Angera
Rito del te e spettacolo ad Angera in una serata di solidarietà con la Palestina
Mercoledì 10 luglio alle 20.30 il giardino di Amaltheatro ospita la performance “TE nel deserto – O guerra o pace o …” per la rassegna Trasformazioni
“TE nel deserto – O guerra o pace o …” è il titolo della performance teatrale per la Palestina in programma mercoledì 10 luglio dalle ore 20.30 nel giardino di Amaltheatro, a Barzola di Angera per la rassegna Trasformazioni.
La serata termina con il rito del tè condiviso con tutti i partecipanti a cura dell’associazione Pace e Convivenza di Sesto Calende.
Il ricavato sarà devoluto ai progetti per l’infanzia di Ashtar Theatre di Ramallah.
TE nel deserto
Lo spettacolo TE nel deserto, ruota attorno a una installazione, una performance di danza, e dei monologhi, introdotti e chiusi da un intervento corale. Due monologhi riguardano direttamente la situazione palestinese. Uno di questi è tratto dai Monologhi di Gaza della compagnia Ashtar Theatre.
A partire da questi contenuti, si inseriscono i temi degli altri interventi, collegati in grande e in piccolo, anche al mondo in cui siamo tutti immersi.
Chi assiste e chi è in scena condividono questo momento, ricordando ciò che scrisse Rodari in un suo racconto: “Quel che va fatto, va fatto, sempre. Senza perdere la speranza.”
Scrivono i promotori:
«Il senso che vorremmo comunicare è ciò che ci ha mosso fin dagli inizi del massacro infinito, operato dal governo di Israele, in risposta all’attacco terroristico di Hamas del 7 ottobre. Massacro che dura da decenni, e che per la ferocia di questi mesi porta a parlare di genocidio.
Siamo artisti di arti plastiche, visive, grafico pittoriche e teatranti appassionati, che abitano nel ricco Occidente opulento e complice. Siamo persone che paradossalmente non hanno voce, partiti da un pensiero divergente rispetto all’atteggiamento diffuso, per cui “così vanno le cose e così devono andare”. Possiamo però permetterci da queste parti, per quanto ancora non si sa, di coltivare l’utopia della PACE, provar a dar forma e veicolare le parole di Vittorio Arrigoni: RESTIAMO UMANI, come atto di resistenza e rivoluzione.O GUERRA O PACE O … questa la domanda fatta agli artisti, che hanno prestato a noi monologhisti le loro opere, e da cui abbiamo tratto ispirazione per riempire “quei puntini sospensivi”, farci domande e immaginare un altro mondo. È il nostro modo di essere vicini alle sorelle e ai fratelli di Palestina, di rivoltarci all’annichilimento del presente, di creare un ponte, diceva così del teatro Grotowski: “tra me e te, in questo deserto contemporaneo, guardarci negli occhi, riconoscersi, condividere”.
Proviamo con TE nel deserto a dare concretezza alla vicinanza, collegandoci con Ashtar Theatre, compagnia di Ramallah, a raccogliere contributi per il loro lavoro con i bambini delle scuole.
Siamo qui per darci una mano in questa via intrapresa verso la Palestina e verso il mondo.
Per noi è importante far arrivare il senso della costruzione collettiva, risvegliare emozioni e interesse.
Il ruolo sociale del Teatro
TE nel deserto nasce da un’idea di Emanuela Bessega ed Elis Ferracini a fine 2023, quando ancora erano scarse e contradditorie le occasioni per illustrare lo sconvolgimento della guerra in Palestina.
L’intento è stato quello di ritrovarsi per fare qualcosa di concreto, aprire gli occhi, nonostante gli orrori, e dare una mano per quanto ci è possibile.
“Dell’ambito artistico abbiamo scelto di mantenere vivo l’aspetto creativo dell’Arte – spiegano – di modularlo nonostante la difficoltà del tema come guida, e di partire dalle relazioni: il dialogo con gli artisti e le loro opere ispiratrici, la discussione sui temi delle attrici e degli attori monologhisti, il contatto con la compagnia teatrale Ashtar, il confronto continuo. Un lavoro di diversi mesi, costruito in itinere, per ricondursi alla fine a un disegno unico, organico, grazie alla supervisione di Elis e all’affiatamento del gruppo”.
Sul palco
Gli artisti coinvolti dal progetto sono Elis Ferracini, Silvio Boselli, Francesco Campanoni, Luis Fop, Isabel Lima, Gabriella Roggero, Giacomo Toselli. A loro si affiancano poi una serie di attorie e attrici non professionisti e volontari: Edoardo Banfi, Elena Morandi, Emanuela Bessega, Emma Ferracini, Isabella Dall’Omo, Laura Zenoniani, Lucia Marangoni, Monica Pinnari, Sara Paganini, Sonia Florita. A loro si aggiungono i collaboratori Emanuela Bessega (architetto, docente ed esperta di progettazione partecipata) e Augusto Barbieri.
Il gruppo dei teatranti, per ora senza un nome specifico e senza sede ufficiale, è stato ospitato presso i locali dell’associazione Il Villaggio in città e di Progetto ’98 di Busto Arsizio.
ASHTAR Theatre
La compagnia teatrale di Ramallah-Palestine ASHTAR Theatre è un’organizzazione senza scopo di lucro fondata nel 1991 a Gerusalemme, impegnata a offrire una prima formazione teatrale per i giovani in Palestina.
È stata fondata dall’attrice Iman Aoun e dall’attore Edward Muallem, due affermati artisti palestinesi, che hanno lavorato a teatro dal 1977.
Attualmente struttura interventi di carattere psico-sociale diretti alle scuole, per aiutare bambini e ragazzi ad affrontare gli effetti traumatici della guerra.