Il futuro del carcere Miogni di Varese approda alla Camera dei Deputati
Approvati due ordini del giorno firmati da altrettanti deputati di casa nostra, Stefano Candiani della Lega e Andrea Pellicini di Fratelli d'Italia: uno chiede di valutare lo spostamento, l'altro di punta sulla ristrutturazione
Il futuro del carcere di Varese approda alla Camera dei Deputati. Lo fa grazie a due ordini del giorno firmati da altrettanti deputati di casa nostra, Stefano Candiani della Lega e Andrea Pellicini di Fratelli d’Italia, entrambi approvati.
L’odg leghista propone di valutare uno spostamento del carcere, oggi in centro città. Un’ipotesi che già in passato è stata vagliata più volte, senza arrivare ad una soluzione.
Candiani nel suo ordine del giorno ha ricordato come l’attuale struttura, datata 1893, sia vetusta e piena di problemi strutturali, tant’è che già nel 2001 il carcere varesino è stato dichiarato dismesso, pur proseguendo la sua attività fino ad oggi.
«Il carcere “Miogni” di Varese è stato dichiarato dismesso nel 2001, ma ancora oggi ospita circa il doppio dei detenuti rispetto alla sua capacità regolamentare di 53 posti. Parliamo di un edificio molto vecchio, costruito nel 1893, che solo nel 2017 ha avuto i bagni delle camere del piano terra dotati di acqua calda e docce. Anche il resto della struttura è in uno stato di forte vetustà: una situazione che rende la carcerazione e il lavoro della polizia penitenziaria ancora più difficili, tanto più considerando il sovraffollamento – commenta il deputato della Lega Stefano Candiani -. Oggi, con l’approvazione di un preciso Odg della Lega al DL Carceri, il governo si è impegnato a redigere uno studio di fattibilità per esplorare la possibilità di trasferire il carcere in una nuova sede, più moderna ed adeguata. Un miglioramento necessario sia per il benessere dei detenuti sia per quello del personale che vi lavora. Tuttavia, assurdamente, Dem e 5Stelle, pur di prendere posizione contro la maggioranza, si oppongono al superamento di questa situazione di degrado. C’è comunque un dato di fatto, sconcertante: PD e 5stelle, rifiutano uno studio di fattibilità per realizzare un nuovo carcere al posto del “Miogni”. Il che è ancora più assurdo tenuto conto che, lo ripeto, “l’attuale complesso è stato dichiarato dismesso con D.M. 30/01/2001 previa costruzione di un nuovo istituto” con un decreto emesso da un loro governo (Governo Amato II) e mai revocato nel corso degli ultimi 20 anni».
L’Odg Pellicini sull’adeguamento del carcere attuale
L’ordine del giorno firmato da Pellicini chiede invece una ristrutturazione e un adeguamento dell’attuale sede della casa circondariale, oltre a sottolineare l’importanza del lavoro delle guardie penitenziarie:
Accolto l’ordine del giorno di Pellicini sulla ristrutturazione dei Miogni di Varese
Il sindaco di Varese
Sul tema è intervenuto anche il sindaco Davide Galimberti: «Quello della riqualificazione del carcere di Varese è un argomento importante e abbiamo sempre collaborato con tutti i Governi che si sono dimostrati attenti alla questione – ha spiegato Galimberti -. Bene dunque che con un ordine del giorno passato oggi in Parlamento, il carcere di Varese sia tornato al centro dell’attenzione. L’urgenza della riqualificazione dell’istituto penitenziario infatti è stata spesso sollevata da alcuni Parlamentari varesini, come il senatore Alfieri e gli onorevoli Gadda, Candiani, Pellicini e dall’amministrazione varesina. Tanto che il Comune di Varese ha messo a disposizione del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria il vicino Comando della Polizia Locale di via Sempione, per le esigenze del personale e degli uffici del carcere così da ampliare gli spazi della detenzione. Oggi, con l’ordine del giorno passato in Parlamento, si impegna il Governo ad effettuare interventi importanti per il miglioramento della struttura, ma nel provvedimento si individuano anche azioni in cui il Comune potrà essere soggetto attivo come ad esempio la messa a disposizione di alcuni locali in modo da dare più spazio alla Polizia Penitenziaria. Bene dunque il passaggio di oggi – conclude il sindaco Galimberti – sperando che si passi presto dalle parole ai fatti. Il Comune farà la sua parte».
Le parole della deputata Iv Gadda
“Mentre la Lega propone ordini del giorno per fare gli studi di fattibilità sulla delocalizzazione del carcere Miogni di Varese, si potrebbe chiedere di mettere ora le risorse necessarie per la messa in sicurezza e per avere situazioni più dignitose per i detenuti e i lavoratori di questa struttura”? Così su Facebook la deputata varesina di Italia Viva Maria Chiara Gadda. “Perché come ben ricorda in premessa l’odg dell’on. Candiani, le ultime risorse vere per portare acqua calda e docce risalgono al 2017. Fu allora una mia battaglia, che si fermò purtroppo solo al piano terra. Poi tutto si bloccò di nuovo, lasciando la struttura (a cui è legato anche il destino del tribunale di Varese) in un insopportabile limbo. Facciamo tutti gli studi di fattibilità del mondo, ma non prendiamoci in giro”.
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