Sul lungolago a Biandronno la protesta contro la riqualificazione dell’area del trampolino
Striscioni di protesta per quello che viene definito "un eco mostro", il progetto di riqualificazione del valore di un milione di euro. Pietro Parola, all'opposizione, spiega le criticità

Un blitz di protesta sulla sponda del lago di Varese a Biandronno dove a breve partiranno i lavori di sistemazione dell’area del pontile. Un progetto del valore di un milione di euro finanziato da Regione Lombardia.
Un piccolo gruppo di persone ha posto alcuni striscioni per denunciare “L’eco mostro” che si vuole realizzare. In un post sulla pagina Facebook di Sei di Biandronno se, viene chiarita la contestazione:
Il progetto del trampolino è un ECO-MOSTRO che snatura completamente il luogo.
Toglie quasi tutto il prato per mettere una colata di cemento che si addice al centro di una città, di certo non a un posto che si caratterizza per il sentimento di quiete, di campagna, per la vista che può spaziare liberamente senza incontrare odiosi ostacoli come le strutture di cemento che vogliono fare. La nostra ciclabile é un luogo dove si va per stare nella natura: cosa c’entrano quelle strane e scomode panchine? Se voglio vedere della pseudo arte contemporanea, vado in un museo o in città, non al lago!
Perché se voglio guardare verso Gavirate devo vedere davanti una specie di ponte quadrato di ferro??! Siamo stati consultati dall’Amministrazione per questo? No, gli è bastata l’approvazione della Giunta regionale!
Uniamoci e fermiamo questo progetto!!
Pietro Parola capogruppo di opposizione raccoglie le ragioni della manifestazione: « È stato un blitz che ha preceduto il nostro ordine del giorno da presentare in consiglio. Vogliamo chiedere al sindaco Porotti e alla giunta di spiegare a tutti i cittadini, in un incontro pubblico, l’intero progetto e le ragioni di alcune scelte».
La contestazione principale andata in scienza alla Strencia è legata al verde: è bocciata l’idea di togliere le aree verdi realizzare un lastricato in pietra.
« L’intero progetto va chiarito – racconta ancora Parola – Possibile che con un finanziamento da un milione di euro sia stato progettato solo un intervento estetico? Il risultato finale non porterà alcun servizio aggiuntivo alla collettività. Si poteva pensare a un parchetto per i bambini, dato che non ne esiste uno, a un’area con attrezzi per attività fisica all’aperto. Riteniamo che si sia pensato solo all’estetica con un balcone per il belvedere che, di fatto, esiste già e un piccolo chiosco».
C’è poi un problema di accessibilità all’area: « Attualmente il lungolago è raggiungibile in auto ma, una volta completato il progetto, sarà solo pedonale. Peccato che non sia chiaro come sarà possibile l’accesso a chi ha problemi di deambulazione, alle famiglie con passeggini. Le auto potranno essere lasciate al parcheggio del cimitero, al di là della strada, e poi scendere dalle scale. Come hanno pensato di agevolare l’accesso?».
Rimane, infine, la critica all’impegno di spesa per una sola zona del comune: « Con un milione di euro non si poteva pensare anche alla riqualificazione del pontile? È chiaro che oggi, a cantiere pronto, tornare indietro e apportare modifiche sarà complicato. Il progetto pensato era perfetto per un lungomare o una passeggiata che ha già alle spalle servizi. Ora, ci vuole una volontà politica netta. Per questo chiediamo al sindaco di spiegare a tutti i cittadini cosa verrà realizzato».
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