Irruzione dei Dora alla Festa della Liberazione del 2023: se ne parla in consiglio comunale ad Azzate

Un volantino anonimo riaccende la polemica: il gruppo di minoranza, guidato dall'ex sindaco Bernasconi, chiede chiarimenti. I lavori cominceranno martedì 30 alle 18

25 aprile 2023 ad Azzate

Non sarà un consiglio comunale semplice quello di domani, martedì 30 luglio ad Azzate. La seduta comincerà alle 18, anche se durante uno degli ultimi consigli comunali l’opposizione aveva chiesto di interrompere la consuetudine di convocare il consiglio in un orario che non permette a chi lavora di partecipare.

All’ordine del giorno alcuni punti di “ordinaria amministrazione” e una mozione ed una interrogazione presentate dalle minoranze.

Questi gli argomenti: approvazione variazione di bilancio 2024-2026, salvaguardia degli equilibri di bilancio e assestamento generale. Approvazione della convenzione tra i comuni rivieraschi del Lago di Varese. Mozione presentata dal Gruppo consiliare Progetto Comune ad oggetto Apertura Parco Comunale .  Interrogazione presentata dal Gruppo consiliare Progetto Comune ad oggetto: “Richiesta di chiarimenti sui fatti avvenuti durante la festa della liberazione il 25 aprile 2023” (qui il testo integrale dell’ Interrogazione )

Ed è questo ultimo punto quello che potrebbe accendere la discussione. Tutto nasce da un volantino anonimo comparso in qualche via del paese quindici giorni fa. Il “corvo”, con frasi in un italiano non proprio fluido, torna sull’increscioso episodio avvenuto il 25 aprile del 2023 quando un gruppo dei DoRa, la Comunità dei Dodici Raggi, fece irruzione alla festa della Liberazione, quasi terminata, per contestare uno striscione con la scritta “Azzate ama la pace e non a-dora il fascio” con a-dora scritto a testa in giù. «Vieni qua a spiegare lo striscione» aveva detto uno dei nazifascisti, criticando la provocazione, «Lo avete fatto perché ricorda piazzale Loreto». Lo scontro verbale, in mezzo ai cittadini impietriti, è stato interrotto dalla Digos che ha invitato i DoRa a lasciare la piazza e dall’allora sindaco Gianmario Bernasconi che aveva cercato di riportare alla calma il gruppo.

Sin da subito la domanda che molti si erano posti era chi avesse avvertito i DoRa dello striscione contro di loro: il gruppo neonazista ha più volte ribadito che non si sarebbe presentato alla manifestazione, ma che qualcuno dei presenti li aveva avvertiti di quanto stava accadendo. Lo stesso Limido, nei giorni successivi all’episodio, che aveva suscitato clamore ed era finito su tutti giornali, anche quelli nazionali, aveva spiegato di essere stato avvertito “dalle minoranze” (oggi in maggioranza e in giunta) dello striscione esposto in piazza della Pesa.

Il volantino anonimo, comparso “misteriosamente” un anno dopo, fa un nome e chiede che il consiglio prenda provvedimenti. Progetto Comune, quindi Gianmario Bernasconi, Simona Barbarito, Paola Bertaglia ed Emanuele Rampi, si fanno portavoce della richiesta e vogliono chiarezza sull’episodio.

Toccherà quindi al gruppo di maggioranza spiegare cosa è accaduto quel giorno. A un anno di distanza e su sollecitazione di un anonimo cittadino.

Al 25 Aprile di Azzate sfiorata la rissa con i nazifascisti di Do.ra

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Pubblicato il 29 Luglio 2024
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