Tentato omicidio di Castiglione Olona, la versione di un carabiniere in carcere: “Ho difeso un collega aggredito”
L'avvocato di uno dei due militari spiega la versione dei fatti del suo assistito. Fissata per martedì la convalida dei fermi. Ancora da chiarire i motivi della presenza dei due militari fuori servizio e senza ordini di intervento nei boschi dello spaccio
«Ha difeso un collega che era stato a sua volta aggredito».
È questo in estrema sintesi il contenuto di parte delle dichiarazioni che uno dei due carabinieri arrestati sabato ha offerto come sua versione dei fatti al pubblico ministero che lo ha sentito dopo il fermo di indiziato di delitto portato a termine sabato, nel pomeriggio.
La Procura di Varese ha emesso il provvedimento a carico dei due militari, uno classe 1991, l’altro del 1996, dopo i fatti di sabato notte quando un uomo di origini straniere, un maghrebino, è stato trovato in una strada poderale al principio dei campi di Fondocampagna, frazione di Castiglione Olona con gravi ferite da arma da taglio all’addome.
Il ferito, tuttora all’ospedale di Circolo in prognosi riservata, è stato aiutato da alcuni residenti della zona, la via Fratelli Rosselli, che hanno avvisato il 112 e salvato di fatto la vita all’uomo ferito grave. Subito sono scattate le indagini dei militari della Compagnia di Saronno competenti per territorio che hanno raccolto elementi decisivi per fare emettere il provvedimento a carico dei due colleghi. «Ho incontrato il mio cliente questa mattina, lunedì, in carcere, abbiamo parlato. Ha a sua volta conferito coi magistrati dopo l’esecuzione della misura, e ha dato la sua versione dei fatti», spiega l’avvocato di fiducia Fabio Fiore.
«La versione del mio assistito è quella di aver difeso un collega a sua volta aggredito nel bosco». Sul perché i due militari fuori servizio e privi di specifici ordini in merito a possibili operazioni antidroga fossero lì a Castiglione Olona, in una arcinota zona di spaccio, l’avvocato non aggiunge altro: «Elementi che sono tuttora contenuti in una nebulosa su cui fare chiarezza».
Le coltellate, i carabinieri e lo spaccio a Castiglione: una vicenda ancora da chiarire
Particolari però non da poco, che forse gli indagati vorranno chiarire dinanzi al giudice per le indagini preliminari che li sentirà martedì, uno in carcere a Busto Arsizio, uno ai Miogni di Varese attorno a mezzogiorno: è un’udienza in cui la legge stabilisce che un giudice deve valutare la corretta esecuzione del provvedimento restrittivo della libertà (il fermo) e l’eventuale applicazione di misure cautelari per evitare che il sospettato inquini le prove, scappi o reiteri il reato.
Come confermato dal procuratore della repubblica di Varese Antonio Gustapane nel corso delle prime indagini sono avvenuti anche sequestri di diverso materiale, fra cui dovrebbe rientrare anche l’arma utilizzata per colpire durante la «colluttazione», unico elemento certo di questi fatti che andranno accertati con precisione.
«Dal suo punto di vista l’attività del mio assistito non era da considerarsi preordinata o intenzionata a uccidere. C’era solo il tentativo di difendere il collega a terra aggredito dall’individuo. Sulle modalità c’è da capire bene come il ferito sia arrivato in ospedale, la versione di entrambi non lascia molto spazio rispetto ad un grave danno subito dalla vittima: è necessario ricostruire con precisione la dinamica: quanti e quali fendenti? E quando sono stati inferti, soprattutto», spiega l’avvocato Fiore.
Il fermo dei due carabinieri è avvenuto nel pomeriggio di sabato, circa 15 ore dopo i fatti, e dunque non in flagranza di reato: i due militari non sono stati arrestati nei boschi di Fondocampagna. Uno dei due carabinieri, quello in forza ad una Stazione alle dipendenze della Compagnia di Varese, è stato fermato dai colleghi mentre era in servizio.
TAG ARTICOLO
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
Albi.63 su A Pietro Broggi la borsa di studio della Famiglia Legnanese
Felice su Entro il 2025 Beko chiuderà gli stabilimenti di Comunanza e Siena. A Cassinetta taglierà i frigoriferi: 541 esuberi
malauros su Hanno 15 anni i tre ragazzini denunciati per il rogo all’azienda agricola di Voltorre
elenera su Ritrovato vivo ma ferito il malnatese disperso in Val Grande
elenera su "Non si potrebbe mettere questo cartello in mezzo alla rotonda di largo Flaiano a Varese?"
ccerfo su Don Marco Casale, neo-pastore di Gavirate: insieme è più bello
Si certo si trovavano li per caso, anzi no cercavano funghi ecco perche il coltello…!!!