La richiesta di misure urgenti contro i danni del maltempo a Como, Lecco, Milano e Varese
Due mozioni su questo tema sono state approvate all’unanimità dal Consiglio regionale della Lombardia
I danni causati dagli avversi eventi metereologici dello scorso 7 luglio che hanno colpito in particolare alcuni territori delle province di Como, Lecco, Milano e Varese e la richiesta di adottare misure urgenti a sostegno delle aree interessate, sono stati oggetto di due distinte mozioni abbinate presentate rispettivamente da Anna Dotti di Fratelli d’Italia e da Giuseppe Licata (Azione – Italia Viva): entrambi i documenti sono stati approvati all’unanimità dal Consiglio regionale della Lombardia.
Le due mozioni approvate
Istituire un tavolo con le Amministrazioni comunali per la quantificazione dei danni con l’obiettivo di valutare la richiesta di contributi assicurando, per quanto di competenza, tempi rapidi nelle procedure di erogazione delle risorse, e valutare l’opportunità di integrare eventuali contribuiti statali con risorse regionali: queste le richieste contenute nella mozione presentata dal gruppo Fratelli d’Italia.
Attivarsi con sollecitudine affinchè gli organismi preposti predispongano una puntuale valutazione dei danni arrecati ad edifici e infrastrutture pubbliche, a quelle di collegamento e di servizio, alle attività produttive e alle proprietà private a seguito degli eventi metereologici dello scorso 7 luglio; verificare la possibilità di chiedere al Governo il riconoscimento dello stato di emergenza con il conseguente ristoro dei danni; valutare l’opportunità di contribuire a sostenere l’attuazione dei primi interventi con lo stanziamento di risorse autonome regionali a favore dei territori più colpiti e garantire un canale di comunicazione costante e diretto con gli enti locali coinvolti al fine di condividere aggiornamenti e informazioni tempestive da assicurare alla cittadinanza interessata: questi gli impegni rivolte al Presidente e alla Giunta regionale elencati nel documento illustrato da Giuseppe Licata e sottoscritto da diversi esponenti di minoranza.
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