Tra padel e alberi Busto Arsizio non sa cosa scegliere mentre l’ex Borri stenta a rinascere
In consiglio comunale si è discusso fino a mezzanotte della sospensione dei lavori per i campi a Sacconago, dell'unica opera Pnrr in preoccupante ritardo e del Pgt che sarà da fare
I ritardi sul Pnrr lo preoccupano, il consigliere di opposizione Santo Cascio lo innervosisce, il pubblico è ostile per via dei campi da padel a Madonna in Campagna. A consolare il sindaco Antonelli, che pure incassa insieme alla sua giunta l’ok all’avvio della procedura del Pgt, c’è solo l’aria condizionata in un consiglio comunale (quello di martedì sera) infuocato dalle temperature esterne e interne.
Alberi o Padel? Il dilemma che ha fermato i lavori a Madonna in Campagna
«Se non riusciremo a fare i campi da padel e calcetto previsti a Madonna in Campagna ci rifaremo sulle persone che hanno bloccato il progetto salendo sugli alberi. Va bene difendere il verde ma la città ha bisogno di impianti sportivi». Il sindaco di Busto Arsizio usa la carota e il bastone nei confronti del comitato che si è opposto alla realizzazione dell’opera da 700 mila euro finanziata dallo Stato, bloccata da maggio. Comitato che era presente in consiglio con una rappresentanza di giovani, silenziosi e in ascolto, che si sono resi protagonisti delle proteste di qualche mese fa.
«Intanto hanno fatto scappare l’impresa che si era aggiudicata i lavori – ragguaglia Antonelli tra i ghigni soddisfatti degli ecologisti – . Secondo noi tre persone che si arrampicano sugli alberi non possono decidere della necessità di molte persone che ci hanno chiesto quei campi. Ora stiamo provando a chiedere se riusciamo a spostarli nell’area del palaginnastica ma stiamo ancora aspettando la risposta e se non verrà accolta andremo avanti come da programma».
L’interrogazione presentata da Santo Cascio ha portato in consiglio comunale il tema che ha contraddistinto la primavera a Busto Arsizio: «Possiamo anche perdere un finanziamento se questa cosa ha un senso. Si parla di campi scoperti e senza spogliatoi di fronte ad un’area verde che serve a tanti cittadini che hanno bisogno di spazi, ormai pochi, per respirare e stare in mezzo al verde».
A sostegno di Cascio sono intervenuti i consiglieri del Pd che hanno sostenuto le motivazioni alla base dell’interrogazione ma dalla maggioranza non sono mancate critiche: «Il progetto è del 2020 e arrivate adesso a chiederne la sospensione? È una strumentalizzazione» – ha detto Paolo Geminiani di Fratelli d’Italia.
Al via il percorso del Pgt
L’assise di martedì sera ha visto anche la partenza, con una votazione quasi unanime a favore, del percorso che porterà al nuovo Pgt della città, un tema di fondamentale importanza per lo sviluppo urbanistico di Busto Arsizio. L’assessore Giorgio Mariani ha presentato i documenti preparatori, presentati dall’architetto Fabio Ceci, e il percorso di ascolto delle esigenze della cittadinanza che prenderà il via già a settembre. Si tratta di aggiornare il piano di governo del territorio in vigore, tenendo in considerazione gli sviluppi attuali della città.
Le preoccupazioni per l’ex Borri
E proprio a tal proposito è sempre il sindaco Antonelli, pungolato dal Pd e da Maurizio Maggioni in particolare, a ribadire le sue preoccupazioni sull’effettiva realizzazione nei tempi del recupero dell’area ex calzaturificio Borri: «Stiamo riscontrando problemi da parte dell’impresa che ha vinto l’appalto – prova a spiegare il primo cittadino che gestisce in prima persona la partita -. Sono preoccupato solo di questo cantiere perchè gli altri sono partiti». Finire entro marzo del 2026 per non perdere il contributo è un mantra di questo mandato ma per la grande area proprio di fronte all’ufficio del sindaco sembra che i problemi siano più delle soluzioni, al momento.
La sicurezza torna al centro della discussione
A parte l’ennesima variazione di bilancio, l’ultimo consiglio comunale prima della pausa d’estate è stato anche il momento per ricordare che Busto Arsizio ha bisogno di maggiore attenzione dai «piani alti» – come li ha definiti il consigliere della lista Antonelli Matteo Sabba, per quanto riguarda la sicurezza citando il caso «della rissa violentissima davanti all’Harry’s Bar di via Fratelli d’Italia. C’è un problema di prevenzione che non è più possibile ignorare».
Cascio spina nel fianco, anche sul rimpasto di giunta
Come detto all’inizio è stato il consigliere solitario di Progetto in Comune è stato un costante motivo di tensione per il primo cittadino che ad un certo punto ha anche lasciato l’aula. Non lo ha fatto, però, quando il consigliere di minoranza gli ha chiesto con i suoi modi felpati, di mettere a tacere le voci insistenti di rimpasto di giunta: «Se ha fiducia nella squadra lo dica chiaramente. Metta a tacere questo balletto che va avanti da mesi e che è uno dei motivi per cui la gente non va più a votare. Lo definisco uno spettacolo indegno».
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