Dura replica del sindaco di Barasso alle accuse dell’opposizione

Lorenzo Di Renzo Scolari in una lunga lettera replica alle accuse mosse alla sua gestione e alle attività svolte

Consiglio comunale di Barasso

Minaccia le vie legali il sindaco di Barasso Lorenzo Di Renzo Scolari in merito all‘attacco della minoranza che lo ha accusato di “non conoscere il regolamento”. In una lunga replica dà, punto per punto, la sua versione dei fatti.


In merito all’attacco personale divulgato dalle minoranze in data 13 agosto 2024 mi trovo a dover precisare quanto segue per dovere di verità e di corretta informazione, fermo restando che il comunicato a firma dei consiglieri di maggioranza ha semplicemente raccontato quanto successo senza mancare di rispetto a nessuno.

  1. In merito all’accusa di essere ignorante circa il Regolamento del Consiglio comunale mi urge sottolineare che, in accordo con tutta l’Amministrazione Comunale, ho convenuto fosse necessario convocare questo Consiglio comunale in doppia convocazione: la prima alle ore 10:00 e la seconda alle ore 19:00 di sabato 10 agosto. La doppia convocazione consente l’abbassamento del numero legale richiesto ai fini della validità della seduta. Ciò significa che se alle 10:00, in quanto prima convocazione, sarebbero serviti 6 consiglieri presenti, alle ore 19:00 sarebbero bastati 4. Questa scelta è nata dal fatto che alcuni consiglieri erano assenti perché in ferie dalle loro professioni lavorative ma il Consiglio, vista la somma urgenza da deliberare entro trenta giorni, si sarebbe dovuto comunque riunire in tempi brevi.

Bene, tutti i consiglieri sono stati convocati in doppia convocazione già mercoledì 7 agosto ma la loro eccezione circa la necessità di lasciare almeno 24 ore di tempo tra la dichiarazione di mancato raggiungimento del numero legale delle 10:00 e la successiva nuova convocazione delle 19:00 non è pervenuta né il giorno stesso né nei giorni immediatamente successivi.

È vero che esiste una simile disposizione nel Regolamento; ma è pur vero che lo stesso Regolamento prevede anche la possibilità di decretare una doppia convocazione nell’arco di una stessa giornata. Ci troviamo, evidentemente, di fronte ad un’incongruenza del Regolamento – votato e approvato non dalla nostra Amministrazione comunale – che va sanata e modificata con l’eliminazione della conflittualità di queste norme. Purtroppo, vista l’eccezionalità degli eventi, non è stato possibile modificare il Regolamento prima di questa seduta. Onestamente, vista l’importanza degli argomenti da trattare, ci saremmo aspettati un atteggiamento conciliante e meno pretestuoso. Questo anche vista la lunga prassi che ha visto l’Amministrazione comunale guidata dal Sig. Antonio Andrea Braida convocare in doppia convocazione il Consiglio comunale, secondo queste modalità, per ben OTTO volte, senza che nessuno obbiettasse alcunché. In particolare:

  • 1) 15/05/2020 1^ convocazione ore 09:30 – 2^ convocazione ore 10:30
  • 2) 29/06/2020 1^ convocazione ore 08:00 – 2^ convocazione ore 20:30
  • 3) 21/12/2020 1^ convocazione ore 08:00 – 2^ convocazione ore 21:00
  • 4) 25/02/2021 1^ convocazione ore 08:00 – 2^ convocazione ore 21:00
  • 5) 10/03/2021 1^ convocazione ore 08:00 – 2^ convocazione ore 21:00
  • 6) 17/05/2021 1^ convocazione ore 08:00 – 2^ convocazione ore 21:00
  • 7) 28/06/2021 1^ convocazione ore 08:00 – 2^ convocazione ore 21:00
  • 8) 28/07/2021 1^ convocazione ore 08:00 – 2^ convocazione ore 21:00

È inoltre utile riscontrare che la minoranza ha eccepito un difetto formale non già mercoledì 7 agosto bensì direttamente sabato mattina alle 11:43, cioè a pochi minuti dalla chiusura degli uffici comunali. Un evidente atteggiamento proteso a creare problemi al successivo Consiglio che si sarebbe dovuto celebrare alle 19:00 del giorno stesso (situazione pacificamente conosciuta da tutti i consiglieri che infatti alle 10:00 non si sono presentati). Perciò, consci della possibilità che la minoranza avrebbe potuto chiedere l’annullamento degli atti approvati dalla seduta e pur con la convinzione che la disposizione del Regolamento avrebbe potuto essere bypassata in quanto conflittuale con quella prevalente che ammette la doppia convocazione nell’arco della stessa giornata, abbiamo ritenuto, con senso di responsabilità e rispetto nei confronti delle famiglie residenti di via Campiglio, di organizzarci immediatamente riconvocando il Consiglio per il giorno successivo – domenica 11 agosto – alle 17:30.

