Reati ambientali: la Lombardia al primo posto nel nord Italia e la provincia di Varese non brilla
Con 1.974 reati ambientali registrati nel 2023, la regione rappresenta il 5,6% del totale dei reati nazionali. Varese seconda in regione Lombardia per reati legati al ciclo del cemento
Secondo il Rapporto Ecomafia 2024, la Lombardia si conferma la prima regione del Nord Italia per reati ambientali in quasi tutte le filiere della criminalità ambientale. Con 1.974 reati ambientali registrati nel 2023, la regione rappresenta il 5,6% del totale dei reati nazionali, dimostrando la gravità delle attività criminali legate all’ambiente.
Dati Allarmanti
I dati elaborati dal sistema “Ross1000, Polis-Regione Lombardia” e dall’Ufficio Analisi Economiche di Camera di Commercio indicano: 1.907 persone denunciate, 49 arresti (numero più alto in Italia pari solo alla Campania), 554 sequestri, 2.876 illeciti amministrativi, 5.662 sanzioni amministrative
Analisi Provinciale
Dall’analisi provinciale emerge che Brescia è la provincia con il maggior numero di reati ambientali (304), seguita da Milano (147) e Bergamo (144). Anche le altre province, come Lecco (133) e Varese (132), mostrano dati significativi.
Nel ciclo del cemento, la Lombardia registra 880 reati, con 951 persone denunciate e 41 sequestri. Anche qui, Brescia guida con 78 reati, seguita da Varese con 45.
Commenti e Preoccupazioni
Barbara Meggetto, Presidente di Legambiente Lombardia, ha dichiarato: “L’elevato numero di ordinanze di custodia cautelare per delitti contro l’ambiente testimonia la particolare gravità delle attività criminali e delle contestazioni che ne sono conseguite. Questo deve indurre i decisori politici ad alzare il livello di guardia nei confronti delle organizzazioni della criminalità economica, che come dimostrano le inchieste delle direzioni distrettuali antimafia, è sempre più spesso appannaggio delle mafie radicate nel territorio lombardo.”
Un Appello alla Vigilanza
La situazione descritta dal Rapporto Ecomafia 2024 richiede un intervento deciso da parte delle autorità per contrastare la criminalità ambientale e proteggere il territorio lombardo. Le inchieste delle direzioni distrettuali antimafia sottolineano l’urgenza di rafforzare le misure di controllo e prevenzione per tutelare l’ambiente e la salute pubblica.
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