Porto Ceresio

Arte Natura Artificio, tre artisti in mostra a Porto Ceresio

Fino al 29 settembre al Palazzo della cultura le opere di Pierangela Cattini, Carlo Pezzana e Attilio Guido Vanoli

21 Settembre 2024 - 29 Settembre 2024

Nuovo appuntamento con l’arte al Palazzo della Cultura di Porto Ceresio, dove oggi pomeriggio è stata inaugurata la mostra “Arte Natura Artificio” con le opere di Pierangela Cattini, Carlo Pezzana e Attilio Guido Vanoli.

La domanda che i tre artisti sembrano essersi posti nella mostra è quella di come sia possibile, nella concitata realtà del mondo moderno, teatro di sconvolgenti rivoluzioni e di sempre più tragiche visioni, continuare a dipingere, scolpire o comunque fare arte, come se nulla sia accaduto. L’accostamento dei due termini natura e artificio vuole significare – in modo intuitivo – il rapporto tra la Natura, realtà non prodotta dall’uomo, con tutto ciò che l’uomo trasforma.

L’arte di Cattini, Pezzana, Vanoli è legata ad un’azione di frontiera, per allargare la visione del mondo su contenuti diversi, tecniche innovative e progetti che alludono anche a dimensioni mirate al futuro.  Stratificazioni di temi e motivi si incrociano, per dar luogo a qualcosa di nuovo e di imprevedibile. E’ la genesi. E’ la nascita delle opere che si avventura nella Natura, per correre nel groviglio di germinazioni su molti dei temi attuali, allusivi alla contemporaneità artificiale.

In Pierangela Cattini tutto allude a un qualcosa di indecifrabile, straniante, non conseguenza soltanto del procedere alchemico della forma. E’ il gesto a trionfare, nel senso che l’opera è l’espressione immediata dei movimenti dell’essere e luogo di inaspettate metamorfosi delle cose circostanti. Le sue “Donne” ricreano l’idea di una trasformazione continua nella realtà in una luce abbagliante, proiettata verso un mondo fantastico, sospeso nel tempo. Un macrocosmo misterioso, in atmosfere e germinazioni dove tutto diventa possibile.

Per Carlo Pezzana, se la scienza è da sempre strumento di indagine e di conoscenza, allora può, a buon diritto, essere avvicinata all’opera dell’artista come ricerca di libertà e di nuova comunicazione nell’arte e nella vita. Si parla così di quella libertà da concedere allo spettatore che, decifrando e interpretando, aggiunge il proprio contributo al processo creativo, in quella sensazione di vertigine nella tensione enigmatica di un futuro prossimo, incluso nel Metaverso e AI. Riuscendo a dare spazio a speranze e rimuovere sottintese paure nel futuro del vivere.

Attraverso la sua pittura/ scultura Attilio Guido Vanoli incontra realtà concrete, pezzi scartati che, con la loro storia e con il loro vissuto, sono pronti a meravigliose trasformazioni. Si tratta di materiali trovati per caso, che, nelle nuove combinazioni, acquistano la dignità dell’arte. Nel suo lavoro è intrinseca la polemica ecologista contro la mole sempre più soffocante degli oggetti gettati via. Egli inventa, per le cose non più in uso, una riqualificazione non soltanto estetica, bensì profondamente espressiva, su temi dal sacro al naturale, all’esistenziale.

La mostra – curata da Fabrizia Buzio Negri – potrà essere visitata dal 21 al 29 settembre sabato e domenica dalle 10 alle 18.30 e in settimana su appuntamento telefonando al numero 342 6364613.

 

21 Settembre 2024
Redazione VareseNews
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