In consiglio a Sesto Calende ufficiale il divorzio di Fratelli d’Italia con Lega e Forza Italia
L'ex candidato sindaco Mario Boatto e Marco Limbiati abbandonano il gruppo Siamo Sestesi ma restano in consiglio come Fratelli d'Italia. "Terminata una fase: dopo le elezioni le prospettive sono cambiate. Diversità nel modo di fare opposizione". I leghisti Favaron, Colombo e Capriglia: "Rappresenteemo anche Forza Italia e Lombardia Ideale"
La notizia della spaccatura del centrodestra di Sesto Calende era già nota da una settimana, ma nel consiglio comunale di Sesto Calende di giovedì 26 settembre il divorzio è diventato ufficiale: Fratelli d’Italia – che alle elezioni di giugno contava la pedina più importante dello scacchiere del centrodestra, ovvero quella del candidato sindaco (Mario Boatto, con lui eletto all’opposizione anche Marco Limbiati) – lascia il gruppo Siamo Sestesi, coalizione “tecnicamente” ancora composta da Lega, Forza Italia e Lombardia Ideale anche se de facto, in seguito al risultato di giugno delle urne, rappresentata in consiglio solo dalla Lega con i seggi della minoranza occupati dall’ex sindaco Marco Colombo, l’ex vicesindaco (e oggi capogruppo) Edoardo Favaron e Jole Capriglia Sesia: tutti e tre esponenti del Carroccio.
“PROGETTO POLITICO CONCLUSO”
L’allenza è durata giusto il tempo di un’estate, praticamente 100 giorni, perché adesso, perse le elezioni e fallito «il progetto politico condiviso per governare la città, le prospettive e l’approccio sono completamente cambiati». Queste le motivazioni dello scisma lette in chiusura del consiglio comunale da Limbiati, che, con Boatto, ha appunto formato un nuovo gruppo politico con nome e simbolo del partito di Giorgia Meloni.
«Siamo Sestesi – hanno argomentato in sala consiliare Boatto e Limbiati parlando già al passato del gruppo – è stato un progetto politico che, sotto il segno di una ampia coalizione capace di abbracciare tutte le forze di centrodestra, si è presentato alle scorse elezioni amministrative. Riteniamo che, considerato anche il risultato elettorale, questa fase si sia conclusa. Il progetto politico da noi condiviso era per governare la città di Sesto. Ora, sedendoci nei banchi dell’opposizione lo scenario, le prospettive e l’approccio sono completamente cambiati».
LE PRIME DISCPREPANZE AL VOTO
Dalle parole di Fratelli d’Italia chiaro sembra essere il senso di “svincolo” da alcuni possibili compromessi e dalle divergenze evidentemente incolmabili con il resto della coalizione, che, nei numeri dei seggi vedeva una trazione leghista nonostante l’ormai ex capogruppo Boatto portasse la fiamma tricolore di Fratelli d’Italia. Le prime difformità di visione sono emerse già in sede di voto durante il consiglio di ieri, con la posizione favorevole (pur con qualche riserva) di Fratelli d’Italia sull’illuminazione pubblica e sulla Comunità Energetica Rinnovabile di Sesto Calende, a differenza di Siamo Sestesi che ha invece preferito votare contro sul primo punto e astenersi sul secondo per «non prendersi responsabilità».
“OPPOSIZIONE LEALE”
«In questi 100 giorni di lavoro dedicati ad organizzare l’azione politica per Siamo Sestesi sono emerse chiaramente le diversità nel modo di fare opposizione – continua Fratelli d’Italia – La nostra scelta è dettata dalla necessità di dare luogo ora ad una opposizione indipendente e concreta con un solo obiettivo: il bene della nostra Città e dei Sestesi. Sarà una opposizione leale per lo più nei confronti dei 2.448 elettori che hanno dato fiducia alla coalizione di centrodestra: a loro promettiamo che nulla è cambiato. Lo sarà anche con i colleghi della minoranza con cui avremo occasione di esprimere un voto condiviso per quelle scelte che ci hanno visti uniti in occasione della campagna elettorale. I nostri consiglieri sono figure nuove nel panorama politico amministrativo ma sufficientemente responsabili e consci di rappresentare, all’interno del Consiglio Comunale una forza politica nazionale importante. Infine, siamo certi che l’opposizione uscirà da questa scelta ancora più forte di prima».
COLOMBO: “NON SOLO LEGA, RAPPRESENTEREMO ANCHE FORZA ITALIA E LOMBARDIA IDEALE”
«Inutile dire cose non-vere – commenta Marco Colombo per Siamo Sestesi ammettendo delle divergenze con Fratelli d’Italia (durante il consiglio anche qualche punzecchiatura con Boatto) -. Noi vogliamo continuare a fare quello che abbiamo fatto negli ultimi 15 anni (amministrando la città, ndr.): il bene di Sesto Calende. Insieme a Lombardia Ideale che ci ha accompagnato in questo percorso, Lega e Forza Italia sono le uniche forze politiche ad averlo dimostrato e ci prendiamo la paternità di molte cose fatte. Siamo sempre stati fedeli e non abbiamo mai litigato, non lo faremo neanche all’opposizione. Apparteniamo tutti e tre alla Lega (Colombo, Favaron e Capriglia Sesia) ma ci riteniamo tutti e tre sestesi e rappresentati anche per le altre due forze politiche».
Per i tre punti di riferimento della precedente amministrazione comunale la rottura con Fratelli d’Italia rappresenta già il secondo strappo nel corso degli ultimi quattro anni se si considera la crisi di giunta nel novembre 2020 (un anno e mezzo dopo le elezioni del 2019) che aveva portato alla revoca dell’assessorato a Nicolò Grì (Lombardia Ideale) e alla fuoriuscita in consiglio di Simone Pintori e Angela Menin. Questa volta, però, Colombo – che in passato fu promotore della deposizione di Grì – svela di essersi messo a disposizione della coalizione per liberare un posto a Forza Italia, rimasta esclusa in consiglio dopo l’esito delle urne.
«Ho dato la mia disponibilità alla bravissima Roberta Colombo (ex assessore al bilancio in quota Forza Italia, ndr.) per dimostrare che le nostre due forze politiche non hanno nessun tipo di problematica, ben governano, ben hanno governato e sono in grado di rappresentare un centrodestra serio, moderato e qualificato. Gli amici di Forza Italia mi hanno dato fiducia, ma io rinnovo questa mia disponibilità».
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