Ottaviani contesta la decisione di Sieco. “Escludere Cassano? Ci riserviamo ogni tutela”
I sindaci dei Comuni soci della società di igiene ambientale hanno preso una decisione mai vista: espellere Cassano, che non aveva ancora rinnovato il contratto. Dopo aver evocato ieri "il buonsenso", ora il sindaco cassanese prende una posizione più dura
L’esclusione del Comune di Cassano Magnago da Sieco, votata in assemblea dei soci lunedì, è un «comportamento lesivo» e oggi il sindaco di Cassano Pietro Ottaviani si riserva «ogni ulteriore considerazione e tutela nell’interesse del propri cittadini».
Se lunedì pomeriggio, “a caldo”, Ottaviani evocava la necessità di procedere con il «buonsenso e non con gli avvocati», oggi la posizione ufficiale messa nero su bianco è invece più ferma e lascia presagire anche un possibile scontro legale, dopo un confronto-scontro durato mesi e dopo un rinvio continuo del rinnovo del servizio (nella foto: la conferenza stampa in cui lo scontro divenne evidente, ad aprile).
«La decisione inopinata di escludere il Comune dalla compagine sociale è errata sia nel metodo che nei contenuti, alla luce del concreto evolversi dei fatti, ovviamente riferiti da Sieco alla stampa con incompleta e riduttiva visione unilaterale» dice Ottaviani, contestando la lunga ricostruzione inviata dai vertici della società (l’amministratore Giordani e la presidente dell’assemblea di controllo dei Comuni, la sindaca di Cairate Anna Pugliese).
«Sieco ha fornito nel tempo dati diversi e tra loro incongruenti circa il servizio e, in disparte ogni considerazione sulla credibilità, a tutt’oggi non ancora è riuscita a chiarire consistenti distonie, sia in termini di maggiori costi a carico del Comune di Cassano, sia in termini di contenuto del servizio che dovrebbe svolgere nel Comune di Cassano» continua la nota di Ottaviani, che ad esempio ieri aveva citato la mancanza di risposta da parte della società sui Piani Economico Finanziari votati dai consigli comunali degli altri Comuni.
«A fronte di queste consistenti carenze, riteniamo che sia pieno diritto, nell’interesse della Comunità di Cassano, ma financo dello stesso bacino Sieco, che sia fatta luce su quale sia l’effettivo servizio che Sieco è in grado di rendere e quali ne sono i costi. Domanda alla quale la risposta non è sicuramente l’esclusione del socio, se non a prezzo di avallare, come appare, l’impossibilità di Sieco di rendere credibili e trasparenti spiegazioni. Il Comune pertanto, nel rimarcare il – a dir poco discutibile- comportamento della società, e pur sempre auspicando una diversa e più meditata riflessione da parte di Sieco che non sia foriera di situazioni conflittuali, si vede oggi costretto a considerare gravemente lesivo il comportamento della società e a riservarsi ogni ulteriore considerazione e tutela nell’interesse del propri cittadini».
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