Ocg su via Curtatone: “Negato il confronto, si poteva migliorare il progetto”
La lista civica centrista parla di martedì pomeriggio come "il punto più basso toccato durante il regno di Cassani"
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Riceviamo e pubblichiamo il comunicato della lista civica Obiettivo Comune Gallarate, sottoscritto da direttivo e consigliere comunale, sui fatti di martedì pomeriggio al presidio di via Curtatone e, più in generale, sul progetto Grow29.
Lo spiegamento di forze dell’ordine oggi in via Curtatone, nei pressi del cantiere del grow29, ed i tafferugli che ne sono seguiti, rappresentano il punto più basso toccato dalla nostra città durante il regno di Cassani.
Da settimane una civile e pacata protesta a tutela del bosco chiede che siano almeno ascoltati due punti tra quelli che erano stati sollevati come criticità. Il primo è il richiamo al regolamento comunale sul verde, che vieta l’abbattimento di un bosco tra il 31 marzo e il 15 ottobre di ogni anno. Il secondo che si avvii un confronto serio sul progetto e appunto sulle sue criticità.
Tutto ovviamente negato, senza giustificazione, senza risposta, da parte della amministrazione comunale, che sceglie ancora una volta la chiusura totale nei confronti dei cittadini e delle minoranze.
Costruire una nuova scuola dovrebbe essere occasione di positivo “insegnamento”, anche avendo il buonsenso di ascoltare e valutare alcuni aspetti che potrebbero e dovrebbero essere migliorati.
Richiedere l’intervento di decine di agenti di pubblica sicurezza, certamente impiegabili in ben più importanti vicende sulle quali Gallarate paga pesante dazio da anni, grazie ad una politica fatta solo di slogan brutali, significa cercare lo scontro e negare che nel progetto ci siano cose che si possono fate meglio. Significa in poche parole voler fare il dito medio a tutta la città. Cosa che noi non accettiamo né ora né mai.
Firmato direttivo Pcg Parachini, Asnaghi. Morazzoni, Maffiolini, Stanzione, Zanoni, Matta e il consigliere Gnocchi
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