Linda De Filippis, da Travedona a Olimpia: “Vogliamo la finale, poi proveremo a sognare”

La 25enne tesserata per Gavirate e Marina Militare è pronta all'esordio ai Giochi sull'otto femminile: "Abbiamo sempre creduto alla qualificazione: a Parigi daremo il massimo"

linda de filippis canottaggio

Un anno fa, di questi tempi, parlare dell’otto femminile dell’Italia alle Olimpiadi sarebbe sembrato un esercizio di fantascienza, o per lo meno di grande ottimismo. Invece, grazie a un gruppo di ragazze splendido e caparbio, l’ammiraglia azzurra sarà in acqua nel bacino di Vaires-sur-Marne con la felicità di partecipare ma anche con l’ambizione di farsi notare.

A bordo ci saranno anche due atlete varesine, Alice Codato e Linda De Filippis. Quest’ultima, 25 anni, arriva da Travedona Monate, ha scoperto il canottaggio sui banchi di scuola e da pochi mesi è entrata a far parte del gruppo sportivo della Marina Militare, in doppio tesseramento con la Canottieri Gavirate.

Linda, l’otto alle Olimpiadi è già un risultato straordinario. Come si è concretizzata questa situazione?
«Dico la verità, noi ci abbiamo sempre creduto: lo scorso anno ai Mondiali mancammo la qualificazione di 1″5 ma sapevamo di poter fare meglio e da allora siamo cresciute gara dopo gara».

Lei sarà all’esordio ai Giochi: come sta vivendo questa vigilia?
«Non ho ancora del tutto realizzato la cosa. Mi hanno consegnato tutta la dotazione della nazionale ma ancora fatico a calarmi nella situazione: probabilmente una volta a Parigi capiremo bene la portata di questo evento favoloso».

Si è informata su cosa troverà con qualche atleta che ha già vissuto l’esperienza?
«Sì, innanzitutto in barca con noi c’è Aisha Rocek che ha gareggiato a Tokyo: lei ci sta aiutando nel prepararci alla trasferta olimpica, è un punto di riferimento grazie alla sua esperienza. Poi in Nazionale ci sono tanti altri atleti con una storia olimpica alle spalle ed è molto piacevole e utile ascoltare i loro racconti».

linda defilippis alice codato canottaggio
L’otto femminile con il biglietto per Parigi

Torniamo sul lato agonistico: ora che vi siete qualificate, che obiettivi avete?
«La nostra non è una di quelle barche indicate per una medaglia, quindi da questo punto di vista non abbiamo particolari aspettative. Il primo obiettivo è quello di disputare la finale, e a quel punto proveremo a giocarci il tutto per tutto. Sognare non fa male, anche perché siamo migliorate gara dopo gara, siamo un gruppo giovane, futuribile e possiamo crescere ancora».

Con lei c’è Alice Codato: quanto conta avere accanto una compagna di club con cui si rema insieme da tanto tempo?
«Tantissimo: ormai da 2 o 3 anni siamo inseparabili, non ci stacchiamo mai. Siamo anche insieme in camera durante i ritiri ed è importante avere accanto una persona con cui c’è grande affiatamento. Ci appoggiamo l’una all’altra nei momenti difficili, è una situazione che ci aiuta».

Conosciamo meglio la Linda atleta. Qual è la sua storia sportiva?
«Da piccola ho fatto prima nuoto e poi judo ma non mi piacevano granché. Poi con la scuola – io sono di Travedona – ci hanno portato a provare il remoergometro: mi è piaciuto, sono passata alle barche grazie alla Canottieri Monate e non ho più smesso. Pratico canottaggio dal 2012 e dal 2017 sono tesserata a Gavirate. Da aprile di quest’anno infine faccio parte della Marina Militare che voglio ringraziare per il sostegno: è un grande aiuto non solo finanziario ma anche per l’organizzazione, la possibilità di allenarmi e le prospettive future dopo la carriera sportiva».

Remi a parte, alle gare di quale disciplina vorrebbe assistere a Parigi?
«Senz’altro a quelle di atletica leggera perché è davvero la “regina” dei Giochi, come viene spesso soprannominata. È uno sport affascinante che più di ogni altri ha fatto la storia delle Olimpiadi».

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De Filippis e Codato con Giovanni Calabrese

Negli ultimi 15 anni la provincia di Varese è diventata un luogo centrale per il mondo del canottaggio italiano e mondiale. Quanto ha influito questa situazione sulla “produzione” di atleti di alto livello? A Parigi sarete ben in sette…
«Ha inciso molto e io sono orgogliosa sia di ciò, sia del lavoro che svolge la mia società, la Canottieri Gavirate, dove un allenatore come Giovanni Calabrese ha creato un gruppo meraviglioso. Anche l’oro di Federica Cesarini a Tokyo ha dato una grande spinta a tutto il nostro movimento».

Chiudiamo con la famiglia: come stanno vivendo le persone più vicine a lei questa esperienza?
«Sono tutti felicissimi per me e io sono felice per loro. I miei genitori sono venuti a vedere le qualificazioni a Lucerna e arriveranno anche a Parigi; ho anche due sorelle e cinque nipoti e per loro sarà più difficile seguirmi da vicino, ma da parte di tutti c’è un grande sostegno intorno a me».

LINDA DE FILIPPIS
Disciplina: Canottaggio
Specialità: Otto senior femminile
Nata: 2 marzo 1999 a Varese
Provenienza: Travedona Monate
Società: Canottieri Gavirate / Marina Militare
Olimpiadi disputate: esordiente

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Damiano Franzetti
damiano.franzetti@varesenews.it

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Pubblicato il 17 Luglio 2024
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Commenti

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  1. Avatar
    Scritto da Serghey

    COMPLIMENTI LINDA!!!
    Sapevo della tua carriera e sono molto orgoglioso che tu possa realizzare il sogno di ogni atleta.partecipare alle Olimpiadi!!!
    E poi una volta arrivati a Parigi è lecito sognare…!

    VAI LINDA e FORZA RAGAZZE!!!

    Il Prof.

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