Non capita tutti i giorni di intervistare un Premio Oscar a New York
Un reportage di Nadia Pieri, studentessa dell’Università dell’Insubria, che per tre mesi farà un tirocinio all’Istituto Italiano di Cultura di New York. “Giorno dopo giorno mi sto accorgendo di quanto questo luogo mi appartenga”
La mia avventura nella Grande Mela procede a gonfie vele. Sono ormai arrivata a metà di questa esperienza e devo ammettere che l’idea di tornare a casa inizia a mettermi un po’ di tristezza. Fino a un mese e mezzo fa questa città l’avevo solo sognata, mentre ora – incredibilmente – è per me quotidianità. A volte, si sa, le aspettative se sono troppo alte possono scontrarsi con la realtà, ma nel mio caso non è successo. New York è esattamente come la immaginavo: folle, ma al tempo stesso entusiasmante e adrenalinica. Giorno dopo giorno mi sto accorgendo di quanto questo luogo mi appartenga, di come io riesca a sentirmi pienamente a mio agio e di come pian piano stia diventando per me casa.
UNA NUOVA INTERVISTA ALL’ISTITUTO ITALIANO DI CULTURA
Ciò di cui vado più fiera non è tanto l’essermi trasferita da sola dall’altra parte dell’oceano, ma la mia capacità di adattamento e il fatto di essere riuscita a creare legami che so che dureranno anche una volta tornata in Italia. Sicuramente l’aver trovato un ambiente di lavoro stimolante e accogliente mi ha aiutata in questo. Il mio tirocinio all’Istituto Italiano di Cultura non smette di regalarmi soprese e, infatti, la scorsa settimana mi sono ritrovata a intervistare il regista e scenografo Gianni Quaranta. “Non succede tutti i giorni di conoscere un Premio Oscar”, ho realizzato mentre gli ponevo le domande che avevo selezionato con cura. L’Istituto, infatti, ha ospitato una mostra a lui dedicata, “Gianni Quaranta. Visions” – la cui locandina è stata creata da me – che celebra la sua straordinaria carriera con immagini e video d’archivio. Per l’occasione si è tenuto un evento di inaugurazione a cui hanno partecipato attori, ballerine, e giornalisti della Rai: un’ottima opportunità di fare networking e conoscere da vicino un mondo che una volta mi sembrava essere così distante da me.
NEW YORK, LA CITTÀ CHE NON DORME MAI
Nel frattempo, continua la mia esplorazione di questa immensa metropoli. È proprio vero che New York è la città che non dorme mai perché, a qualsiasi ora del giorno e delle notte, c’è sempre qualcosa da fare. Annoiarsi è davvero difficile e organizzare un’attività al volo è molto più semplice di quello che si possa immaginare. D’altronde il sistema di trasporti che offre la città è molto efficiente ed è possibile muoversi da una parte all’altra in pochissimo tempo. L’esperienza più bella che ho vissuto negli ultimi giorni è stata sicuramente andare a vedere il film “Apollo 13”, proiettato all’ultimo piano dell’Intrepid, un museo allestito su una nave militare. Di fronte al maxischermo sono stati posizionati teli, sedie e addirittura materassini per godersi al meglio lo spettacolo: un’esperienza tipicamente newyorkese che ti fa immergere completamente nello stile di vita della città. A fine serata mi è bastato guardare l’Empire illuminato alle mie spalle per rendermi conto, ancora una volta, di quanto questa città sia straordinariamente magica.
Alla prossima settimana!
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