Lo scontro tra la Lega e alcuni sindaci di Malpensa per i senzatetto in aeroporto

Alcuni Comuni a guida leghista non hanno sottoscritto il protocollo d'intesa sul tema, il segretario leghista Cassani si è opposto adducendo spese per i singoli Comuni. C'è stato un botta-e-risposta sui costi, con toni anche accesi e intervento del Prefetto

senzatetto malpensa

È intervenuto anche il Prefetto di Varese, Salvatore Pasquariello, per calmare le acque e chiarire i punti fermi dopo che la sottoscrizione del Protocollo d’intesa per i senzatetto di Malpensa aveva innescato uno scontro tra i sindaci della Lega (segnatamente Lonate Pozzolo e Gallarate) e gli altri sindaci della zona dell’aeroporto.

Alla firma del protocollo settimana scorsa non era presente la sindaca di Lonate Elena Carraro che – sollecitata dall’opposizione di Uniti e Liberi –  aveva chiarito le ragioni della mancata adesione del Comune a Sud dello scalo: Le risorse dell’Ente disponibili per il “Fondo povertà” sono già destinate a progettualità specifiche. Pensare di utilizzarne anche solo una parte, significherebbe distoglierle da un lato da quanto già programmato riducendo gli obiettivi finanziati, e dall’altro, come ovvia conseguenza, ridurre l’azione di sostegno sul bisogno locale» aveva sostenuto Carraro, contestando anche una presunta inadeguatezza delle risorse a disposizione (330mila euro, a fronte di presenze di senzatetto comprese tra venti e cento a seconda dei momenti dell’anno).

Alle motivazioni della sindaca di Lonate avevano risposto poi i primi cittadini di Ferno e Somma Lombardo, Sarah Foti e Stefano Bellaria (peraltro a capo di giunte di “colori” politi diversi), che avevano difeso la validità del progetto e soprattutto avevano negato che ci fosse un diretto impegno finanziario dei Comuni, sottolineando che le risorse di cui si parlava erano stanziate da Regione Lombardia.

A sostegno delle argomentazioni di Elena Carraro era invece intervenuto Andrea Cassani, nella duplice veste di segretario provinciale della Lega (dettando un po’ la linea del partito) e di sindaco di Gallarate.  Cassani ha criticato Bellaria e Foti, sostenendo che «provino a disfarsi dei problemi che per legge sarebbero di competenza dei loro comuni, sperando che il Prefetto contribuisca a levargli questo problema sociale”. Cassani ha parlato anche di «dichiarazioni risibili” dei sindaci di Ferno e Somma, contestando loro che i due Comuni  tengano per sé tutti i “guadagni” e tentino invece di «suddividere con gli altri i “costi” dell’aeroporto».

Soprattutto Cassani sostiene che «se i costi fossero davvero interamente coperti da 330.000 euro che Regione Lombardia gentilmente mette a disposizione, basterebbe sottoscrivere questo Protocollo con Ferno e Somma Lombardo», senza allargare il numero di Comuni coinvolti.

Intervenendo sul quotidiano La Prealpina il sindaco di Somma Bellaria ha risposto con durezza, contestando «lo stile “ruvido” e la mancanza di rispetto per gli interlocutori» e «l’ennesima banalizzazione di un tema delicato da parte di un eminente amministratore pubblico». Nel frattempo a fianco dei Comuni che hanno aderito si è aggiunto anche il Comune di Varese: «La collaborazione tra enti del territorio provinciale, come chiesto dal Prefetto, è secondo noi un elemento fondamentale e il Capoluogo farà la sua parte» dice il sindaco Davide Galimberti.

Ferma è stata anche la reazione di Sarah Foti, che pure guida una giunta di centrodestra, ma ha tenuto testa al segretario della Lega: «Vede, Cassani, il tempo e l’esperienza insegnano che intervenire di getto e d’impulso su argomenti delicati come quello in questione, peraltro con offese a titolo gratuito, può far perdere di vista il focus della discussione, soprattutto se poi è Lei stesso a confermare che il Protocollo non prevede costi diretti a carico dei Comuni e che l’affermazione “i Comuni non tirano fuori un euro” (sic!) non sia né errata né tantomeno ingannevole. Il punto era e resta questo: la sigla del protocollo non comporta alcun costo in capo ai Comuni firmatari. Tutto qua. Al contrario, è stata detta una inesattezza, qualcuno ha letto male il protocollo o non lo ha letto; pazienza, può capitare: quel qualcuno si scusa, si corregge e va oltre, senza sterili e inutili polemiche».
Foti ha anche rivendicato il diritto e dovere di affrontare i problemi: «di fronte a certe delicate questioni non ne faccio mai solo una questione di soldi, di tornaconti o di convenienze politiche; e neppure volto la testa dall’altra parte pensando che in tal modo il problema non mi toccherà svanendo nel nulla; in primo luogo provo, invece, a spendermi nella ricerca di una soluzione efficace, funzionale e duratura soprattutto a vantaggio dei soggetti deboli coinvolti».

Alla fine anche la Prefettura è intervenuta con una nota ufficiale, che ha chiarito che «i Comuni restano impegnati soltanto secondo le norme vigenti in materia di residenza anagrafica» e non hanno oneri a loro carico, perché le risorse economiche sono appunto quelle di Regione Lombardia, 330.000 euro. «La società Sea contribuirà a supportare eventuali ulteriori necessità logistiche e operative».

Nella nota del Prefetto si scrive poi che all’8 agosto prossimo aderiranno «i sindaci di Varese, Busto Arsizio, Casorate Sempione, Gallarate, Lonate Pozzolo e Vizzola Ticino». Citando dunque anche Lonate e Gallarate protagonisti della polemica.

 

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it

Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare a VareseNews.

Pubblicato il 05 Agosto 2024
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