La montagna come non l’avevi mai vista: campo estivo con l’uniforme dei cadetti di protezione civile
8 giorni di pura natura immersi in un contesto giovane, dinamico e molto coeso per affrontare insieme le prove che quella splendida palestra di vita che è la montagna sa metterci davanti
Da domenica 28 luglio a domenica 4 agosto il Corpo Volontari “Nucleo Mobile di Pronto Intervento odv” organizza, nel cuore delle Dolomiti, un campo estivo aperto a ragazzi dai 14 ai 18 anni .
8 giorni di pura natura immersi in un contesto giovane, dinamico e molto coeso per affrontare insieme le prove che quella splendida palestra di vita che è la montagna sa metterci davanti. I ragazzi verranno inseriti, durante il campo, nel nostro Reparto di cadetti, suddiviso in pattuglie di 6 o 7 ragazzi, guidato secondo un progetto educativo che da 30 anni accompagna le nostre attività svolte, sino ad oggi, con centinaia di studenti. Durante il camp i ragazzi si avvicinano così al mondo del soccorso con la possibilità di diventare, una volta compiuti i 18 anni, volontari di protezione civile.
A due passi da Cortina d’Ampezzo e dalla magica Val Badia è raccolta una struttura affittata a gruppi in grado di assicurarne una gestione totalmente autonoma. L’essenzialità dei servizi e la magnificenza del luogo, ne fa per noi il posto ideale per vivere un’esperienza unica ed avvincente, capace di accrescere nei ragazzi spirito di appartenenza, autostima e senso di responsabilità.
Il carattere molto dinamico del camp prevede che i pernottamenti avvengano sia in rifugi di montagna che in tenda, sempre nel rispetto delle norme poste a salvaguardia dell’ambiente naturale.
La direzione del Reparto di cadetti e delle attività è affidata a dirigenti volontari, sensibili alle diverse potenzialità che ciascuno può esprimere e con esperienza ventennale nel campo dell’educazione. Capisquadra e istruttori del Nucleo Mobile di Pronto Intervento assicureranno la piena operatività di tutto ciò che serve a completare il quadro di un’Organizzazione efficiente ed autonoma in qualunque situazione. Anche in alta montagna.
La gestione del campo, il mantenimento di spazi ordinati, la cura delle attrezzature impiegate, la preparazione dei pasti ed ogni altra attività legata ad una convivenza serena e rispettosa di tutti è sempre affidata con successo ai ragazzi stessi (sotto la conduzione o supervisione dei vari responsabili di settore), anche allo scopo di avviarli ad una maggiore autonomia tanto in una possibile futura missione di soccorso (alla quale potrebbero prendere parte una volta compiuta la maggiore età) quanto nella quotidianità.
Ciascuno, infatti, gioca un ruolo fondamentale – sia per sé che per gli altri – per poter gestire in prima persona ogni aspetto della propria giornata: dal proprio posto all’interno di una tenda o di un rifugio alla preparazione dei pasti, dall’allestimento delle postazioni in cui apprendere tecniche basilari di intervento alla conoscenza delle radiocomunicazioni in emergenza. In sintesi: ciascuno, indipendentemente dall’età o dal ruolo, diviene fondamentale per il successo di tutti.
Ai ragazzi non viene precedentemente comunicato il programma delle attività previste per la giornata o per i giorni successivi. In tal modo, oltre ad abituarsi a gestire l’imprevedibile acquisendo fiducia in sé stessi e negli altri, l’esperienza viene vissuta con un maggior spirito di avventura che, alla fine di ogni giornata, lascia spazio alle grandi aspettative per quelle a venire. Si scopre così, pian piano, che è tutta una questione di organizzazione dei propri tempi e dei propri spazi e dei rapporti di fiducia gli uni negli altri che si riescono a costruire seppure in così breve tempo.
Ogni spostamento sarà assicurato con i veicoli della Colonna mobile del Nucleo Mobile di Pronto Intervento e ciascuno dei partecipanti sarà dotato di tutto l’equipaggiamento necessario a vivere un’esperienza immersiva e coinvolgente, inclusa l’uniforme in uso ai nostri cadetti consegnata all’atto dell’iscrizione. Non mancheranno, naturalmente, momenti di socializzazione e divertimento che devono comunque caratterizzare ogni attività, incluse quelle rivolte a prepararsi un giorno a servire gli altri nelle difficoltà.
Per garantire una migliore qualità dell’offerta formativa il nostro camp è aperto ad un massimo di 20 partecipanti (oltre a capi squadra e istruttori).
