In taxi a Como armato di 7 coltelli: denunciato dalla Polizia di stato
Nei guai un 43enne di origini serbe e residente in Svizzera nel Cantone Grigioni in possesso di un permesso di soggiorno svizzero
![Generico 15 Jul 2024](https://www.varesenews.it/photogallery_new/images/2024/07/generico-15-jul-2024-1704864.610x431.jpg)
La polizia di Stato di Como ha denunciato in stato di libertà, per possesso ingiustificato di armi, un 43enne di origini serbe, residente in Svizzera – Cantone Grigioni – in possesso di un permesso di soggiorno svizzero, incensurato o comunque mai censito negli archivi di Polizia.
Verso le 11.30 di venerdì, una volante è stata inviata di fronte alla Questura di viale Roosevelt, dove al cospetto dell’agente in servizio di vigilanza si era presentato un tassista comasco. Il tassista, palesemente turbato, riferiva di aver accettato una corsa da Como a Milano e di aver accolto sul proprio taxi il 43enne serbo, il quale dopo essere salito in auto mostrava chiari segni di instabilità emotiva – alternando risate, pianti e frasi sconclusionate -.
Avvertito immediatamente un potenziale pericolo, la decisione del tassista di fermarsi di fronte la Questura e chiedere aiuto.
Gli agenti della volante giunti in pochi istanti prendevano contatto con il cliente, l’uomo riferiva di essere giunto dalla Svizzera a bordo della sua auto, ma di averla poi lasciata in una località del Ticino che non ricordava, proseguendo a piedi fino a Como.
Constavano inoltre il comportamento del 43enne, fatto di cambi di umore e discordanze verbali come riferito dal tassista, accorgendosi nel contempo che l’uomo aveva foderato nei pantaloni un taglierino. Presa in consegna l’arma, i poliziotti hanno eseguito un controllo più approfondito sia sulla sua persona che nella borsa che portava al seguito, rinvenendogli in tasca altri due coltelli, ed altri quattro custoditi nella borsa.
Portato negli uffici delle Volanti è stato identificato con precisione, gli sono stati sequestrati i 7 coltelli ed infine è stato denunciato in stato di libertà per detenzione di armi.
In considerazione del suo evidente stato di salute, è stata fatta intervenire un’unità medica del 118 che lo ha accompagnato presso l’ospedale S. Anna di San Fermo della Battaglia (CO), dove è stato successivamente ricoverato nel reparto psichiatrico.
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