Sarebbe, in una dialettica politica distensiva, inopportuno ricordare alla minoranza la differenza tra le due sanzioni giuridiche inerenti i vizi formali di un atto, cioè nullità e annullamento, ma, a quanto pare, c’è un po’ di confusione. La nullità rende inidoneo qualsiasi atto dal produrre i suoi effetti ed è quindi inefficace sin dalla sua promulgazione. L’annullamento, e qui ci riferiamo al caso specifico, è l’istituto attraverso il quale si può far perdere d’efficacia un atto che però è efficace fino a che qualcuno non ne eccepisce la ricorrenza. In soldoni: se nessuno avesse eccepito la regola – conflittuale con il resto del Regolamento – nessuno avrebbe dichiarato inefficace il Consiglio e le delibere approvate. Quindi viene da domandarsi: le minoranze volevano proporre impugnazione per annullamento rispetto ad una delibera di grande importanza per i cittadini residenti coinvolti?

  1. In merito all’astensione in sede di Consiglio comunale mi preme sottolineare che, oltre ad essere “ignorante” e “incapace”, non ho la capacità di leggere nel pensiero: se i consiglieri di minoranza non motivano mai i loro voti contrari o le loro astensioni, come possiamo comprenderne le motivazioni? Il Consiglio dev’essere sì caratterizzato dalla “partecipazione critica in ogni dibattito che si voglia intendere come confronto fra opinioni diverse” a patto che… Il dibattito ci sia! Se ad ogni Consiglio comunale ci si limita – le volte in cui ci si presenta – ad alzare la mano senza spiegare perché si vota contro l’Ufficio Tecnico unico con Luvinate o contro la Convenzione di Segreteria con un altro Comune, la partecipazione critica rimane un valore predicato benissimo ma poi praticato malissimo…
  1. In merito all’accusa di essermi triplicato lo stipendio: FALSO!

La verità la racconta la Legge e in particolare la n. 243 del 2021 al comma 1 dell’Art. 583: il Governo italiano (non il Sindaco di Barasso) ha incrementato le indennità di funzione dei sindaci, vicesindaci, assessori e presidenti del consiglio comunale di tutta Italia. Risorse che non vengono sottratte al bilancio del Comune ma derivano da soldi provenienti direttamente dallo Stato… Ahi, ahi, pensare che il candidato Sindaco perdente pensava che il Sindaco potesse “auto-triplicarsi” lo stipendio è sì sintomo di profonda ignoranza in materia! E, per precisione ulteriore, la cifra sbandierata non è neanche corretta: parliamo di 1.674€ a fronte dei 744€ di Antonio Braida che, essendo in pensione e proseguendo legittimamente la propria attività di professionista medico in regime privatistico, vedeva dimezzata la propria indennità (che comunque è stata incrementata nel 2020 rispetto agli anni precedenti per disposizione normativa che incrementò gli stipendi per gli amministratori locali).

