Gli ambientalisti: “Invece del confronto si usa la forza”

Oltre al Comitato Salviamo gli alberi anche Legambiente e Salviamo la brughiera ribadiscono la contrarietà alla nuova scuola unificata al posto del bosco di quartiere

Attivisti del Comitato Saliamo gli alberi Gallarate

Comitati e ambientalisti rimangono convinti: in via Curtatone si porta avanti una scelta sbagliata. E «ancora una volta, anche in tema ambientale, piuttosto che il dialogo, il confronto e la presa in carico delle obiezioni e proposte dei cittadini si preferisce procedere anteponendo la legittimazione della forza» scrive il Comitato Salviamo la brughiera di Casorate Sempione, presente anche oggi in via Curtatone.

«Oggi nell’ambito delle iniziative in difesa del bosco di via Curtatone sono state effettuate azioni di polizia con interventi che possono mettete a rischio la sicurezza dei ragazzi in presidio all’interno del bosco e operando un fermo che si minaccia di trasformare in arresto, per una persona che operava semplicemente resistenza passiva al tentativo di sgombero del presidio».

«Accomunati dalla lotta per la difesa dell’ambiente e della salute per i nostri territori abusati, esprimiamo solidarietà ai cittadini impegnati in via Curtatone ed alla persona tratta in fermo e minacciata di arresto. Per la quale chiediamo vengano mantenute ragionevolezza e proporzione negli eventuali provvedimenti».

In via Curtatone è prevista una scuola unificata per i due quartieri di Cajello e Cascinetta, sostitutiva di diversi altri edifici esistenti (in parte destinati a nuova funzione). Per Legambiente è «un’opera pubblica sbagliata nel posto sbagliato. I soldi del Pnrr andrebbero spesi per aumentare la biodiversità, non per distruggerla. Piena solidarietà al Comitato e a chi ha presidiato il territorio».

Scontro al presidio del bosco a Gallarate, arrestata una manifestante

«È notizia di oggi che Polizia locale e di Stato abbiamo ricevuto ordini superiori per sgombrare il bosco di Via Curtatone a Gallarate. Si spalancano le porte delle denunce per i giovani che, salendo sugli alberi hanno tenuto testa alla decisione del comune di Gallarate. Quella di costruire una scuola in un’area verde, rinaturalizzata nel corso del tempo nonché molto amata dai residenti, è una scelta che abbiamo ritenuto sbagliata fin dall’inizio» (il boschetto fa da “cuscinetto” tra le case popolari della zona e le vicine ferrovia e autostrada A26).

«Magari si costruirà anche un edificio sostenibile ma in un’area verde che viene abbattuta e dove, poco distante, passano autostrade e ferrovia. Un bel modo per usare i fondi del Pnrr» commentano dal circolo Legambiente di Gallarate (i fondi impiegati, per la precisione, sono da fondi europei per la rigenerazione urbana.

«Piena solidarietà quindi al Comitato e a tutti quelli che hanno chiesto di salvaguardare la biodiversità trovando soluzioni diverse. Purtroppo a Gallarate la ragionevolezza ha abbandonato da tempo gli uffici degli amministratori. Se non si è d’accordo, si è nemici. Una situazione intollerabile».

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Pubblicato il 27 Agosto 2024
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