Da Busto Arsizio a Fagnano e Tradate. Attenzione alla truffa delle case in affitto
La storia di un coppia di Busto Arsizio che è riuscita ad accorgersi del raggiro riaccende un faro su un fenomeno che ciclicamente ritorna anche nel Varesotto
Attenzione alle truffe degli appartamenti in affitto. Stanno spuntando come funghi i cartelli con la scritta “Affittasi” attaccati lungo le cancellate dei condomini, soprattutto nel Basso Varesotto.
Una coppia di Busto Arsizio ci è quasi cascata ed è riuscita a bloccare un bonifico da 700 euro che aveva appena predisposto dall’home banking dietro la promessa di bloccare un appartamento: «Abbiamo trovato il numero di telefono su uno di quei cartelli neutri, non riferibili alle agenzie immobiliari, e dopo uno scambio di messaggi con il presunto padrone di casa è arrivata subito la richiesta di anticipo per bloccare la casa – racconta la coppia -. Poi ci è venuto un dubbio e abbiamo fatto chiamare lo stesso numero da un nostro parente al quale la stessa persona in parola con noi ha cercato di spillare altri soldi con la stessa scusa: un bonifico da 700 euro per bloccare la casa. A quel punto abbiamo capito che poteva essere una truffa e siamo riusciti ad annullarlo».
Da Fagnano Olona a Busto Arsizio, passando per Tradate, sono diverse le segnalazioni che rimbalzano tra i profili social e, in particolare, nei gruppi cittadini. La tecnica è ormai consolidata e colpisce persone che, spesso, cercano una sistemazione d’urgenza oppure hanno famiglia e redditi troppo bassi per accedere al mercato dei mutui. A questo si aggiunge la ritrosia dei proprietari di casa ad affittare per lunghi periodi (ormai il fenomeno degli affitti brevi ha raggiunto anche le città del Varesotto, specie quelle vicine a grandi infrastrutture come l’aeroporto di Malpensa, oppure che ospitano ospedali, cliniche e università).
Spinti dal bisogno di un tetto sopra la testa alcuni decidono di andare sulla fiducia pagando caparre per appartamenti le cui foto inviate su whatsapp sono spesso rubate dai motori di ricerca. Il consiglio è sempre quello di prestare la massima attenzion, di conoscere di persona il proprietario e vedere la casa prima di versare acconti. Quando si annusa l’odore di truffa, poi, avvisare sempre le Forze dell’Ordine.
Qui la storia che avevamo raccontato un anno fa
Sfrattati e poi truffati, famiglia di Castellanza rimane senza casa: “Aiutateci”
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