Il ricercatore di Gallarate che in Norvegia studia la Vita Artificiale

Stefano Nichele, "gallaratese doc", dopo la laurea in informatica all'Insubria ha proseguito la carriera universitaria in Norvegia. Ed è stato premiato dalla International Society for Artificial Life

Stefano Nichele

Da Gallarate alla Norvegia, fino alle frontiere più avanzate dell’Intelligenza Artificiale: ancora in una fase iniziale della sua carriera, Stefano Nichele è stato insignito del premio internazionale «Distinguished Early-Career Investigator Award» assegnato dalla International Society for Artificial Life, per “gli importanti contributi nel campo della Vita Artificiale”.

«Alla Østfold University College dirigo il laboratorio di intelligenza artificiale e faccio parte del board of directors del consorzio nazionale di intelligenza artificiale norvegese Nora» racconta.

La sua formazione è iniziata in Italia: «All’Università degli Studi dell’Insubria ho conseguito sia la laurea triennale in informatica che la laurea specialistica, sempre in informatica. Durante la laurea specialistica, ho effettuato uno scambio Erasmus alla Norwegian University of Science and Technology, dove poi sono rimasto per proseguire con un dottorato di ricerca in intelligenza artificiale e vita artificiale».

Nel Nord Europa, dal 2010 è stato dottorando e ricercatore a Trondheim, poi dopo un passaggio a Copenhagen è diventato associato e  poi professore a Oslo, fino all’ìapprodo nel 2022 all’Østfold University College di Halden.

gallarate generico
La cerimonia del premio della International Society for Artificial Life

«Il mio lavoro accademico in campo di insegnamento verte soprattutto su corsi di “intelligenza artificiale / machine learning per studenti di master e di dottorato di ricerca, e su temi di “modellazione, simulazione, ed ottimizzazione di sistemi complessi”. Per quanto riguarda il mio lavoro di ricerca scientifica, mi occupo principalmente dell’intersezione tra intelligenza artificiale e vita artificiale. L’inteligenza artificiale ha a che fare con la creazione di algoritmi di apprendimento automatico da fonti di dati, grazie ai quali una macchina puo’ migliorare le sue performances su specifici tasks in maniera autonoma».

Sono uno scenario che diventa comprensibile ai più se pensiamo ai Large Language Models, come quelli usati da Chat Gpt e Gpt-3.Ben altra frontiera è quella della Vita Artificiale: cosa significa?
«La vita artificiale e’ un concetto più ampio dove si vuole sintetizzare e modellare non solo l’aspetto di intelligenza di organismi biologici ma anche altre proprietà degli esseri viventi.» dice ancora Nichele. «Ad esempio la possibilità di apprendere su scala evolutiva o di sviluppare un corpo e un cervello partendo da una singola cellula. In tal senso, la vita artificiale ha a che fare con temi più profondi come ad esempio “che cosa e’ la vita, quali sono gli ingredienti della vita, puo’ essere la vita ricreata in un computer o con dei robot”. L’intelligenza artificiale e le reti neurali sono quindi uno degli ingredienti della vita artificiale».

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Pubblicato il 29 Agosto 2024
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