Estate nel Varesotto

Da Cadrezzate a Capronno, passando da Taino, Angera e Ranco: 26 chilometri tra storia e natura

Il sentiero ciclabile presenta 180 metri di dislivello attraverso piccoli paesini, in cui si può ancora assaporare quella quotidianità di un tempo, oltre che rimanere incantati dalla loro bellezza

Da Taino ad Angera

Da Cadrezzate a Capronno, passando da Taino, Angera e Ranco. Un percorso che sa di natura, storia e assicura viste mozzafiato.
Un viaggio alla scoperta della storia dei paesi che costeggiano il Lago Maggiore, e per chi vuole, una breve gita sull’altra sponda del lago, alla cima del Sass Dal Pizz.

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Il sentiero della seta da Taino ad Angera 4 di 12

Il sentiero ciclabile è lungo poco più di 26 chilometri, con 180 metri di dislivello, e permette di attraversare piccoli paesini, in cui si può ancora assaporare quella quotidianità di un tempo, oltre che rimanere incantati dalla loro bellezza.

Il percorso: come arrivarci e cosa fare

La partenza è da Cadrezzate, in prossimità del parcheggio di Via Matteotti. Qui, per chi viaggia in macchina, percorrendo la SP 36, potrà lasciare la propria auto. Per chi invece si muove con i mezzi pubblici, può tranquillamente raggiungere il parcheggio allungando di solo qualche metro il percorso. Gli orari dei pullman si possono verificare sul sito delle Autolinee Varesine, mentre per il treno la fermata sarà alla stazione di Cadrezzate.

Una volta arrivati, si imbocca Via Monte Grappa, e si svolta poi a destra in direzione di Osmate. Una volta arrivati al lavatoio di Osmate, si svolta ancora a destra, in Via Roma, seguendo le indicazioni per Lentate e successivamente per Taino e Angera.

taino - foto di Vittorio bolis

Se una volta arrivati a Taino ci si vuole riposare qualche minuto, si può trovare un momento di tranquillità nel parco del paese, che offre una meravigliosa vista sull’Alto Vergante, Monte Rosa e Angera.

Da qui poi si prosegue, costeggiando il Lago Maggiore da Angera a Ranco, dove una volta arrivati in prossimità di un passaggio pedonale, in soli 1,5 chilometri si arriva a Capronno. Da qui poi si dovranno seguire le indicazioni che riportano a Cadrezzate, il luogo di partenza.

La fontana sarcofago di Taino

Da Taino ad Angera

In questo piccolo paese è possibile scoprire attraverso i suoi monumenti il passaggio di popolazioni romane e longobarde, grazie alle raffigurazioni artistiche presenti su alcuni edifici.

Uno di questi è la fontana di Taino, ricavata da un sarcofago romano del II secolo d.C., usata per moltissimo tempo come abbeveratoio.

Questo è uno dei tanti tesori che testimoniano il passaggio delle antiche popolazioni, in quanto nel corso del tempo, la maggior parte sono stati distrutti. In epoca romana i sarcofagi erano collocati all’aperto, oppure inseriti all’interno di appositi edifici sepolcrali, detti mausolei. Uno si trova proprio in provincia di Varese, ad Ispra, il Mausoleo Castelbarco, che ricorda in piccolo il Pantheon di Roma. Edificato a metà dell’800 dal Conte di Castelbarco, è stato fatto realizzare in ricordo della moglie, la Contessa Antonietta Litta Albani.

Prima di terminare il percorso, prendendo la strada di ritorno, potete fermarvi un momento per ammirare un altro importante edificio, situato a Capronno.

La Cappella Votiva di Sant’Ambrogio a Capronno

Durante il ritorno, nella strada che porta da Capronno a Cadrezzate e Lentate, potrete ammirare una piccola Cappella, quella di Sant’Ambrogio, situata nel piccolo borgo.

Costruita tra il 1400 e il 1600, oltre a raffigurare uno dei Santi più importanti della storia cristiana, è di grande interesse storico anche per i materiali usati durante la sua costruzione.

L’altare infatti venne realizzato utilizzando un blocco di pietra d’Angera, dove era presente anche un’iscrizione di epoca romana “cretae”, scoperta durante i lavori di restauro effettuati nel 1993.

Una breve gita a Nebbiuno alla cima del Sass dal Pizz

Per chiunque voglia, dall’altra parte del lago, è possibile fare una brevissima passeggiata (si potrebbe fare anche in bicicletta, ma sarebbe un po’ più difficile), fino a raggiungere la cima di uno dei punti panoramici più suggestivi della zona.

Facile da raggiungere e fattibile per chiunque, si può lasciare la propria macchina al parcheggio del cimitero, sottostante il monte. Da qui si prosegue lungo una salita sull’asfalto, per poi addentarsi nel bosco, con sentiero ben segnalato.

In soli venti minuti si raggiungerà la cima, dove sono presenti anche alcune panchine e tavoli per fare merenda e riposarsi prima di ripartire.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 08 Agosto 2024
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