Perché iniziare un percorso con la protezione civile da questa prima esperienza
L’essere parte di un gruppo funzionale ed equilibrato, capace di valorizzare le potenzialità di ciascuno in un contesto non giudicante, consente di sviluppare la propria identità per costruirsi un ruolo attivo per se stessi e di riferimento per gli altri nelle diverse comunità di appartenenza. L’inserimento (o l’esperienza maturata in seno) ad un’organizzazione di protezione civile inoltre, al di là degli ulteriori crediti scolastici riconosciuti agli studenti, è vista sempre con grande favore nelle selezioni in un futuro ambito lavorativo poiché da per acquisite competenze fondamentali come il team working, il problem solving oltreché, anche sulla scorta del progetto educativo che accompagna il percorso pluriennale dei nostri cadetti, la leadership in contesti particolari. La soluzione pratica di problemi affrontati insieme ai propri pari (all’interno di un’Organizzazione di protezione civile che per propria vocazione naturale si prefigge di affrontare e superare insieme diverse situazioni di emergenza) accresce inoltre la capacità di resilienza, l’autostima e la fiducia in sé stessi, passo dopo passo. Un po’ come in montagna, quando ci si accorge di essere arrivati in vetta grazie ad un gioco di squadra che ha reso la salita più piacevole e meno faticosa di una salita in solitaria.
Naturalmente l’iscrizione al campo estivo non è in alcun modo vincolante per la successiva partecipazione alle ulteriori attività che vengono proposte nel corso dell’anno. Ma iniziare da qui è il miglior modo per portarsi a casa, al rientro dalla montagna, molto più che una bella paretesi estiva o semplici nozioni teoriche su come poter essere utili agli altri.
Quote di partecipazione
Il contributo di 330 euro include tutte le spese di trasporto, vitto, alloggio, assicurazione, la dotazione in comodato d’uso dei capi di uniforme e di tutto l’equipaggiamento necessario per affrontare in piena sicurezza la montagna e le attività svolte al campo. Sono inclusi tutti gli accessi a strutture a pagamento ed ogni altra attività svolta durante il campo.
È compresa inoltre l’iscrizione alla nostra associazione valida sino al 31 dicembre 2024 e la possibilità di partecipare alle altre attività programmate nei periodi di vacanza, in maniera tale da non confliggere con le prioritarie esigenze di studio che la scuola impone, per proseguire, eventualmente, la propria esperienza in seno al Nucleo Mobile di Pronto Intervento e diventare così Cadetti o Militi di protezione civile.
Cosa è indispensabile avere
È richiesta (oltre al necessario per l’igiene e i ricambi di maglieria intima che saranno indicati negli avvisi) la sola dotazione personale di zaino, sacco a pelo, scarponi da trekking, costume e ciabatte da bagno, torcia elettrica, borraccia e set di posate da campo (cucchiaio, coltello e forchetta).
Fra i documenti richiesti: carta di identità in corso di validità, valida per l’espatrio, e tessera sanitaria.
Per info e preiscrizioni
Per chi fosse interessato si terrà un incontro conoscitivo, sabato 6 luglio alle ore 15, presso la nostra sede operativa di Via Tonale 30 a Varese (ex macello civico), per approfondire ulteriormente tutti gli aspetti pratici legati ad una eventuale partecipazione.
In caso di impossibilità a partecipare, è comunque possibile fissare un appuntamento inviando una e-mail a: info@nucleomobilevarese.it
E’ necessario compilare preventivamente, seppure senza impegno, il modulo di dichiarazione di interesse (scheda informativa) per essere ricontattati.
Per informazioni più generali sulle nostre attività: www.nucleomobilevarese.it
Pagina Facebook: Corpo Volontari di Protezione Civile – Nucleo Mobile di Pronto Intervento
Instagram: @protezionecivile.nmpi.varese
TAG ARTICOLO
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
elenera su "Non si potrebbe mettere questo cartello in mezzo alla rotonda di largo Flaiano a Varese?"
ccerfo su Don Marco Casale, neo-pastore di Gavirate: insieme è più bello
GiuseppeAiroldi su "Aiutateci a salvare lo scoiattolo rosso del Parco Bassetti di Gallarate"
Viacolvento su Beko, il PD di Varese all'attacco: "Giorgetti e il Governo se ne fregano"
Felice su Volontario della Maratonina di Busto Arsizio picchiato da un automobilista
italo su Matteo Librizzi: "Emozionato e felice, sognavo una serata così"
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.