Fava (Inps): “Allargare la base contributiva è fondamentale per la sostenibilità del sistema pensionistico”
il presidente dell’istituto previdenziale è intervenuto al Meeting di Rimini dove ha presentato il “Progetto giovani” per avvicinare le persone tra i 18-34 anni al mondo della previdenza
«Uno degli obiettivi dei prossimi anni per l’Inps sarà quello di comunicare e raggiungere le nuove generazioni, informando e creando maggiore consapevolezza rispetto al futuro previdenziale e all’obiettivo di costruire un “salvadanaio”. Allargare la base contributiva è fondamentale per la sostenibilità del sistema».
Lo ha affermato il presidente dell’Inps, Gabriele Fava, al Meeting di Rimini dove l’Istituto ha presentato i contenuti del “Progetto giovani” che partirà ad ottobre con l’obiettivo di avvicinare la platea dei giovani nella fascia d’età 18-34 anni al mondo della previdenza.
Questo progetto si articolerà in diverse azioni integrate rivolte ai ragazzi dei vari gradi di istruzione fino ad arrivare agli studenti universitari, ai giovani lavoratori, ai precari, ai cosiddetti Neet (persone di età compresa tra i 15 e i 29 anni che non è né occupata né inserita in un percorso di istruzione o di formazione) e anche a coloro che lavorano in modo non regolare.
L’Inps sarà presente nelle fiere del lavoro, con un road show nelle principali città con un truck con uno sportello mobile, nelle scuole e università, creerà podcast informativi, video tutorial, e promuoverà una campagna di comunicazione tramite i social network e un’App denominata “Contaci”.
L’obiettivo della campagna di educazione previdenziale e dell’App “Contaci” è di integrare il set informativo con strumenti più smart e di facile utilizzo, con l’obiettivo di dimostrare ai giovani che avranno una pensione pubblica e che l’importo della stessa dipenderà dal loro percorso lavorativo.
«Nel sistema contributivo l’obiettivo principale è l’aumento del montante contributivo – aggiunge Fava. – su cui sarà calcolata la pensione e l’età di uscita (più è alta, maggiore sarà l’importo della pensione). Parlare di questo sistema ai ragazzi e ai giovani, migliorare l’educazione previdenziale come parte dell’educazione civica, permette di superare anche asimmetrie informative che ostacolano l’uguaglianza sostanziale perseguita nella Costituzione».
Nella presentazione del progetto e dell’app, il presidente dell’Inps è stato affiancato dal direttore centrale Pensioni, Vito La Monica, dal dirigente dell’area informatica, Gianluigi Raiss, dal direttore regionale Inps dell’Emilia-Romagna, Francesco Ricci e dal dirigente scolastico regionale Bruno Di Palma.
«Il passaggio al sistema di calcolo contributivo delle pensioni, a distanza di quasi 30 anni dalla grande Riforma pensionistica del 1995 – conclude Fava – rende assolutamente necessario un maggiore dialogo anche con il mondo giovanile interessato più di altri agli effetti relativi al nuovo calcolo delle pensioni», sottolinea Vito La Monica.
«Il pilastro su cui l’Inps vuole impostare il suo rapporto coi giovani, nell’ottica del cosiddetto welfare generativo, è l’attenzione all’estratto conto previdenziale, che va gestito come un vero e proprio ‘salvadanaio’ e consultato, tramite gli strumenti telematici a disposizione della cittadinanza, con regolarità lungo tutta la carriera lavorativa, sia per controllare la regolarità e correttezza dei versamenti contributivi che per le valutazioni in ordine al ricorso alla previdenza complementare». conclude Fava
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