“Partecipazione democratica, sì al superamento delle Consulte Rionali”

Per Fratelli d'Italia la decisione non è un arretramento, perché rimane la possibilità di rivolgersi ai consiglieri comunali o usare lo strumento “Segnala Gallarate” o le mail istituzionali

Generico 01 Jul 2024

«Con il superamento delle Consulte Rionali non viene meno la partecipazione democratica alla vita amministrativa del Comune avendo i cittadini nei Consiglieri Comunali il punto di riferimento dei nostri quartieri» dice Stefano Romano, coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia Gallarate.

Il commento arriva dopo che il consiglio comunale, lunedì sera, ha votato l’eliminazione delle consulte, che si stavano rivelando sempre più uno strumento debole (si era faticato a trovare cittadini che si candidassero).

L’abolizione ha suscitato un certo dibattito tra maggioranza, favorevole all’eliminazione, e le opposizioni, che riconoscevano la crisi delle consulte  ma lamentavano la progressiva eliminazione di ogni strumento di partecipazione. «Alla domanda legittimamente posta da Fratelli d’Italia su come mai il PD, nei cinque anni che ha governato dal 2011 al 2016 non avesse mai pensato o, anche sentito solo l’esigenza, di introdurre tali organismi, ad eccezione di una consulta sugli stranieri, il capogruppo del Pd ha risposto che allora non era necessario perché si attuava il bilancio partecipato, laddove alcune decisioni in ordine ad alcune poste minime di bilancio venivano lasciate ai cittadini e ai loro progetti» dice Luca Sorrentino, capogruppo Fratelli d’Italia.

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Germano Dall’Igna

Se il bilancio partecipato è spesso considerato strumento avanzato perché fornisce un capitolo di spesa messo direttamente a disposizione della volontà democratica dei cittadini (a Gallarate fu impiegato così), Sorrentino dice invece che è «inutile sottolineare che tale raffronto è sbagliato posto che la natura delle consulte e lo scopo era di introdurre un organismo, appunto di natura consultiva che facesse da raccordo tra il Consiglio Comunale e i Rioni, favorendo una maggiore partecipazione delle periferie e dei quartieri alla vita cittadina, meccanismo che, purtroppo, non si è rilevato efficace e non ha funzionato per le ragioni esaurientemente esposte in Consiglio e ancor prima nelle Commissioni e nella riunione Capigruppo».

Addio alle consulte rionali a Gallarate

«In qualità di assessore con delega alla partecipazione democratica mi si chiede se la scelta dell’abolizione delle consulte rionali è stata da me condivisa, la risposta è sì» ribadisce Germano Dall’Igna, assessore di FdI. «Sì decisione pienamente condivisa con la Giunta Comunale e l’intera maggioranza». Nel suo intervento in aula Dall’Igna aveva ricordato «i numeri sono impietosi» («le cinque consulte nell’arco dei 4 anni si sono riunite in totale 66 volte con una media di 13 volte e cioè 3 riunioni all’anno per ogni consulta») che sancivano la difficoltàd elle consulte, specie nella seconda fase in cui erano state ridotte a organismi votati dal consiglio comunale e non più dai cittadini. Sempre nel suo intervento, ripreso oggi, Dall’Igna ricorda che tra gli strumenti ci sono anche le mail e la possibilità di incontrare consiglieri e assessori.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 10 Luglio 2024
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  1. Avatar
    Scritto da YORK

    Concordo sul fatto che le consulte non hanno funzionato . Bisogna però far funzionare ed incentivare il dialogo tra amministrazione e cittadino in altro modo. Oggi questo dialogo non esiste o forse è volutamente negato . Personalmente ho segnalato nel mese di aprile e maggio 2024 per tre volte lo stato di degrado del piazzale antistante il cimitero di Crenna , con i camion degli operatori ecologici che passano sopra cinque metri di aiuola e la distruggono ed il piazzale sempre pieno di fango causa difficoltà di scarico delle acque che provengono dai terreni vicini. Dopo due mail alla segnalazione buche ed una mail ai vigili , nessuna risposta e nessuna azione intrapresa. In altri termini il dialogo con l’amministrazione è un grande buco nero.

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