A Brezzo di Bedero l’eccezionale Quadrangolare delle Regioni
La manifestazione vedeva quest’anno la celebrazione del quinto anniversario della scomparsa di Romano Luini, grande dirigente del mondo delle bocce
Sabato 31 agosto conferisce a Brezzo di Bedero l’attestato incontestabile del primato fra le Regioni del Nord Italia per mezzo dell’incontro fra le rappresentative di Emilia Romagna, Lombardia, Piemonte e Veneto che sono convenute a battersi per il predominio – e non solo, anche per il ricco montepremi e per le pregevoli coppe coniate dal famoso argentiere di Milano, GanciArgenterie – attraverso il sistema a inseguimento, dove prevale chi raggiunge i fatidici 24 punti, conseguibili attraverso gli incontri di terna, individuale e coppia.
Il sistema, in genere non percorso nelle competizioni ufficiali della federazione, vede proprio nella località lacustre convinti assertori della sua validità, perché è innegabile che fino al raggiungimento del ventiquattresimo punto non esiste alcuna certezza intorno al vincitore, quindi interesse passionale fino all’ultima boccia giocata, eliminando il capestro del conseguimento del noto quinto punto che regola le competizioni a squadre e determina, sovente, la conclusione della partita prima degli ultimi set da disputare.
La manifestazione vedeva quest’anno la celebrazione del quinto anniversario della scomparsa di Romano Luini, grande dirigente del mondo delle bocce, incredibile appassionato, mentore di quel Massimiliano Chiappella che riesce sempre a far sognare schiere di cultori boccistici, consci delle sue intatte capacità di stupire con giocate al limite della perfezione.
Le squadre scese bellicosamente al bocciodromo di Bedero schierano una serie di campioni che appartengono al gotha dello sport del settore raffa, tutti classificati entro i primi cento giocatori italiani con l’eccezione dei tre “mammasantissima” – Antonini, Barilani, Chiappella – che per scelta hanno deciso di limitare la loro attività, ma che dimostrano – era necessario? – di essere ancora e sempre ai vertici.
Il lato estremamente positivo degli schieramenti è determinato dalla constatazione che sono per la maggior parte giovani, molto giovani, e riescono a sciorinare un repertorio di prodezze atte a suscitare nel solito imponente pubblico partecipante, esplosioni di compiacimento con applausi scroscianti. Alcuni colpi di volo del lombardo Gaudenzi o di raffa del veneto Della Schiava oppure dell’emiliano Capeti, senza dimenticare il piemontese Mazzolini, possiedono un fascino inarrivabile, sanno suscitare solo meraviglia e riescono a far domandare alla gente come sia possibile compiere simili prodigi, talvolta con la massima naturalezza, quasi fosse scontato realizzarli con sconcertante continuità.
Le semifinali sono combattute all’estremo, nessuno vuole soccombere, si lotta punto a punto, per esempio tra Veneto e Piemonte si gioca alla ripetizione del “Sorpasso”, naturalmente nulla a che vedere con il film di Dino Risi con Vittorio Gassman e Jean-Luis Trintignant, dove il Veneto prima schizza in avanti con la terna, si fa quasi raggiungere con l’individuale di uno scatenato Chiappella, si fa sorpassare con i primi vagiti della coppia, fino a piazzare lo sprint finale con un nuovo sorpasso. Rimane che le semifinali si concludono intorno alle 17, dopo circa tre ore di forsennata battaglia.
La finale è destinata solo ai non cardiopatici. Le due terne si affrontano con una serie ponderata di punti lentamente conquistati fino all’8-7 per il Veneto. L’individuale sembrerebbe far volgere decisamente a favore dei lombardi la contesa, perché si vira verso l’ultimo sprint delle coppie sul 16-10.
Tutto finito? Tanto per non smentirsi, assolutamente no.
I veneti non pensano neppure per un momento di aver perso – dovrebbero fare 14 punti e non farne fare 7 ai rivali -, rimontano lentamente, ma con costanza, si avvicinano fino a 17-21, recuperano ancora, arrivano a 22-23, fino a quella che avrebbe potuto essere l’ultima mano: bocciata di Della Schiava a eliminare il punto lombardo, punto veneto con possibilità che, alle bocce a fondo tavola,una delle loro posso essere il fatale 24esimo. Suspense, da fuori sembrano due i punti, mi surazione dei due arbitri, una prima volta, una seconda, una terza: infine la sentenza, il punto è uno solo e si va sul 23-23. L’ultima decisiva mano non ha storia, la boccia di Barilani si rivela improba per i veneti che, quindi, non riescono a completare la rimonta.
La premiazione vede schierati, malgrado l’ora della cena ormai scoccata, i sindaci di Brezzo di Bedero Daniele Boldrini, di Luino Enrico Bianchi, il consigliere comunale di Castelveccana De Bortoli, il luogotenente dell’Arma dei Carabinieri di Luino Tindaro Calabrese, oltre naturalmente al presidente di FIB Lombardia Moreno Volpi, il cui apporto in termini organizzativi per il coordinamento delle Regioni è stato non solo fattivo, ma decisivo per la buona riuscita della manifestazione. Altrettanto fondamentali l’apporto televisivo di Avelia – il quadrangolare è stato trasmesso in diretta e sarà sempre visibile sul sito cliccando su Bedero 5° Memorial Luini -, del telecronista Giorgio Macellari che si è sobbarcato il commento senza alcun apporto esterno con una capacità di coinvolgimento del pubblico davvero notevole, e della Pro loco di Brezzo di Bedero che ha assicurato il funzionamento dei generi di conforto, sommamente graditi considerata la calura, oltre che del rinfresco finale.
Come poteva concludersi il quinto Memorial Luini se non con la consegna del primo premio da parte della gentile e dolce Maria Teresa Luini alla quale Massimiliano, in segno d’immutato affetto, ha consegnato un omaggio floreale?
Al prossimo anno con l’augurio che l’attuale indifferenza del potere centrale della Federazione possa essere sostituito da una calda, intensa attrazione.
PILLOLE DI BOCCE
30 agosto – Monte Nudo Brenta – sperimentale coppie
1) Chiappella (Piemonte)/Capeti (Emilia Romagna)
2) Barilani/Varè (Lombardia)
3) Antonini (Emilia Romagna)/ Alessi (Veneto)
4) Della Schiava (Veneto)/Turuani (Piemonte)
31 agosto – Bederese – Quadrangolare Regioni
Semifinali
Veneto – Piemonte 24-20
Lombardia – Emilia Romagna 24-19
Finale terzo posto
Emilia Romagna – Piemonte 24-8
Finale primo posto
Lombardia – Veneto 24-23
Direttore di gara – Domenico Gatta
Arbitri – Cosimo Nacci, Fabio Zosi
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