Firmato il contratto per i dipendenti Bcc: 435 euro in più in busta paga e riduzione dell’orario di lavoro
Il rinnovo contrattuale riguarda in Italia 37mila lavoratori delle banche di Credito cooperativo, Casse rurali e Casse Raiffeisen. A partire da luglio 2025, riduzione dell'orario di lavoro di mezz’ora settimanale a parità di stipendio
Il negoziato tra Federcasse e le organizzazioni sindacali di categoria, Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca, Ugl Credito, iniziato nello scorso mese di marzo, ha trovato un accordo definitivo nella giornata di martedì 9 luglio con il rinnovo del contratto collettivo nazionale per i 37mila lavoratori delle banche di Credito cooperativo, Casse rurali e Casse Raiffeisen.
«L’accordo interviene a conclusione di un quinquennio di attività sindacale molto intensa e proficua, in uno scenario generale complesso ma che vede il Credito Cooperativo consolidare i propri indicatori di sviluppo al servizio delle imprese e delle famiglie con quote di mercato nei finanziamenti in crescita, soprattutto nei settori ad alta intensità di lavoro» ha commentato a caldo Matteo Spanò, vice presidente di Federcasse e capo della delegazione sindacale.
In provincia di Varese questo rinnovo contrattuale coinvolge un centinaio di lavoratori impiegati nelle filiali della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate, Bcc Cantù e Bcc Barlassina. «Nella stagione dei rinnovi nazionali – sottolinea Alessandro Frontini, coordinatore provinciale della Fabi – questo è un altro tassello importante. Un rinnovo che rispetta le nostre attese sia sulle parte economica che normativa e che introduce il ruolo importante di alcune commissioni per poter studiare quei cambiamenti che impattano sul settore del credito, forse meno sulle banche di credito cooperativo, ma che ci sono e vanno monitorati, basti pensare all’impatto delle nuove tecnologie. Siamo soddisfatti per un rinnovo che mette sullo stesso livello i lavoratori del credito cooperativo e quelli del settore Abi».
AUMENTI E INDENNITÀ
La parte economica del rinnovo contrattuale prevede diversi interventi a cominciare da un aumento significativo della retribuzione. È previsto un incremento di 435 euro lordi mensili, a regime. Trecento euro saranno erogati a settembre 2024, 60 euro gennaio 2025, 75 euro gennaio 2026. Recupero di arretrati una tantum pari a 1.200 euro a luglio 2024. Indennità di cassa di 80 euro per addetti attività di supporto-complementari per apparecchiature automatizzate in filiali sprovviste di servizio cassa tradizionale. Per quanto riguarda la Cassa mutua è stato previsto un incremento di contribuzione per sospensione temporanea dei versamenti al Fondo di solidarietà pari allo 0,06%.
RIDUZIONE ORARIO DI LAVORO
Tra le previsioni normative la più rilevante è la riduzione dell’orario di lavoro di mezz’ora settimanale a parità di stipendio, con decorrenza dal luglio 2025. Per quanto riguarda il cumulo di attività cade il divieto per i lavoratori di prestare a terzi la propria opera e al contempo è prevista un’informativa preventiva all’azienda per valutazione di eventuali cause ostative.
MALATTIE ONCOLOGICHE
Sul fronte malattie e infortuni c’è l’esclusione dal calcolo del periodo di “comporto” delle assenze per effettuare terapie relative a malattie oncologiche, gravi patologie cronico degenerative o per terapie salvavita. In caso di assunzione, i lavoratori guariti da patologie di carattere oncologico hanno diritto di non fornire informazioni, né subire indagini in merito alla propria pregressa condizione patologica.
INCLUSIONE E PARITÀ DI GENERE
Il nuovo contratto regola anche la Banca del tempo solidale, con la previsione di un contributo delle aziende pari almeno al 30% del “tempo” versato dalle lavoratrici e dai lavoratori. E ancora, azioni sociali di solidarietà a beneficio delle comunità territoriali, con la partecipazione di aziende e lavoratori.
Viene dato spazio nei piani formativi alle tematiche relative all’inclusione, al benessere organizzativo, alla parità di genere, alla lotta alla discriminazione e alle molestie e violenza sui luoghi di lavoro.
Previsto un rafforzamento generale delle politiche di genere con iniziative per la diffusione della cultura delle pari opportunità e inclusione, anche con adozione di politiche e codici di comportamento. Vengono elevati a dodici i mesi di congedo per i casi di protezione derivanti da violenza di genere.
INTELLIGENZA ARTIFICIALE
Quando si parla di digitalizzazione è indubbio che il settore bancario negli ultimi anni è stato quello che ha subito il maggiore impatto con ricadute pesanti sull’organizzazione del lavoro dei gruppi bancari. È per questo motivo che le parti sociali hanno ampliato il raggio azione dell’organismo per il monitoraggio sulle nuove tecnologie, in particolare sugli impatti dell’intelligenza artificiale, e per individuare specifiche misure organizzative a contrasto della desertificazione bancaria.
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