“Il gruppo sarà l’arma in più del Varese”, parola di capitan Vitofrancesco
Intervista al capitano biancorosso prima dell'esordio di campionato: "Ai tifosi dico di starci vicino e di essere equilibrati. La squadra è migliorata tanto in leadership ed esperienza"
La stagione 2024-2025 del Città di Varese è iniziata con una bella vittoria contro la Varesina (leggi qui). Un successo che ha dato conferme importanti dal punto di vista tattico e che ha aumentato l’entusiasmo della piazza. Domenica 8 settembre dal “Parisi” di Voghera inizierà il campionato, con i biancorossi che saranno tra le contendenti alla vittoria finale. Lo spera l’ambiente varesino e lo sperano anche i diretti protagonisti, con capitan Ferdinando Vitofrancesco che metterà a disposizione della squadra la sua esperienza perché gli errori si riducano al minimo.
La vittoria contro la Varesina è stato un ottimo impatto, in campo e fuori. Lo avete percepito anche voi?
È stato un bell’inizio. Era una partita un molto attesa, vincere ci ha dato una grande spinta soprattutto perché negli ultimi anni è diventata una sfida molto sentita. Abbiamo sentito la spinta dei tifosi, quella iniziata l’anno scorso e che speriamo cresca ancora alzando l’asticella. Sentire tutto quel calore ci ha fatto molto piacere e ci ha dato la giusta carica per tutta la gara.
Che impressione le ha fatto finora questo nuovo Varese?
È un gruppo solido e con valori umani importanti. Ho detto ai ragazzi che non c’è un solo capitano ma ci sono tanti elementi di personalità. Una squadra che può fare tante cose buone, partendo dalla mano del mister che è molto preparato.
Lei è il capitano, la guida di questa formazione, rispetto all’anno scorso sente che è cambiato il suo ruolo?
Nella passata stagione la squadra era giovane e inesperta, fare il capitano è stato più difficile. Quest’anno è più semplice perché ci sono tanti ragazzi con parecchia esperienza. La fascia è un di più, mi fa piacere e so che non devo mancare nell’esempio. Se posso aiutare i giovani lo faccio, però voglio vedere da parte loro la voglia di ascoltare, imparare e sbagliare. Ma questo vale anche per tutti gli elementi della squadra.
Domenica ci sarà la prima di campionato, che gara vi aspetta?
Sarà una sfida molto più difficile rispetto a quella con la Varesina: sono queste le partite che nascondono le maggiori insidie. Penso che la Vogherese sarà una squadra ostica da affrontare, che lotterà su ogni palla. Dovremo essere cinici sotto porta perché sarà importante riuscire a sbloccarla subito e metterla nel verso giusto, in questo modo si evitano le beffe. Questo aspetto lo abbiamo pagato l’anno scorso ma quest’anno abbiamo l’esperienza giusta per chiudere la gara, gestire la palla e prevenire i pericoli.
E sul campionato qual è il suo pronostico?
Come squadre si sente parlare del Vado, non conosco tanto i giocatori a parte il nostro ex compagno Cottarelli, che è comunque il segno che hanno fatto un mercato di ottimo livello. Poi ci sono le squadre che puntano sempre a fare campionati di vertice come Ligorna, Chisola, NovaRomentin (l’ex Rg Ticino, ndr) e altre, non vorrei dimenticarne qualcuna. Noi possiamo giocarcela.
Cosa servirà al Varese per fare una stagione vincente?
L’anno scorso è stata un’annata super positiva, soprattutto in considerazione di come è iniziata. Quest’anno leadership ed esperienza sono aumentate. Servirà costanza e limitare i danni nel momento peggiore, quando arriverà. Significa pareggiare quando meriti di perdere e non cascare nei tranelli: curando bene i dettagli penso possa essere un’annata ancora più positiva. Perché sia vincente è presto dirlo, servirà anche un briciolo di fortuna che però va cercata.
Chi sarà la rivelazione di questa stagione tra i biancorossi?
Non parlo mai del singolo. La rivelazione sarà il gruppo, che è composto da veri uomini e professionisti e che alle prime difficoltà si unirà anziché dividersi. Secondo me se la stagione diventerà vincente sarà grazie all’unione.
Infine, ai tifosi cosa dice?
Di starci vicino come stanno facendo e hanno fatto l’anno scorso, nei momenti belli e brutti. Di essere equilibrati quando vinceremo e di supportarci se perderemo due partite. Ovunque andremo e in ogni momento indosseremo questa maglia cercheremo di onorarla.
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