Pedoja lancia Martinenghi verso le Olimpiadi: “Sta bene”

Il coach del nuotatore di Azzate fa il punto a poche settimane da Parigi: “È stato un anno particolare, ma lo vedo sereno e si allena forte. Dispiacerebbe arrivare dietro al cinese trovato positivo al doping e mai squalificato”

nicolò martinenghi mondiali doha - foto DBM

Il 27 luglio Nicolò Martinenghi scenderà in vasca a Parigi per affrontare le batterie dei 100 rana ai Giochi Olimpici. Manca davvero poco all’appuntamento con i Cinque Cerchi per il campione di Azzate – disputerà una sola gara, i 50 non sono distanza olimpica -, che si sta preparando a Livigno insieme al suo allenatore Marco Pedoja.

E proprio il coach ci spiega come avanza la preparazione verso il grande appuntamento: «Siamo stati a casa poco nell’ultimo periodo, ma per Nicolò questo è un bene perché gli permette di restare concentrato e prepararsi al meglio. Qui ormai siamo di casa, siamo tornati a Livigno da 10 giorni ma già prima del Settecolli abbiamo svolto due settimane nello stesso centro. Aiuta anche il fatto di condividere la piscina e altri spazi con atleti da tutto il mondo che come noi si stanno preparando per le Olimpiadi. C’è un bel clima e avere intorno persone del genere aiuta anche a scaricare la tensione. Ora lo vedo sereno che è l’unica cosa che cosa. 

Come arriva Martinenghi alle Olimpiadi?
Arriva bene, anche se è stato un anno particolare. A settembre dell’anno scorso abbiamo fatto una riunione e sembrava un po’ scarico, però i risultati ottenuti prima agli Europei a dicembre e poi ai Mondiali a Doha a febbraio lo hanno rinfrancato. Ha anche capito che non ci si aspetta per forza la medaglia d’oro da lui e che chi gli vuole bene lo fa anche se non vince. C’è stato un problemino all’adduttore che lo ha preoccupato ma dopo un po’ di ansia il Settecolli è andato bene (leggi qui) e questo è stato positivo. Ora vuole semplicemente sentirsi in forma e a 18 giorni dalla gara si sta allenando forte.

Come sarà la concorrenza nei 100 rana?
Non abbiamo l’obiettivo dell’oro perché quest’anno in tanti hanno nuotato forte e sono andati sotto i 59 secondi; anche entrare in finale non sarà così semplice. Poi dipende sempre chi ti arriva davanti: se fosse Peaty, alla sua ultima gara, gli faremo i complimenti. Dispiacerebbe molto invece arrivare dietro al cinese (Qin Haiyang, ndr), che è stato trovato più volte positivo al doping ma mai fermato. È una grande incognita e speriamo che non ci siano sorprese.

E tra gli italiani, da chi si aspetta di più?
Benedetta Pilato è in grande forma, anche fisicamente; non è certo una sorpresa ma la vedo davvero bene. Spero che Thomas Ceccon stia bene perché ha fatto un anno complicato per la pressione che c’è su di lui. Nella rana la sorpresa potrebbe essere Ludovico Viberti che ha le potenzialità per puntare alla finale. Anche Giacomo Carini a delfino potrebbe arrivare in fondo: si sta allenando qui anche lui e lo vedo tutti i giorni. Punto molto su Sara Curtis, ma io sono anni che parlo bene di lei: una classe 2006 che fa quei tempi è davvero impressionante.

marco pedoja nicolò martinenghi

Francesco Mazzoleni
francesco.mazzoleni@varesenews.it
Sport e Malnate, passione e territorio per comunicare e raccontare emozioni
Pubblicato il 09 Luglio 2024
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