Droga, dal grosso giro di Gallarate si arriva allo spaccio di Varese: 6 a giudizio
Gli imputati di fronte al Collegio per un filone di indagini partita dall’inchiesta di cinque anni fa: è il momento delle intercettazioni
Droga nei cassonetti della raccolta di vestiti usati: la grande inchiesta della Polizia di Gallarate di cinque anni fa (https://www.varesenews.it/2021/03/sgominata-banda-spacciatori-gallarate-nascondevano-la-cocaina-nei-cassonetti-dei-vestiti/1318789/ ) che ha portato all’arresto di numerosi appartenenti ad una organizzazione criminale dedita allo spaccio di cocaina (che ha visto il patteggiamento delle posizioni principali), porta un filone di indagini, e un processo anche a Varese.
Sono sei le persone indagate e finite a processo dinanzi al collegio di piazza Cacciatori delle Alpi per un giro di droga emerso da alcune intercettazioni dove si faceva riferimento ad un traffico di stupefacenti fra gli indagati ascoltati dalla polizia. Un caso di “droga parlata”, ha ricordato uno dei difensori, l’avvocato Paolo Bossi, “per un filone processuale che vede a giudizio figure minori”.
Il processo sta per entrare nella fase via del dibattimento ma ha subito oggi, 9 luglio, uno stop. L’udienza si è aperta difatti con una questione tecnico-procedurale non da poco, cioè quella di indicare al perito quali sono, nella montagna di intercettazioni eseguite, quelle da sottoporre a trascrizione. Una soluzione che verrà adottata, travata nella proposta del pm Lorenzo Dalla Palma. L’udienza è stata dunque aggiornata al 10 settembre.
Nell’indagine originaria emerse che la droga veniva dal Nord Europa ogni mese e mezzo, a botte di 20-25 chili, e i proventi finivano in Albania, grazie a corrieri che usavano anche pullman di linea: il gruppo come usava come deposito “di transito” i cassonetti della cooperativa sociale Exodus (del tutto estranea ai fatti).
Da quell’inchiesta da cui partirono i primi arresti nell’estate 2020 e dalla quale spuntarono oltre alla coca anche armi e specifiche qualifiche degli indagati, si è arrivati dunque al giro “minore” di spaccio rientrante nel territorio di competenza della Procura di Varese che ha fatto partire le richieste di rinvio a giudizio e che vede oggi alla sbarra 6 imputati.
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