo degli “otto”, l’imbarcazione “ammiraglia” di ogni club remiero, il camp internazionale organizzato dai club Rotary del territorio e di stanza negli spazi della Canottieri Gavirate.
Come è ormai consuetudine, protagonisti sono state ragazze e ragazzi provenienti da tutto il mondo con una formula consolidata, fatta di sport, amicizia e condivisione. Grazie all’impegno di tecnici e atleti della Gavirate, i giovani partecipanti hanno imparato – nel giro di due settimane – le basi di questo sport fino a potersi sfidare sulle acque del lago.
«Lo sport è uno straordinario fattore di condivisione d’esperienze e di crescita umana» ha detto il governatore del distretto del Rotary cui fanno capo i club varesini, Carlo Fraquelli, durante la cerimonia conclusiva del camp. «Il Rotary è servizio e amicizia: queste iniziative esprimono al meglio lo spirito che anima i nostri club. E, di certo, contribuiscono a diffondere quella cultura della condivisione tra i giovani di tutto il mondo che è la miglior premessa per un futuro di crescita e sviluppo».
Intervenuto anche il presidente della Canottieri Gavirate, Giorgio Ongania: «L’essere stati, ancora una volta, società sportiva a fianco del Rotary in questa iniziativa ribadisce anche il ruolo sempre più rilevante che, a livello internazionale, Gavirate sta acquisendo grazie proprio al canottaggio».
Con la gara dell’otto, sono dunque terminate le due settimane di permanenza in provincia di Varese dei dodici fra ragazze e i ragazzi (gli equipaggi sono poi stati integrati da atleti locali) di tutto il mondo che, oltre ad acquisire ogni mattina la tecnica del canottaggio hanno anche potuto ammirare le bellezze ambientali e architettoniche di un territorio prealpino che li ha affascinati. Questo grazie all’impegno dei soci del Rotary e dei giovani del Rotaract che li hanno accompagnati nelle visite pomeridiane e nei momenti di convivialità. L’appuntamento è già rinviato al 2025 per una nuova edizione del camp.
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