Luino omaggia Vittorio Sereni, in tanti a Palazzo Verbania per una giornata tra arte e parole
Grande successo per l’evento “Narrazione di laghi perduti per Vittorio Sereni” che si è tenuto domenica 14 luglio a Palazzo Verbania nell'ambito delle due mostre dedicate allo scrittore del Lago Maggiore
Grande successo dell’evento “Narrazione di laghi perduti per Vittorio Sereni”. L’iniziativa, che ha avuto luogo domenica 14 luglio a Palazzo Verbania e ha visto una notevole partecipazione di pubblico, conferma l’interesse e l’apprezzamento per l’arte contemporanea, il dialogo tra le arti e la valorizzazione del patrimonio culturale locale.
Durante l’evento, i partecipanti hanno avuto l’opportunità di approfondire il progetto espositivo e visitare l’Archivio Sereni, guidati da Tiziana Zanetti, curatrice dell’Archivio, e Fabio Carnaghi, curatore delle mostre.
Questo incontro si è inserito nel ciclo di due mostre dedicate all’arte contemporanea, in omaggio al poeta Vittorio Sereni, ed è un riconoscimento alle artiste vincitrici e menzionate nella sezione Arte della terza edizione del Premio MIDeC.
Le mostre, curate da Fabio Carnaghi, includono “Stella Variabile”, personale dedicata ad Anna e Paola Marinuzzi, vincitrici assolute del Premio MIDeC Arte, e “Acqua sognante acqua a tutta quella sete”, bi-personale di Cristina Saimandi e Caterina Sbrana, a cui è stata assegnata la Menzione MIDeC Arte. Le esposizioni, visitabili fino al 21 luglio, sono ospitate presso la Villa Fumagalli a Laveno Mombello e i Giardini del MIDeC – Museo Internazionale del Design Ceramico a Cerro di Laveno Mombello, dove si trova anche l’installazione site-specific “Abbeveratoi, laghi perduti” di Caterina Sbrana.
Enrico Bianchi, sindaco di Luino, esprime la sua soddisfazione per la giornata: “È stato un evento significativo e di successo. La partecipazione era su prenotazione e abbiamo raggiunto il massimo numero di posti disponibili. La dottoressa Tiziana Zanetti ha dimostrato ancora una volta la sua grande preparazione e professionalità coinvolgendo i visitatori, l’ottima riuscita dell’iniziativa è anche merito suo. Voglio ancora soffermarmi sulla fattiva collaborazione messa in atto con il Premio MIDEC di Laveno e che ha portato all’organizzazione di questo evento dedicato certamente ad un pubblico di esperti. Sarebbe bello riuscire a fare il cambio di passo e, sempre grazie ad una collaborazione organizzativa sovra comunale, riuscire ad aprire al grande pubblico le eccellenze culturali del territorio. Il filo diretto che abbiamo avuto con Laveno in questa occasione va proprio in questa direzione”.
Importante la partecipazione dell’Assessore alla Cultura del Comune di Laveno, Alice Gomiero, che è intervenuta proprio su questo aspetto con grande entusiasmo. Nel percorso di visita, caratterizzato dal dialogo continuo e intenso tra le opere esposte e la raccolta poetica, l’ultima, di Vittorio Sereni, Stella variabile, è emersa la fragilità e precarietà dell’esistenza, lo spaesamento, l’assenza, il vuoto ma anche quel desiderio di vivere, quella luce (nonostante tutto), che Sereni ci suggerisce e che si intravede nei suoi versi.
La visita si è conclusa con la poesia finale della raccolta, “Altro compleanno”, con una riflessione, a partire dalle parole di grandi studiosi di Sereni e dalle parole di Sereni stesso contenute in alcune interviste che seguirono la pubblicazione del volume. Quella necessità e ferma volontà di “passare la soglia”, di iniziare un nuovo anno con rinnovata speranza, rappresentano un insegnamento prezioso, profondo, e sono state ancora più sentite in vista della data del compleanno di Sereni che ricorrerà il 27 luglio.
Fabio Carnaghi, curatore delle mostre: “L’evento a Palazzo Verbania è stata straordinaria occasione per confermare il nesso tra la valenza nazionale di Premio MIDeC e il Territorio, aprendo un virtuoso dialogo con l’Archivio Vittorio Sereni. Premio MIDeC, promosso dalla preziosa attività di Associazione Amici del MIDeC, ha portato a Luino una selezione di opere ceramiche di Anna e Paola Marinuzzi, Cristina Saimandi e Caterina Sbrana, che provenienti rispettivamente da Lazio, Piemonte e Toscana sul Lago Maggiore hanno incontrato la poetica di Vittorio Sereni. Il numeroso pubblico presente ha avuto modo di esperire il legame tra le opere ispirate alla “vita fluttuante e mutevole”- citando Montaigne dopo Sereni- e la raccolta sereniana “Stella Variabile”. In particolare, la visita ha permesso di focalizzare attraverso la lettura delle opere delle artiste, affidate alla fragile durevolezza della ceramica, le tematiche esistenziali, i riferimenti culturali e l’interesse verso le trasformazioni della natura e le conseguenze sulla vita umana, reinterpretate dall’arte attuale alla luce della sublime e disincantata “variabilità” che Vittorio Sereni ci ha lasciato nella sua ultima raccolta poetica”.
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