Il catalogo della prima mostra di Andrea Ravo Mattoni presentato al castello di Masnago

Il 25 luglio alle 18 verrà presentato presso la Sala Conferenze del Castello di Masnago, il catalogo “Pittura, Copia e Intelligenza artificiale su img2img di Andrea Ravo Mattoni”

Al Castello di Masnago la mostra di Andrea Ravo Mattoni

Il 25 luglio alle 18 verrà presentato presso la Sala Conferenze del Castello di Masnago,
Pittura, Copia e Intelligenza artificiale su img2img di Andrea Ravo Mattoni”, catalogo della mostra in corso al Castello di Masnago e prorogata fino al 25 agosto 2024.

Img2img – Pittura, copia e Intelligenza Artificiale, a cura di Monica Guadalupi Morotti e Andrea Ceresa, è la prima mostra personale museale in Italia di Andrea Ravo Mattoni, artista nato a Varese nel 1981. È divenuto celebre in tutto il mondo dal 2016 per il suo progetto
Recupero del classicismo nel contemporaneo: riprendendo la tradizione pittorica della copia,
riproduce dipinti classici, risalenti principalmente al periodo tra il ‘400 e l’800, su grandi pareti
con la tecnica dello spray.

Nel 2021, quando Ravo scopre l’Intelligenza Artificiale (AI) generativa, si apre una nuova via nel suo percorso: il titolo di questa mostra è la contrazione della formula image-to-image che indica una tecnologia di Intelligenza Artificiale che permette di trasformare un’immagine esistente descrivendo ciò che si vorrebbe modificare e cosa si vorrebbe ottenere in un breve testo (un prompt). Per molti anni Ravo ha ridipinto immagini classiche, iconiche, reinterpretandole con la sua tecnica unica, ingigantendole e ponendole in mezzo alla strada: era già un processo img2img.

Questa mostra – in cui sono esposte 25 opere inedite realizzate per l’esposizione, principalmente dipinte a spray su tela- è la dichiarazione che continuerà a farlo, semplicemente sono cambiate le matrici da reinterpretare e la tecnica.

«Le opere presentate qui a Varese, nella prima “personale” all’interno di una istituzione museale,
– dichiara l’Assessore alla Cultura Enzo R. Laforgia – rappresentano una interessante
riflessione sul rapporto tra l’intelligenza dell’artista (nel senso proprio della facoltà umana di
pensare, comprendere e interpretare la realtà), la cosiddetta Intelligenza Artificiale (la capacità
dei sistemi informatici di simulare alcuni processi mentali), la grande tradizione pittorica classica
(enciclopedia di riferimento imprescindibile) e l’unicità dell’atto fisico e del gesto pittorico di
Andrea “Ravo” Mattoni. È questa una ulteriore tappa di un percorso, che ha portato Ravo in giro
per il mondo: tra spazi pubblici e gallerie d’arte. E siamo in fin dei conti orgogliosi che la sua
avventura artistica, partita dai muri della nostra Città approdi oggi ai muri di un nostro museo, inaugurando una sorta di dialogo virtuoso tra uno spazio chiuso, destinato prioritariamente alla
“conservazione” di ciò che è riconosciuto degno di essere “conservato”, e le domande urgenti
che sono sollecitate da ciò che si muove al suo esterno, nella realtà viva e presente del mondo».

Il catalogo è a cura di Andrea Ceresa, laureato in Filosofia all’università degli studi di Bologna e
in Arti Visive all’università IUAV di Venezia che collabora con Ravo nei progetti con l’Intelligenza
Artificiale e Monica Guadalupi Morotti, ex gallerista e attualmente consulente di arte
contemporanea.

Oltre ai contributi degli stessi curatori sulla biografia e la figura di Ravo nel contesto urbano e
sul suo rapporto con l’ I.A., il catalogo propone testi di personaggi autorevoli del mondo culturale
a incominciare da Cyrille Gouyette, storico dell’arte, project manager del museo del Louvre,
curatore e ed esperto in arte urbana che, partendo dai riferimenti artistici di Ravo, giunge a
definirlo un artista classico e contemporaneo che sfrutta tecniche e processi all’avanguardia.

Guido Balzani, dottorando presso l’Universita IUAV di Venezia, autore, editor e autore
radiofonico, traccia una biografia ragionata di Ravo, iniziando dalla sua famiglia in cui il padre e
il nonno sono stati illustratori fino alle sue esperienze artistiche in vari ambiti in cui Ravo
dimostra una costante attenzione alle evoluzioni tecnologiche.

Manuela Gandini, performer e teorica dell’arte, docente alla NABA di Milano e giornalista,
mette in luce la capacità di Ravo di portare al di fuori del museo opere classiche e di renderle
accessibili a tutti. E di come oggi, con l’uso dell’A.I. dopo, essersi appropriato delle opere del
passato, si impadronisca di quelle del futuro.

Emanuele Arielli, docente di Estetica all’Università IUAV di Venezia, le cui ricerche indagano l’intersezione tra estetica, psicologia e intelligenza artificiale, nel suo contributo, sostiene che dal momento che la capacità di creare strumenti tecnologici è una peculiarità dell’evoluzione dell’uomo, in tale prospettiva, l’intelligenza artificiale può essere letta come una fase di processo naturale.

Paolo Cova, storico dell’arte, docente presso l’Università di Bologna e direttore scientifico del Museo della Città di Livorno, conduce un’intervista a Ravo in cui l’artista dichiara come la sua I.A. sia un’espansione della sua poetica, sensibilità artistica e creatività e descrive il processo che lo
porta all’opera finita.

Davide Dal Sasso, ricercatore di Estetica presso la Scuola IMT Alti Studi Lucca, ideatore della
rubrica “Dialoghi di Estetica”, pubblicata dal 2012 su Artribune, indaga il rapporto tra filosofia,
estetica e arti contemporanee e nel suo testo mette in luce come gli errori sono i segni della
componente umana nei processi creativi in cui ci deve essere cooperazione tra artista e
intelligenza artificiale nella creazione di immagini che solo con l’intervento dell’artista diventano
opere.

 

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 22 Luglio 2024
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