La prof Viganò alla Maratona Pour Tous di Parigi: “È stata un’emozione fortissima”
41 anni, professoressa di spagnolo all’Ite Tosi di Busto Arsizio, ci racconta l sua esperienza a pochi giorni dalla maratona aperta al pubblico sullo stesso percorso della gara valida per le Olimpiadi. Hanno potuto partecipare in 42 mila appassionati da tutto il mondo
«Un’emozione fortissima, ho potuto partecipare ad un evento unico e vivere una Parigi magnifica». È ancora carica di adrenalina Laura Viganò, 41 anni, professoressa di spagnolo all’Ite Tosi di Busto Arsizio a pochi giorni dalla Paris 2024 Marathon Pour Tous, la maratona aperta al pubblico sullo stesso percorso della gara valida per le Olimpiadi.
Hanno potuto partecipare in 42 mila appassionati da tutto il mondo, metà nella maratona e metà nei 10 chilometri. Sono stati selezionati nel corso dell’anno che ha preceduto la manifestazione cinque cerchi e tra loro c’era anche la prof Viganò, mamma di Cecilia e Camilla (3 e 12 anni).
«Ho iniziato a correre 5/6 anni fa, perché la prova costume arriva per tutti – scherza raccontandoci da dove è nata la passione per la corsa – Siccome sono molto determinata, ho fissato degli obiettivi precisi: fin da subito ho partecipato alle gare nei paesi, senza però l’ansia della competizione, perché per me lo sport deve essere benessere e relax. Corro con la Bumbasina Run, società sportiva di Busto Arsizio di cui sono anche consigliera. Piano piano ho alzato l’asticella e aumentato i chilometri, fino a regalarmi per i 40 anni la partecipazione alla mitica maratona di New York».
«Della Paris 2024 Marathon Pour Tous ho letto in una newsletter, credo su un sito francese, non ricordo bene – prosegue Viganò -. Mi sono informata e ho trovato il modo per provare a partecipare: ho scaricato la app dell’evento e ho partecipato alle challenge che proponevano, tutte relativa alla corsa e tutte davvero accessibili. A luglio dello scorso anno mi hanno detto che ero stata presa».
«È stata un’esperienza bellissima e fortissima, già essere lì è stato magnifico, si respirava un’aria unica, sport allo stato puro, condivisione, fatica, obiettivi, competizione sana e tanti bei messaggi – racconta la prof -. Era una Parigi in festa, avevamo il nome sul pettorale e l’ho sentito gridare storpiato in tutte le lingue, con incitazioni da tantissime persone. Una maratona è una maratona, il percorso era duro, con le salite e di notte (siamo partiti scaglionati dalle 21.30 alle 23, io sono arrivata alle 4 di mattina). È stato davvero bellissimo, l’obiettivo era arrivare in fondo e ce l’ho fatta. Ho avuto il supporto di mio marito Giorgio che era con me e mi ha aspettato al traguardo. Sul percorso ho incontrato persone di tutte le parti del mondo, anche questo è stato bello. Spero sia riproposta anche in futuro perché è un format davvero vincente».
«Un grosso grazie devo rivolgerlo alla mia scuola, l’Ite Tosi, che non è una scuola come tutte le altre – chiosa -. Mi sono stati vicino, ho ricevuto tanti in bocca al lupo, tanto supporto e vicinanza. L’Ite Tosi è una famiglia allargata, ho sentito un abbraccio e una spinta grande, tanti messaggi e mail da colleghi e da studenti che si sono già laureati, oltre a quelli che mi aspettano in classe a settembre».
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