  1. In merito all’accusa di disinteresse rispetto alla presenza delle minoranze ai Consigli comunali vengo accusato di aver fissato le ultime riunioni in orari lavorativi che rendono complessa la partecipazione ai consiglieri di minoranza. Fermo restando che non sono gli unici lavoratori all’interno del Consiglio e che non mi pare che orari come le 18:00 o le 19:00 siano orari di lavoro… Mi vedo costretto a ricordare alle minoranze che la Legge garantisce il diritto all’esercizio del mandato elettivo per i lavoratori all’Art. 79 comma 1 del D. Lgs. 267 del 2000: in particolare riconosce 24 ore al mese di permessi RETRIBUITI ai lavoratori che assumono la carica di Consigliere comunale. Dal momento che i Consigli in alcuni casi non si tengono neanche una volta al mese credo che siano più che sufficienti. D’altro canto, ricordo che il candidato Sindaco perdente, tre anni fa durante la campagna elettorale, raccontò che avrebbe potuto fare il Sindaco ritagliandosi i 9 giorni al mese riconosciuti dalla normativa a chi espleta la funzione di primo cittadino. Forse lo studio delle norme, frettoloso e poco approfondito, andrebbe un po’ rinfrescato. Se però i consiglieri di minoranza hanno delle “occupazioni dichiarate ed effettive” incompatibili con il ruolo che hanno assunto, penso non si sarebbero neanche dovuti candidare.
  1. In merito all’incapacità di governare il paese dimostrata in questi primi tre anni, penso che a parlare siano i fatti e non le vuote parole di chi non si è assunto nessun tipo di responsabilità. Ma intendo rispondere nel merito perché le inesattezze e imprecisioni, anche su questo tema, sono notevoli:
  • In merito all’aver “fatto scappare il Consigliere Braida” devo ricordare che lo stesso non ha lasciato il gruppo consiliare di maggioranza per sua scelta ma su precisa indicazione di tutti i consiglieri comunali del gruppo a causa di reiterati comportamenti inopportuni di cui già largamente si è parlato e che sono anche sfociati in un esposto depositato presso la Procura della Repubblica;
  • In merito all’aver “fatto scappare il CFM” devo ricordare che non è stata l’associazione a lasciare Barasso ma è stata l’Amministrazione comunale a interrompere i rapporti a seguito di vicende, anche in questo caso, note e ampliamente dibattute. Con riguardo allo spazio polifunzionale, pare superfluo dirlo ma invece è necessario vista la distrazione della minoranza, è stata promossa una procedura di bando ad evidenza pubblica che ha visto un assegnatario e che, a seguito delle opportune verifiche, potrà dare inizio alla propria attività;
  • In merito alla “associazione che ha lasciato la Colonia Rossi” ricordo alla minoranza, poco presente nella realtà del paese, che l’associazione in questione ha un rapporto di collaborazione con la Casa di riposo Fondazione Sacconaghi di Comerio e avendo sviluppato parte delle proprie attività (biblioteca, spazio ricreativo per bambini, ecc.) nell’area ex Whirlpool ha, decorsi i termini della convenzione che aveva con il Comune di Barasso, trasferito anche le partenze per le grotte da Comerio decidendo di non partecipare al bando per la riassegnazione della struttura per ragioni economiche. Infatti, il Comune di Barasso, secondo quanto richiede la Legge a un ente pubblico, ha dato inizio ad una procedura di bando ad evidenza pubblica per l’assegnazione della struttura “Casa del sole” similare a quella inerente il centro polifunzionale.
  1. Il problema che doveva essere risolto già da molto tempo… Allude ad un comunicato rilasciato da Giudici a settembre 2021 – un mese prima della sua sconfitta alle elezioni e quindi della mia elezione – e si riferiva ai risultati insoddisfacenti – a suo dire – del precedente Sindaco Braida riguardo le opere di mitigazione del rischio dissesto idrogeologico. Ora, mi va anche bene che il candidato Sindaco perdente confonda i problemi di via Al Ronco e le alluvioni di via Campiglio (sì, nella sua lettera di allora, il Giudici, faceva riferimento a via Al Ronco, non a via Campiglio… Tra l’altro rispondendo ad un comunicato dell’Assessore Bonelli che parlava di lavori sul Rio Cassini… Ma può una persona candidarsi a Sindaco senza neanche conoscere il territorio che dovrebbe andare ad amministrare?) però quantomeno si metta d’accordo con il figlio dell’ex Sindaco che adesso coopera con il suo gruppo… Con quali opere ce l’ha? Con quelle della mia Amministrazione o con quelle della precedente?

Chiudo questa mia replica limitandomi a comunicare espressamente che mi riservo di valutare di agire in ogni e più sede opportuna, anche penale, per la tutela della mia onorabilità, immagine e reputazione potenzialmente lese dalle affermazioni imprecise, inesatte e fuorvianti – sopra confutate – rese dai consiglieri comunali Nicola Braida, Valentino Giudici, Ester Marazzi e Francesco Roi nonché per il risarcimento di tutti i danni subiti e subendi per effetto di tale invereconda condotta. La politica fatta di attacchi personali è una politica destinata a soccombere.

Lorenzo Di Renzo Scolari

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 14 Agosto 2024
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