La città presente e futura in mostra al Museo Madre
L'esposizione "Il resto di niente" parte da uno sguardo sul lavoro di Aldo Rossi in dialogo con diversi artisti in un racconto corale sulla possibilista di una trasformazione sociale e antropologica di una città
Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee Museo Madre e Gucci presentano una mostra collettiva “Il resto di niente” dedicata alla relazione tra i contesti architettonici e le esperienze identitarie che li abitano.
L’esposizione parte da uno sguardo sul lavoro di Aldo Rossi uno dei protagonisti più visionari della scena architettonica italiana in dialogo con alcuni artisti in un racconto corale sulla possibilista di una trasformazione sociale e antropologica di una città.
Il progetto a cura di Eva Fabbris con Giovanna Manzotti prende il titolo dall’omonimo romanzo di Enzo Striano che racconta la nascita della breve Repubblica Napoletana del 1799.
Installazioni, fotografie, opere sonore, video, sculture di neon dialogano con i disegni dei progetti che Rossi concepisce, spesso insieme a Donatella Mazzoleni, in un’idea di città futuristica.
In mostra le opere di: Vincenzo Agnetti (Milano, 1926 – 1981), Giulio Delvè (Napoli, 1984), Özgür Kar (Ankara, 1992), Donatella Mazzoleni (Firenze, 1943), Franco Mazzucchelli (Milano, 1939), Jim C. Nedd (italo- colombiano, 1991), Sara Persico (Napoli, 1993), RM (Bianca Benenti Oriol e Marco Pezzotta, duo fondato a Ginevra, 2015), Aldo Loris Rossi (Bisaccia, 1933 – Napoli, 2018), Domenico Salierno (Napoli, 1967), Nanda Vigo (Milano, 1936 – 2020), Angharad Williams (Ynys Môn, 1986), Tobias Zielony (Wuppertal, 1974).
Nella loro bellezza sospesa come una capsula spaziale, i progetti architettonici chiedono e trovano nelle opere di artisti visivi di diversa provenienza e generazione risposte e interpretazioni dello spazio vissuto e condiviso.
“Il resto di niente”
Museo Madre Napoli fino al 16 settembre
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