Sfuma il sogno olimpico dell’Italia del Poz contro la Lituania

L’impegno c’è stato, il contegno pure, il gruppo sembrava coeso, ma la Lituania stava un piano sopra (di Stefano Gatto)

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(foto dal sito della Federazione Italiana Pallacanestro)

Un inviato davvero speciale ci racconta la partita tra Italia e Lituania, valida per il torneo preolimpico che qualifica alle Olimpiadi di Parigi: è Stefano Gatto, capo missione dell’Unione Europea ad Haiti, grande appassionato di basket. Gatto, nato a Torino, è cresciuto in due città che la palla a spicchi la vivono h24, vale a dire Siena e Varese. Ecco il suo racconto del match perso dall’Italia contro la Lituania che ci esclude dalle Olimpiadi.

Dopo aver perso con i padroni di casa una partita che avremmo potuto vincere, ci ritroviamo a giocarci le Olimpiadi di Parigi con una Lituania molto tosta, che sarebbe stato meglio tenersi per la finale. Alle quattro il palazzetto è semivuoto, si riempirà per la seconda semifinale, Porto Rico – Messico, tra tre ore.

Molti lituani, qualche centinaio, tutti vestiti coi colori nazionali, spettacolo abituale in ogni campionato, ovunque si giochi. Gli italiani sugli spalti sono invece solo sette, accompagnati da una bandiera sarda. Più il sottoscritto, non identificabile. Siccome di lituani nei Caraibi non ce n’è, semplicemente amano il basket più di noi, per loro è religione.

La Lituana è sulla carta superiore, il pubblico è maggioritariamente loro: con due “burritos” nel corpo e una “margarita” il pericolo si affronta meglio.

Partiamo con Spissu, Abass, Tonut, Melli e Polonara. I primi sprazzi sono azzurri: un contropiede di Spissu, due canestri di Polonara di cui uno da tre, Melli con un 2 +1 ci illudono portandoci sull’ 11 – 7.

La Lituania risponde con uno 0 – 11, le loro triple incominciano a farci soffrire. Polonara schiaccia per il 13 -18, poi entrano Ricci e il Gallo, che con una tripla e due liberi ci portano al 21 – 25 alla fine del primo quarto. Parigi è raggiungibile.

Secondo quarto con Mannion, Pajola, Ricci, Petruccelli e Gallinari.

Iniziano i problemi: dopo il terzo tempo vincente di Pajola del 23 – 27, il tecnico del pur calmo Pozzecco ci porta sul 23 – 31.

Dentro Melli e Bortolani per Ricci e Petruccelli, 7.17 alla fine del quarto. Melli si sfoga schiacciando per il 25-31. I lituani rispondono allo stesso modo.

Time out Italia a 6.01, siamo sotto 25 – 35, si annusa il pericolo.

Gallo segna e si becca un tecnico, 27 – 36.

Tonut e Pajola entrano: un tap-in di Melli e una rubata di Tonut trasformata in contropiede ci fanno sperare per il 31 – 36. 4.41, time out Lituania, per loro non è ancora vinta. Il Gallo e Petruccelli ci riportano sotto, a 36 – 38, poi l’ennesima tripla lituana per il 36 – 41. Tonut ci riporta a 38 – 41, poi sbaglia la tripla del pareggio, subito punita dai lituani a modo loro, con tre punti.

Un fallo offensivo di Melli ci complica le cose, e Pozzecco chiama time out a 1.13, sul 38 – 44. Purtroppo, un fallo di Petruccelli da tre liberi ai gialloverdi, che li trasformano per un preoccupante 38 – 47 all’intervallo. Parigi val bene una rimonta.

Ripartiamo nella fase decisiva con Spissu, Tonut, Abass, Polonara e Melli. Melli segna i primi due punti del tempo, poi il solito Strigonis s’inventa un triple folle sulla sirena per il 40 – 50.

Time out Italia sul 40 – 54 che si fa preoccupante: forziamo parecchi tiri, e non riusciamo a penetrare efficacemente contro dei lunghi lituani efficaci nel presidiare il loro canestro.

Un fallo intenzionale di un Polonara frustrato dopo uno scontro col muro lituano ci costa 5 punti per il 40 – 59: si addensano le nubi sulle nostre Olimpiadi. Gallinari e Mannion ci riportano sotto a 46 – 59, Petruccelli ci mette il suo con 5 punti, ma la terza di Gallinari arriva sul 48 – 64. I lituani continuano a martoriarci da tre, e il terzo quarto si chiude su un 53 – 68 che ci condanna. Parigi, non basta non una messa, ci vuole un miracolo.

L’ultimo quarto l’iniziamo con Mannion, Pajola, Petruccelli, Ricci e Gallinari. Quest’ultimo ci mantiene a galla, ma la distanza oscilla tra i 13 e 15 punti: troppi.

La Lituania chiama time out a 6.44 sul + 13: non si fida, ma noi avremmo bisogno di canestri da 4.

Mannion ci porta sul 62 – 77, ma il time out di Pozzecco a 3.31, a – 18, è solo per gestire degnamente il finale. Tonut segna gli ultimi due punti azzurri, poi non la palla non entra più, mentre la Lituania controlla.

Finisce con un pesante 88 – 64 che ci lascia fuori da Parigi, un passo indietro rispetto agli ultimi appuntamenti internazionali. Cero, mancava Fontecchio, ma Gallinari ha fatto il suo. Si può discutere si una o due esclusioni, ma il nostro movimento non offre molto di più. Non abbiamo pivottoni e dipendiamo troppo dal tiro da fuori. In un giorno di grazia possiamo battere pure la Serbia, ma non reggiamo un torneo lungo.

L’impegno c’è stato, il contegno pure, il gruppo sembrava coeso, ma la Lituania stava un piano sopra. Anche se l’avessimo incontrata domani, non credo ci fossero i margini per batterla. L’Olimpiade è il torneo più difficile da raggiungere, e le qualificazioni stanno mettendo alla prova tutte. Qui usciamo senza scuse o polemiche.

Gallinari 15, Melli 10, Petruccelli 8, Polonara 7, Mannion 6, Tonut 6, Ricci 6, Pajola 4, Spissu 2, Bortolani e Abass 0.

Tra i lituani Grigonis ci ammazza da 3 (23), capitan Kuzminskas 14, gli altri sotto la doppia cifra, in una giornata poco brillante di Sabonis.

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Pubblicato il 07 Luglio 2024
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